Sentire Bossi parlare della crisi della politica oggi, dopo la vicenda Fiorani, Crediruronord, fa quasi ridere.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra ...
Ma poi aggiunge col solito tono pacato:
Quindi si rischia davvero il collasso?
«Con una differenza enorme: che questa volta se esplode tutto, il Nord andrà a conquistarsi la sua libertà. Se capita l’occasione, ce la prendiamo. E al voto domenica andremo con i bastoni: per bastonare Roma».
Se un Diliberto, un Caruso avese parlato così saremmo già al caso parlamentare.
Ma il meglio di sè loda quando parla del costo della politica: gridavano contro "Roma ladrona" un tempo. Ma come si trovano bene oggi anche loro tra gli arazzi, i tappeti e le comodità dei palazzi romani!
Da più parti si dice che è ora di tagliare i costi dello Stato e che i partiti costano sempre di più. Qualcuno ripropone l’abolizione reale del finanziamento pubblico.
«Non mi sono accorto di questa crescita dei costi. I partiti costano come sempre. La gente sa che la politica ha un prezzo, ma non è questo il problema: si incazza perché nessuno fa nulla. Vuole i risultati, le riforme. E invece non arriva nulla, nessuno fa nulla».
È un problema anche del centrodestra?
«Sì, ma meno».
Cosa vuol dire? Che il centrodestra è stato più virtuoso con le spese?
Oppure che non gliene frega niente a destra delle spese dello stato?
Tutto mi aspettavo da Bossi, meno che il finto ingenuo: dov'era lui, in questi anni? Ai riti celtici per il dio Po?
Cosa accadrà dopo le elezioni?
«La gente ne ha piene le scatole. E si aspetta la libertà del Nord: se non viene, ci sarà un casino».
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