PROLOGO PRIMO
Golfo di Guinea, cinquecento miglia al largo di Lagos, Nigeria
Di fronte al mare aperto provo un senso di desolazione. Questo deserto color cobalto mi ricorda Thomas Mann, quando nel Doctor Faustus il protagonista chiede al diavolo di spiegargli come è fatto l’inferno.
Marco Tanzi era stato un buon poliziotto a Milano: come un serpente, ha cambiato pelle molte volte prima di ritrovarsi oggi a bordo di un mercantile, al largo delle coste africane, a capo di un gruppo di contractor che devono scortare la nave dagli attacchi dei pirati. Che in fondo non sono altro che disperati costretti ad assaltare navi straniere “ridotti in miseria da altri tipi di pirateria, come quella della pesca illegale perpetrata dalle flotte di Russia, Cina, Francia e altri Stati, Italia compresa”.
Poliziotto, poi clochard, poi la lenta risalita dal fondo, investigatore privato a Milano e ora contractor in Africa: uccidi senza lasciare testimoni scomodi. Un po’ come capitava una volta per le strade di Milano quando ancora aveva il distintivo.
Prima di scappar via in Africa lasciandosi alle spalle la vecchia vita e poche amicizie rimaste: Giulia la figlia, l’ex compagna, il collega Luca Betti nella Mobile di Milano.
Mi chiamo Marco Tanzi, ho cinquantatré anni. Sono stato un poliziotto e un investigatore privato. Ho vissuto otto anni in carcere e due per strada, fra i senzatetto.
Avrebbe voluto che il mondo si dimenticasse di lui, ma il destino gli sta presentando il conto.
PROLOGO SECONDO Via Cascina Bazzana, periferia sud di Milano
Corriamo pancia a terra, in un campo di erba medica, col rischio di cadere a ogni falcata per un sasso..
Luca Betti è un commissario della Mobile di Milano, è cresciuto professionalmente a fianco di Marco Tanzi che considera come un fratello, un (cattivo?) modello da imitare come poliziotto.
Prima
che Tanzi lo abbandonasse senza un perché, senza una spiegazione.
Ha condotto diverse operazioni importanti contro il crimine
organizzato, fino all’ultima operazione dove, ancora una volta,
trovandosi di fronte ad una situazione delicata, decide di agire di
propria iniziativa, senza aspettare quegli “ordini superiori” che
avrebbero fatto perdere minuti preziosi.
Ma questa volta un collega viene colpito e Luca si ritrova sospeso dal servizio in attesa del completamente dell’indagine interna.
Luca Betti si ritrova senza un distintivo, forse senza un lavoro e con tanti sensi di colpa, per il collega in ospedale e in fin di vita. E per tutte le cose belle della sua vita che si sta perdendo, come la figlia Sara che vede poche volte.
«Ciao, Luca».
«Marco». Luca Betti scuote la testa cercando invano le parole, la reazione giusta.
«Non so se sbatterti la porta in faccia, abbracciarti o prenderti a pugni».
«Intanto che ci pensi, mi fai entrare?»
I due (ex) poliziotti si ritrovano adesso a Milano: Marco Tanzi è stato informato che Lorenzo, il figlio del fratello Renato, è stato picchiato e abbandonato in un cassetto. Deve scoprire chi è stato a ridurre Lorenzo in quel modo, sospeso tra la vita e la morte. C’è un motivo molto personale che lo spinge a farsi giustizia, a modo suo, senza aspettare la giustizia che, forse, nemmeno è interessata veramente a risolvere quel caso.
Un motivo molto personale, che si scoprirà poi nella storia: Tanzi deve tornare nella sua Milano per la sua indagine non autorizzata e l’unica persona che può aiutarlo e Luca, l’amico che ha tradito già una volta. E Luca non può che dirgli di sì.
Lorenzo Tanzi lavorava in una comunità di accoglienza, gestita da un prete noto nel settore con molti agganci nella politica: qui aveva conosciuto due ragazze straniere, Inessa e Alina, che erano sfuggite dal racket della prostituzione e si erano rifugiate nella comunità. L’indagine non autorizzata e molto pericolosa deve partire da qui: Tanzi e Betti devono stare attenti a come muoversi, non potendo agire alla luce del sole come poliziotti, Betti rischierebbe la carriera se in Questura scoprissero che sta gestendo un’indagine personale. Ma devono guardarsi le spalle anche da un nemico più insidioso: le domande sulle due ragazze sono arrivate all’orecchio di qualcuno che non ama che i suoi affari siano intralciati da curiosi o dalla polizia. Affari sporchi, perché quella che è considerata la capitale morale d’Italia, la città dei grattacieli che pensa di lavarsi la coscienza green coi boschi verticali, è anche la città dove il crimine ha un altro stile: “la corruzione e il malaffare sono gestiti da colletti bianchi e bande di criminali internazionali”.
L’indagine privata di Tanzi e Betti sarà costellata da una scia di morti: è una guerra, come quella contro i pirati nelle acque del golfo della Guinea, anche questa è una battaglia da portare avanti senza troppi scrupoli di coscienza. Perché il nemico che hanno davanti di scrupoli non se ne fa proprio: tutto ha un prezzo e tutto è in vendita, anche la vita degli schiavi che dispongono come merce da piazzare sul mercato
Esseri umani venduti al miglior offerente. Articoli viventi, selezionabili su un vero e proprio catalogo fotografico pubblicato sul dark web per una ristretta cerchia di utenti vip. Una volta scelti, i soggetti venivano lavati, vestiti secondo le preferenze del cliente di turno e consegnati a domicilio.
Tanzi è determinato ad andare fino in fondo e Betti non può che stargli a fianco per quel senso di amicizia che riesce a passar sopra a tutti i tradimenti e al rischio di finire a sua volta ammazzato:
«Levami una curiosità: hai mai incontrato qualcuno senza ammazzarlo?»
«Be’, a te mi pare che non t’ho ancora ammazzato».
«Sì, è vero. Anche se a volte penso che tanto varrebbe togliersi il pensiero».
Dimenticare Milano è un noir dove si parla della Milano criminale e di quella zona grigia attorno fatta da avvocati e professionisti che, con pochi scrupoli di coscienza, si occupano dei beni delle mafie. Un libro che farà aprire gli occhi su quella realtà criminale di cui se ne parla ancora troppo poco.
Ma al centro del racconto ci sono questi due personaggi così spigolosi e solitari, uniti dai tanti fallimenti delle loro vite: Tanzi, l’ex poliziotto che è bravo a salvare gli altri ma non a salvare sé stesso che alla fine di questa storia dovrà finalmente fare i conti con la coscienza e con quel segreto che si porta dentro da tanti anni. E Betti a cui ora la vita, dopo tanti fallimenti, potrebbe dare una nuova chance.
La scheda del libro sul sito di Ubagu Press e il pdf del primo capitolo.
I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon

Nessun commento:
Posta un commento