31 marzo 2006

Muri puliti, strade insanguinate

Cingalese ferito da un poliziotto in borghese del nucleo anti-writer, a Como.
La colpa?
Imbrattava i muri.

Dainati avrebbe quindi alzato l'arma, una calibro 9, e sparato, quando ancora i ragazzi erano con le spalle al muro. Un colpo accidentale, forse. Certamente la pistola era senza sicura.

Immagino le reazioni: solidarietà verso chi ci difende dai teppisti .. non si devono criminalizzare chi difende la legge .... siamo dalla parte degli agenti ....

Il nucleo «anti-writer» ha fatto parlare di sé, nei tre anni della sua costituzione. Voluto dall'assessore alla polizia locale Francesco Scopelliti, di An, ha ottenuto il plauso dei rappresentanti della piccola proprità edilizia e un premio dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per operazioni di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di decine di graffitari, poi costretti a patteggiare condanne in tribunale per danneggiamento. Non mancano però i detrattori, che contestano metodi definiti sbrigativi e l'opportunità di contestare a ragazzi poco più che maggiorenni reati quali l'associazione per delinquere ...
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Alduccio,speriamo che ci sia un' involuzione con l'uso delle armi, non è del nostro popolo questo atteggiamento.Troppa incompetenza, troppi film americani. Poveri genitori che avendo figli con passioni non ordinarie,ma non deleteree per la comunità, cominceranno a temere per la vita dei loro cari.
Ho fatto post collegandomi al tuo.
Buona giornata
Isacrazy

alduccio ha detto...

Troppa voglia di lagalità a senso unico, contro il diverso e l'estraneo.
Non si capisce con che morale si possa imputare il reato di associazione criminale a dei writer..
Aldo