16 maggio 2007

A chi il test antigroga? A voi!


Il consigliere regionale di AN Pier Gianni Prosperini (quello della garrota ai gay, per intenderci), aveva proposto di fare il test antidroga agli studenti.
Ma quando la consigliere Silvia Ferretto (del suo stesso partito, ma nel gruppo misto) ha proposto di sottoporre al test anche i membri del pirellone, se ne uscito con la scusa
"il test è poco attendibile".

Un altro assessore AN, Carla De Albertis, aveva proposto il
kit per le famiglie: ma la polemica, all'interno di AN sulla questione droga, infuria:

Ad ogni modo, sette consiglieri accettano la prova di buon grado — tutti risultano «puliti» — ma a Piergianni Prosperini, assessore allo Sport, salta la mosca al naso. E mentre la collega di partito (ma non di gruppo, visto che Ferretto per lunga polemica con la famiglia La Russa è iscritta al gruppo misto) sta spiegando alla stampa il senso dell'iniziativa, Prosperini interviene tonante: «Io non bevo e non fumo, ma il test non lo faccio perché non è attendibile, quello affidabile è il test delle urine o dei capelli». Già che c'è, aggiunge che «per i consiglieri, invece, ci vorrebbe una visita psichiatria obbligatoria al momento della candidatura».

Ferretto s'infuria a sua volta. Parla di «contestazioni da circo» e osserva che «il test della saliva utilizzato è lo stesso che Prosperini ha proposto di rendere obbligatorio per tutti gli studenti lombardi». Oltre ad associarsi «al giudizio di Gianfranco Fini secondo cui di dirigenti come lui An non sa che farsene».

E poi parlano di sicurezza!

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