Eccoli qua, che tornano. Da una parte le veline nel centrodestra, dall'altra gli inquisiti.
Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
31 gennaio 2010
Col centrosinistra ma con discontinuità
Eccoli qua, che tornano. Da una parte le veline nel centrodestra, dall'altra gli inquisiti.
Case da pazzi
Separazione dei poteri all'italiana
29 gennaio 2010
La passerella in Calabria
Annozero - carne da macello
28 gennaio 2010
L' ipnotista di Lars Kepler - prime impressioni
La parola lavoro
Nel frattempo, sull'articolo de Il fatto quotidiano dove si parla della crisi di Phonemedia, vediamo ritornare vecchi personaggi reduci di inchieste giudiziarie: come Why Not e Antonio Saladino, amico di Mastella e tanti altri potenti:
“Ci sono stati intrecci – aggiungono poi –con la Compagnia delle Opere attraverso Obiettivo Lavoro e Italia Lavoro. Questo accade perché Francesco Saladino, responsabile amministrativo di Soft4Web, società del gruppo Raf di Cazzago, è il cugino di Antonio Saladino (già protagonista dell’inchiesta “Why Not?” di Luigi De Magistris ), leader della Compagnia delle Opere in Calabr ia”.
E adesso? “Facciamo i turni in azienda per mantenere l’occupazione – continua Danilo – siamo una cinquantina di giorno e una decina di notte. Ma dei lavoratori non importa nulla a nessuno”.
Travaglio vs. la Zanzara
Mistero alle Ferrovie Nord
27 gennaio 2010
La famiglia allargata
La famiglia si era già allargata da tempo. Dai tempi cioè di Vallettopoli e della Gregoraci, di Cosimo Mele e delle ragazze a Palazzo Chigi.
Ma anche Delbono e Marrazzo.
Di chi la colpa? Delle primarie, ovvio.
La giornata della memoria
Il pasticcio della Ticosa a Como
26 gennaio 2010
La fattoria degli animali di George Orwell
Scritto da George Orwell alla fine della seconda guerra mondiale, con bene in mente la dittatura comunista in Russia, ma che in realtà si adatta benissimo a qualsiasi regime dittatoriale in cui un capo si arroga il diritto di governare in nome del popolo e per il popolo.
Senza nessuno che lo contraddica, con uno stuolo di servi pronti a incensarlo.
Un racconto che ricorda tanto le allegorie di Esopo con gli animali a raffigurare tutte i caratteri negativi degli umani.
Qui sono i maiali della fattoria del dottor Jones che prendono il potere, scalzando il padrone incapace di portare avanti la fattoria.
E in nome di una libertà che garantisca a tutti una vita migliore e libertà per tutti, instaura un sistema di potere basato su sette brevi comandamenti.
Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico.
Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico.
Nessun animale deve indossare vestiti.
Nessun animale deve dormire in un letto.
Nessun animale deve bere alcol.
Nessun animale deve uccidere un altro animale.
Tutti gli animali sono uguali.
L'iniziale libertà degli animali, dopo la cacciata del fattore, scivola pian piano in una forma di regime in mano ai maiali, ritenuti i più idonei perchè più intelligenti, a mandare avanti la fattoria.
Nonostante le leggi che gli animali si sono dati.
Nonostante la battaglia comune per la libertà.
In particolare i due leader sono Napoleone e Palla di Neve: il primo deciso a respingere tutti gli attacchi esterni con la forza. Il secondo dell'idea di espandere la rivoluzione ad altre fattorie.
Come sempre, Palla di Neve e Napoleon erano in disaccordo. Secondo Napoleon, ciò che gli animali dovevano fare era procurarsi armi da fuoco e addestrarsi al loro uso. Palla di Neve era invece del parere che si dovessero spedire stormi e stormi di piccioni a suscitare la Rivoluzione fra gli animali delle fattorie. L'uno argomentava che se non avessero saputo difendersi da soli erano destinati a esser vinti; l'altro ragionava che, se la Rivoluzione fosse scoppiata dappertutto, essi non avrebbero avuto più bisogno di difendersi. Gli animali ascoltavano prima Napoleon, poi Palla di Neve e non sapevano decidere chi dei due avesse ragione. In realtà si trovavano sempre d'accordo con quello che parlava al momento.
In che modo si arriva a tutto ciò? Con la propaganda, con l'offuscamento della memoria, sfruttando la paura con frasi ad effetto ("volete che torni Jones").
In apparenza lavorano per il bene comune, dicono tramite il loro portavoce, il maiale piffero. In realtà il loro è solo un tentativo di conquistare l'egemonia e poi il potere.
Napoleone e
Annientando la fronda interna; assumendo tutti i tratti di comando caratteristici dell'uomo: la frusta, il camminare a due zampe, il dormire in casa, mangiare i cibi ad altri proibiti ..
Infine facendo uso di una fitta operazione di disinformazione , sfruttando l'ignoranza e la ingenuità di tutti gli altri.
Le leggi che gli animali si erano dati, vengono cambiate nottetempo, con piccole aggiunte e, di fronte alle perplessità di qualcuno, Piffero la voce del maiale Napoleone risponde "ma no, vi ricordate male ..".
Nessun animale deve dormire in un letto. (con le lenzuola)
Nessun animale deve bere alcol. (in eccesso)
Nessun animale deve uccidere un altro animale. (senza motivo)
Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)
"Napoleone, ha sempre ragione" è la risposta del cavallo Boxer.
"quattro gambe buono, due gambe cattivo" è invece il belato delle peeeeecore, cghe chiude ogni discussione.
Profetico il finale: maiali e umani, così nemici un tempo, diventano alleati. Le bestie costrette a lavorare più di prima, non riescono a scorgere le differenze tra i primi e i secondi:
Gli animali da fuori guardavano il maiale e poi l'uomo, poi l'uomo e ancora il maiale: ma era ormai impossibile dire chi era l'uno e chi l'altro.
Lo ripeto, Orwell nel libro parlava della rivoluzione russa trasformatasi poi nella dittatura staliniana:
Napoleone = Stalin
Palla di Neve = Trotskij
Piffero = la pravda e tutta la propaganda comunista («quattro gambe buono, due gambe meglio»)
Le pecore: tutta la parte del popolo pronta a incensare il capo, sezan porsi la domanda, perchè?
Boxer = Aleksej Stachanov. Usato come riferimento per tutti i lavoratori della fattoria per il suo impegno. Ma gettato in pasto al macellaio, appena malato:
Napoleon stesso partecipò alla riunione della domenica seguente e pronunciò una breve orazione in onore di Boxer. Non era stato possibile, disse, riportare i resti del loro compianto compagno perché trovassero sepoltura nella fattoria, ma egli aveva ordinato una grande corona composta con foglie della pianta di alloro del suo giardino, da deporre sulla tomba dello scomparso. Pochi giorni dopo era intenzione dei maiali tenere un grande banchetto funebre in onore del defunto. Napoleon terminò il suo discorso ricordando le due massime favorite da Boxer: "Lavorerò di più" e : "Il compagno Napoleon ha sempre ragione!", massime, egli disse, che ogni animale avrebbe dovuto adottare come proprie.
Ma i personaggi della storia potrebbero benissimo essere calati in altre realtà. Il leader indiscusso. Il suo portavoce. I suoi giornali, il sistema di informazioni controllato. I pecoroni che ripetono quello che vuole il capo....
Diceva Owell, in un suo aforisma celebre: Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Wikipedia: La fattoria degli animali, George Orwell
Technorati: George Orwell
Morte a scuola
Nei giorni in cui la Rai manda in onda una fiction dive si parla di lavoro e di morti per lavoro, dobbiamo porci questa domanda. E pretendere una risposta, che non sia "è stata la solita fatalità ..."
Si muore a scuola.
Per il deragliamento di un treno, come a Viareggio.
Per una frana, come a Messina.
Si umore in Italia, e non è solo fatalità.
25 gennaio 2010
Nella fattoria degli animali
Oltre alle sofferenze patite dalle singole persone e dalle loro famiglie, iniziative giudiziarie che si sono rivelate dopo anni e anni di indagini e di processi totalmente destituite di fondamento, hanno cambiato il corso degli affari pubblici e negato il responso democratico degli elettori.
Il ministro poeta Bondi, sulla riforma della giustizia.
Più tardi Piffero fu mandato in giro per la fattoria a illustrare le nuove disposizioni.
"Compagni - disse - confido che ciascuno di voi sia in grado di apprezzare il sacrificio di cui si è fatto carico il compagno Napoleone, assumendo su di sè tanto lavoro supplementare.
Non crediate, compagni, che comandare sia una cosa piacevole! Al contrario è una responsabilità grande e onerosa. Nessuno crede fermamente come il compagno Napoleone che tutti gli animali sono uguali. Lui sarebbe fin troppo felice di lasciarvi prendere da soli le vostre decisioni. Ma qualche vostra potreste prendere le decisioni sbagliate, compagni; e allora cosa succederebbe? "
La fattoria degli animali, pag 47
Gli ultimi del paradiso
Le morti sul lavoro: morti spesso classificate come fatalità. Che è un modo ipocrita per nascondere la fretta con cui si deve lavorare, senza sicurezza, senza riposarsi. Perchè il tempo è denaro e il denaro è tutto.
Concorsi (universitari) truccati: persone meritevoli che vengono bocciate e altre che, per le conoscenze, sono invece premiate. Il merito e la casta.
Padroncini cinici, che usamo espressioni come "siamo una grande famiglia", per nascondere lo sfruttamento della persona. E la persona, un autista di tir, che è cpstretto all'assunzione di coca, per mantenere i ritmi, non sentire la fatica ("corri, bisonte, corri!").
Già dall'inizio, per i temi che tocca, si capisce che "Gli ultimi del paradiso" non è una fiction come le altre. Perchè si parla di persone di origini umili, spesso immigrati, che cercano nel lavoro un meccanismo di riscatto sociale, per dare ai figli quello che loro non hano avuto. Una istruzione. Un lavoro senza troppi sacrifici.
Il paradiso, appunto.
La vittoria di Vendola
Ovvero che i vertiti del Partito Democratico non dicano niente, non prendano cioè atto dello scollamento tra la base degli elettori e la segreteria.
Basta con i candidati paracadutati da Roma.
Forse l'alleanza col partito di Cuffaro è sembrata troppo, oppure, in tanti, devono aver pensato che non è vero che "il partito ha sempre ragione", come il maiale Napoleone de "La fattoria degli animali".
PS Bersani e D'Alema temono la resa dei conti "Serata amara, ma la linea non cambia"
Allora è proprio vero .. non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Segnalazioni:
Il ritorno del Ciarpame senza fine. Le candidature di papi alle regionali.
Ma coma è andato a fare Bertolaso ad Haiti? Non era meglio se rimaneva a Favara?
La risposta della Clinton alle sue critiche: "Mi sembrano quelle polemiche che si fanno il lunedì dopo le partite di football"
In Italia si diceva che di calcio e di f. tutti ne possono parlare. Lo stesso vale evidentemente per la politica.
24 gennaio 2010
Le perfezioni provvisorie di Gianrico Carofiglio
Investigazione che entra nelle solitarie giornate di Guido, alla ricerca di un nuovo equilibrio dopo la separazione con Margherita per mano di un suo collega civilista, che lo mette in contatto con una coppia di genitori in cerca della figlia scomparsa.
Manuela Ferraro, sparita dopo una gita a Ostuni: una indagine in cui si parte da ben poco. Le amiche di Manuela sanno ben poco; l'ex fidanzato che pure non è uno stinco di santo, era all'estero.
Tra un dibattimento in Cassazione, uno in appello, l'incontro con una ex cliente che ha messo su un locale gay (scoperto in una delle sue passeggiate notturne), l'investigazione va avanti.
E non sarà facile per Guerrieri, risolvere alla fine il suo caso di coscienza per prendere la decisione sul cosa fare.
Alcuni temi attraversano il libro, rimanendo in sottofondo. Primo tra tutti, i ricordi della sua giovinezza: quel piccolo furto al supermercato, dove non ebbe il coraggio di rubare nulla. Il pastore tedesco del nonno, che apre la strada a tanti altri piccoli episodi, piccole cose dimenticate.
Il concorso in magistratura (dove compare un amico di università Sergio Carofiglio). La festa di addio al celibato di un amico con tutti quei film porno …
Forse anche il nostro Guido sta prendendo la strada della vecchiaia, e all'improvviso una parte della sua vita che credeva di aver nascosto nell'armadio dei ricordi.
Altro tema, la passione per le letture: tanti sono i libri citati, che in fondo ho cercato di recuperare.
Infine l'amore: sta soli non fa bene. Si richia di passare le ore a parlare al proprio sacco di allenamento (lo sapete no, che Guerrieri è pugile?).
E proprio in questa storia, in mezzo alla gioventù bene di Bari, superficiale e alla ricerca di una scossa per vivere la giornata.
Nadia, l'ex cliente, con cui inizia una sincera amicizia; e Caterina, giovane amica di Manuela. Una donna sicura, ma forse solo all'apparenza.
Le due donne del libro: solo un accenno, non voglio dirvi altro.
Tutti i libri citati ne “Le perfezioni provvisorie”:
Luci nella notte di George Simenon (ibs)
Una questione privata di Beppe Fenoglio (ibs)
Garcia Lorca raccolta di poesie
Tutte le poesie e tutto il teatro. (ibs)
Perché la vita accelera con l'età. Come la memoria disegna il nostro passato
Draaisma Douwe, 2005, Marsilio (ibs)
La rivoluzione della speranza. Per costruire una società più umana
Fromm Erich, 2002, Bompiani (ibs)
I misteri di Bari : l'unico libro citato che non sono riuscito a trovare (una falsa pista?).
Arthur Conan Doyle: Silver Blaze il cavallo scomparso
http://en.wikipedia.org/wiki/Silver_Blaze
Il mastino dei Baskerville
Doyle Arthur Conan, 2008, Barbera (ibs)
Più tardi nel pomeriggio di Paley Grace (ibs)
Tutti i Piccoli contrattempi del vivere. Tutti i racconti
Paley Grace, 2002, Einaudi (ibs)
La Bibbia, da cui è tratto il famoso passo:
[10]«Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?».
http://it.wikipedia.org/wiki/Bibbia
Hannah Arendt (ibs): in questo libro la frase di Hanna Arendt sul perdono e la promessa, che torna in mente a fine libro, di fronte all'amara verità.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati: Gianrico Carofiglio
23 gennaio 2010
Malitalia
Forse perché se dovesse vincere, la Bonino porterebbe avanti una politica più laica nei confronti della sanità laziale (in cui gli Angelucci sono ben presenti).
E Casini (che Dagospia chiama Pierfurby) rischia di rimanere pure a bocca asciutta, per i niet nel Lazio del PDL.
Dalla Puglia con furore: forse solo in Puglia l'UDC è alleata col PD. Forse per farlo perdere? Non credo che sia una alleanza che la base gradisca.
Che succede se Vendola vince? Verrà lasciato come candidato?
Addavenì la Clinton: una volta a sinistra si diceva così di baffone. Oggi, in un Italia che sta prendendo la strada cinese per i paletti alla rete internet, aspettiamo più democraticamente il segretario di Stato americano.
Cuffaro condannato: in appello, i giudici hanno aumentato la pena.
Siamo garantisti, è bvero. Ma se fosse colpevole. Chi lo racconta ai siciliani?
Crollo a Favara (Agrigento): siamo il paese delle stragi e dei morti senza colpevole. Nell'epoca delle grandi opere, si muore come i topi, sotto le macerie dell'unica casa malandata che la povertà ti consente.
Facciamo del male ancora: la vicenda del sindaco Delbono a Bologna indica l'urgenza di affrontare la questione morale nel PD. A prescindere dall'eventuale colpevolezza del sindaco.
Le mani delle tasche degli italiani: lo continuano a ripetere, Berlusconi e Tremonti. Noi non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani. E le tasse regionali senza freno? Il canone Rai (per vedere che cosa, poi?) aumentato? Le tariffe autostradali? Le bollette che aumenteranno?
Oggi poi, Scajola diceva una cosa (entro il 2010 giù le tasse) e Tremonti un'altra.
Leghisti rinviati a giudizio a Verona (36 persone tra cui il sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo e il deputato Matteo Bragantini). Lo avevamo detto noi, che certe cose non si possono fare. Sono accusati di aver costituito attraverso le 'Camicie verdi' una vera e propria associazione a carattere militare
Garantisti a targhe alterne.
Lo avete visto Gasparri ad Annozero, quando incalzava Flores D'Arcais sulla fondazione presieduta a fine anni 70? Avete le prove di bilanci puliti, chiedeva? Ma non era garantista?
Le indagini ad orologeria. Il solito commento nei confronti dei guai giudiziari del premier (perché i suoi processi, ultimo quello per l'inchiesta Mediatrade, sono ad orologeria, e quelli agli avversari, come Delbono, Vendola, invece no).
Rubare di meno?
La manifestazione in Val di Susa: erano in migliaia a protestare contro la TAV. Tanti: anche molti sindaco contrari alle direttive dei partiti centrali.
Dalla parte della gente: non si dice che la politica deve essere radicata nel territorio?
22 gennaio 2010
Un brutto clima
I magistrati di Rovigo che subiscono una ispezione dopo le parole di Violante:
... è arrivato a denunciare i suoi ex colleghi al ministro Alfano, che ovviamente li indaga. In ballo ci sono interessi miliardari. L’inchiesta che Violante vorrebbe bloccare con l’aiuto di Alfano parte dagli accertamenti sull’inquinamento prodotto dall’impianto Enel. La centrale è stata già oggetto di un processo. In primo grado i pm hanno ottenuto la condanna dei vertici della società. In appello gli ex amministratori sono stati assolti. In questa classica battaglia tra la grande società e i cittadini, Violante sta con l’Enel. Per lui la nuova centrale a carbone è meno inquinante di quella vecchia a gas. Anche se Violante presiede l’associazione “Italia decide”, nella quale l’Enel figura come socio fondatore, non ha avuto nessun imbarazzo il 5 gennaio scorso, a Cortinaincontra, il salotto di Enrico e Iole Cisnetto, tra una mostra di Marina Ripa di Meana e un dibattito di Marta Marzotto, a sparare sulla Procura di Rovigo: “Il ministro della Giustizia dovrebbe fare delle ispezioni e capire se un’autorità giudiziaria può compiere un atto di questo genere, sequestrando un atto che non c’è, intimidendo sostanzialmente quelli che dovevano prendere la decisione”.
La colpa dei pm? Quando i consulenti avevano segnalato “l’esposizione da parte di Enel di dati ritenuti non reali” la Procura ha chiesto al ministero “l’invio di tutti gli atti”. Tanto è bastato per dare al piccolo Vishinsky una scossa. Elettrica.
Ci sono poi magistrati dell'ANM che fanno cadere le braccia al ministro. Ministro di un governo che è così convinto della sua legge sul processo breve che avrebbe deciso di aspettare il dopo elezioni per la discussione alla Camera.
Un brutto clima. D'altronde se la casta sta celebrando un latitante ..
Annozero B&B
Il passato che ritorna: non solo i vecchi reperti archeologici come De Mita, Andreotti, Ciarrapico. Tra l'altro tutti ancora in politica.
Non solo la cancellazione della storia: tangentopoli senza le tangenti. Il grande statista che cancellò la scala mobile, creò la frizione con gli Stati Uniti per la vicenda di Sigonella e del terrorista palestinese, finanziò Arafat.
Ma anche, e soprattutto il ritorno all'immunità parlamentare: la superiorità della casta politica (perchè al popolo, alla gente normale che non ha problemi di tangenti della riabilitazione di Craxi non importa) rispetto alla Costituzione e alle leggi.
Il vuoto politico della stagione di Mani Pulite fu riempito come sappiamo: dal partito fondato da Berlusconi, amico di Craxi, da cui ottenne le famose leggi sulle televisioni (la Mammì, p.e.). E negli anni successivi la classe politica anzichè interrogarsi sulla "questione morale", emanò leggi tese a bloccare l'azine dei magistrati contri i reati dei colletti bianchi.
Fino a oggi, con la corruzione dilagante, su cui il DL sul processo breve metterà una pietra sopra.
Ad Annozero sono stati ritrasmessi spezzoni del processo Enimont: l'interrogatorio di Forlani sulle tangenti prese dalla DC, la bava agli angoli della bocca, l'atteggiamento quasi impaurito per l'essersi trovato (forse per la prima volta) a dover rispondere dei propri reati.
Ma anche l'atteggiamento con cui, senza nessuna ipocrisia, Craxi rispondeva (sempre a Di Pietro) del sistema illegale di finanziamento ai partiti.
Forlani non sapeva delle tangenti.
Craxi le ammise: ma coinvole tutti i partiti. Dai comunisti dell'attuale presidente Napolitano (che non poteva non conoscere i traffici del PCI con i paesi dell'est).
Il grande statista Craxi, si dice: ma si può essere grande statista senza rispettare le leggi dello stesso stato?
Come la legge sul finanziamento ai partiti.
Come nella vicenda della maxitangente Enimont: "tutti i partiti sapevano che i loro bilanci erano falsi", diceva Craxi in aula, e lo si sapeva da quando portava i pantaloni alla zuava.
In studio erano presenti il senatore Gasparri, il direttore di Micromega Flores D'Arcais, Luca Josi.
All'epoca di Mani Pulite il partito di Gasparri (e il suo partito) stava da una parte ben precisa: favorevole ai processi contro il sistema di corruzione, al processo ad Andreotti.
Flores ha chiesto a Gasparri quali delle dichiarazioni fatte allora da Fini, condivideva ancora oggi.
"Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno" Matteo cap. 5
Invece il senatore cercava di spostare l'attenzione sui soliti luoghi comuni di Mani Pulite.
Le indagini che si sono fermate quando coinvolgeva il PDS.
Di Pietro che ha risparmiato la sinistra in previsione di una sua discesa in campo: "Di Pietro si dovrebbe chiudere in carcere da solo" per quello che ha fatto.
Stesso ragionamento poi portato avanti da Luca Josi (collaboratore e fedelissimo di C.): i finanziamenti dall'Unione Sovietica, il paese nemico del blocco atlantico.
Peccato che si scordi dei soldi ai palestinesi; dei finanziamenti presi dalla DC dalla Cia (anche ai movimenti di estrema destra).
Un personaggio ambiguo, Josi: tanto pacato, all'apparenza, ma capace di ritirare fuori dal fango la diffamazione contro Travaglio (la vacanza a spese di un boss), tanto per dire che tutti avremmo qualcosa da nascondere.
Craxi rubò, ma solo per il partito, la solita tesi (che è già un passo avanti rispetto alla balla nagazionista sulle tangenti).
E i conti di cui era beneficiario in Svizzera? (15 miliardi)
E i soldi per la televisione data alla Pieroni?
E le ville, le operazioni immobiliari?
Altro spezzone interessante è stata l'intervista a Michele Raggio:colui che fece sparire i soldi dai conti Svizzeri.
La sua versione era che "Di Pietro è un burattino" che si muove per colpire Craxi dopo Sigonella.
Altro spezzone interessante, l'intervista di Corrado Formigli a Beppe Grillo (oscurato in Rai, nemmeno fosse una escort), in cui raccontava del suo movimento, dei partiti di oggi, dell'economia del debito.
Da Tremonti che vende il nostro debito ai cinesi, alle concessioni regalate su acqua, autostrade, televisioni.
E mentre il paese è a rischio di una grave crisi sociale, per il lavoro, non dobbiamo dimenticarci del rischio della criminalità organizzata.
Le mafie che, dopo la corruzione, sono la seconda piaga dell'Italia.
A Palermo Ruotolo, davanti ai magistrati antimafia, muti per protesta, registrava un brutto clima.
Le notizie di un ritorno alla strategia stragista (le minacce al pm di Caltanisetta Lari). Le intimidazioni contro il presidente Napolitano.
Il pm Nino di Matteo parlava di un clima di astio, di delegittimazione.
Pericoloso.
Perchè non si può continuare a sciorinare le solite cifre dei sequestri, degli arresti fatti (come ieri sera da Gasparri), delle confische, quando poi si dice agli stessi magistrati che sono deviati, imparziali, un plotone di esecuzione.
Quando si fanno le leggi per bloccare le intercettazioni, sui beni confiscati all'asta. Quando si riducono i fondi per la giustizia.
Quando si fanno le leggi come quella del "processo breve".
Perchè vero che il centrodestra ha inasprito il 41 bis. Ma è lo stesso centrodestra da cui escono le proposte di togliere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa (come per Dell'Utri).
Travaglio, infine, nel suo punto, ha ricordato le vicende giudiziarie di Craxi e del PSI milanese.
Lo scandalo petrolio del 1973; lo scandalo P2; l'arresto di Roberto Calvi; l'arresto di roberto Natali, nel 1987, poi riparato in senato.
I due comunisti arrestati a Milano (i primi due arresti).
Come mai ha pagato solo Craxi e non Occhetto o Napolitano? Forse perchè loro non avevano conti a proprio nome.
E le tangenti, le paghiamo noi, con le tasse (il prelievo straordinario dai conti del 6% del 1993 del governo Amato): forse è vero che Mani pulite ha salvato l'Italia da una rivolta popolare, come in Argentina.
La puntata di Annozero.
Technorati: Annozero
21 gennaio 2010
L'immunità di Scalfari
Scalfari come Craxi? Le cose furono più complesse: perchè a trovare rifugio in Parlamento furono sia Scalfari che Lino Jannuzzi (altro giornalista del Giornale).
E lo stesso generale De Lorenzo si candidò col MSI.
Sempre nel 1968 pubblicò insieme a Lino Jannuzzi l'inchiesta sul SIFAR che fece conoscere il tentativo di colpo di Stato chiamato piano Solo. Il Generale De Lorenzo li querelò e i due giornalisti furono condannati rispettivamente a 15 e a 14 mesi di reclusione, malgrado la richiesta di assoluzione fatta dal Pubblico Ministero Vittorio Occorsio, che era riuscito a leggere gli incartamenti integrali prima che il governo ponesse il segreto di stato. Ambedue i giornalisti evitarono il carcere grazie all'immunità parlamentare loro offerta dal Partito Socialista Italiano, che nelle elezioni politiche del 1968 conseguì l'elezione di Scalfari a deputato e di Jannuzzi a senatore. [Wikipedia]
Non una banale storia di mazzette e ruberie.