Mi chiedo se in questo periodo, fra la paura delle bombe del terrorismo e il clima vacanziero che porta a sfuggire tematiche "pesanti" qualcuno abbia visto la trasmissione su Raitre "Veleni d'Italia" di Sandro Ruotolo. Dalle bombe presunte, che devono ancora esplodere, alle bombe ecologiche. Mentre le prime causano decine di morti civili e creano una violenta reazione emotiva, le seconde sono più subdole. Si muore dopo 10 20 anni, nel silenzio e nell'indifferenza. O peggio, non sei tu a morire, ma i tuoi figli, che vedi morire giorno dopo giorno di leucemia o di tumore. Mentre i primi hanno il sostegno e, forse, la speranza, che i responsabili delle stragi siano puniti, per le morti di amianto, dei rifiuti tossici, del Petrolchimico, non esiste alcuna speranza.
Interessante la seconda parte del servizio, dove paragona alcune discariche del sud, dove arrivavano anche rifiuti "umidi", che non dovrebbero essere presenti, e l'organizzazione delle provincie del Veneto. Come nel comune di Preganziol a Treviso, dove si raggiunge più del 70% di recupero. E dove si è dimostrato che con una buona politica di raccolta differenziata dei rifiuti, non servono mega-discariche e inceneritori.
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