8 settembre 2007: nel giorno in cui il re Savoia scappò dai tedeschi (8 settembre 1943) lasciando un esercito e un paese allo sbando, Beppe Grillo organizza il V Day nelle piazze di Italia .
Si invitano gli italiani a firmare per una legge, per un Parlamento Pulito da pregiudicati, indagati, prescritti e indultati.
Ai politici di cui sopra, che godono comunque della solidarietà di casta di tutto il Parlamento, non fa piacere sentirsi mandare letteralmente a Vaffa .., da una piazza che vede in loro i responsabili dei problemi del paese.
Costi della politica in aumento, bonus, spese pagate, seggi passati da padre in figlio, mettersi al di sopra delle parti, portare avanti conflitti di interesse. E non rispondere mai delle azioni (o inazioni fatte).
Pochi nei partiti del governo di Centrosinistra, intuiscono cosa stava succedendo.Ovviamente, nessuno della calizione (sfilacciata allora) di centrodestra, sposa la causa di Grillo.Tutti i politici iniziano ad attaccare le parole del comico: qualunquista, pericoloso, vuole creare un vuoto nella politica, antipolitica ...
Nessuno, nemmeno nei giornali che oggi portano avanti questa campagna contro l'attuale premier come Repubblica, spende una parola di sostegno per la causa del Parlamento Pulito. Scalfari dice che Grillo gli fa paura.
Per non dire della televisione pubblica o privata che (salvo rare eccezioni) censura l'evento.
E' un segnale del crollo del centrosinistra, incapace di legger i segnali della piazza, della gente stufa di sentir parlare le solite persone coinvolte dagli scandali dell'estate del 2006 (Calciopoli, le scalate bancarie del 2005), che si sentono come padreterni al di sopra della legge.
Il centrodestra approfitterà del crollo di fiducia (e anche della nascita del PD con vocazione maggioritaria, e anche dell'inchiesta che mette sotto scacco l'Udeur) nel governo per rientrare alla grande al governo.
Gli inquisiti, i corrotti, gli indagati sono ancora là. Intoccabili.
Io ero là, in piazza. E anche io ho gridato.
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