05 settembre 2009

54 di Wu Ming

Tre storie che procedono in parallelle, intrecciandosi in modo casuale come i fili di un gomitolo gettato per terra, per poi strecciarsi e allontanarsi.

Un ragazzo, Pierre Capponi il re della filuzzi, che da Bologna parte alla ricerca del padre, in Jugoslavia. Disertore dell'esercito italiano, poi partigiano per i comunisti di Tito.Un attore famoso, Cary Grant, alla ricerca di un nuovo soggetto, per un rientro trionfale nel cinema. Anche per scacciare i brutti ricordi di un passato (Frances Farmer, la madre che era finita in una casa di cura). A cui i servizi segreti di sua maestà britannica si rivolgono per una questione di politica internazionale.

Napoli: il braccio destro di Lucky Luciano (ufficialmente rivenditori di lavatrici, invero trafficante in droga ), Steve Cemento, che cerca il colpo che gli permetta di chiudere con la carriera criminale, lasciare Luciano e ritirarsi in vacanza.
E questo ragazzo che gli si incolla: Salvatore Pagano, in arte Kociss, che riuscirà perfino a fare una parte nel film "Caccia al ladro" di Hitchcock.

Un racconto che spazia per tutto il mondo: da Bologna, a Trieste. Da Dubrovnik all'isola di Sipan (l'intreccio di cui parlava). La Costa Azzurra. Mosca, negli uffici del Kgb. E infine Hollywood, nella residenza di mr. Archibal Leach, in arte Cary Grant.

Siamo nel 1954: il mondo è in pace ma in realtà è in fermento per la guerra fredda tra i blocchi est e ovest. Una guerra di spie, in cui viene coinvolto anche l'attore Cary Grant.

Negli Stati Uniti si è in piena caccia alle streghe contro i comunisti: tra le vittime del senatore Mc Carthy, persino Charlot.

Si è appena conclusa la guerra in Corea, sta per scoppiare quella in Vietnam, per cui gli Stati Uniti cercano di piazzare sul trono dell'Indocina l'imperatore Bao Dai.

Il mondo ha appena saputo delle atomiche negli arsenali degli eserciti.

L'Italia è quella appena uscita dalla guerra: i comunisti del bar Aurora a Bologna commentano i fatti di Trieste (ancora in mano alleata); lo scandalo per la morte di Wilma Montesi; la politica dei forchettoni democristiani. Ma poi passano le giornate con le carte in mano, e si lasciano sedurre da quello strano elettrodomestico chiamato televisore.
L'anticomunismo, ovvero la diffidenza nei confronti del partito comunista italiano, è presente come ovvio anche qui: nei discorsi degli ex partigiani iniziano circolare quei discorsi sulla resistenza tradita, sul tornare ad imbracciare le armi (ancora nelle cantine, al sicuro che non si sa mai).
Al governo c'è il democristiano Scelba, quello della celere a spazzare le strade, ma anche quello del reato di apologia di fascismo.

Nel sud, nella Napoli dove è sbarcato, una volta cacciato dall'america, si aggira un signore anziano con un occhio asimmetrico e una cicatrice in faccia. Salvatore Lucania.
Napoli: la città dal cui porto passano tutti traffici della criminalità. Sotto gli occhi dello Stato e della marina americana.

Se nella prima parte della storia, i tre filoni della storia (Hollywood, Bologna e Napoli) vengono sviluppati, fino all'incontro in terra di Jugoslavia, nella seconda sarà protagonista inconsapevole un televisore Mc Guffin.
Il complicato intreccio, il mescolare storia vera con personaggi inventati, l'azione che si sposta frenetica da un posto all'altro, sono un pregio ma talvolta anche un difetto della storia: ma credo che questo sia una sorta di marchio di fabbrica di Wu Ming.

Ovvero inventarsi intrecci al limite dell'incredibile, paradossali, storie di ampio respiro, in cui il lettore può avvenurarsi su più piani di lettura.

Nel libro viene citato un libro di un autore inglese, ex agente dell'MI6. Si tratta di "Casino Royale" di Ian Fleming.

Il link per ordinare il libro su ibs.
Il sito di Wu Ming foudation.
La storia di Lucky Luciano.
Technorati:

1 commento:

orion ha detto...

Album a tema:
http://www.yoyomundi.it/yym_it/WuMing54/54.html