Ho visto la trasmissione Ulisse (27 e 28 maggio), dedicata allo sgancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Una documentario ben fatto e documentato: Alberto Angela si è occupata della parte scientifica, dai primi esperimenti sulla radioattività, alla pila atomica di Fermi, fino ad arrivare alla bomba.
Ma ha approfondito anche aspetti storici, sul perchè si arrivò a sganciare l'atomica su Hiroshima. Si era in un momento nel quale la guerra volgeva a favore degli alleati e i giapponesi erano in rotta. A questa decisione portarono diversi fattori: il costo, in termini di vite umane, che l'invasione del Giappone avrebbe richiesto all'esercito americano. La preoccupazione che nel conflitto col Giappone potesse entrare anche la Russia: questa aveva, iniziato ad occupare la Manciuria. A Washington si temeva che la Russia potesse estendere il suo controllo (dopo aver occupato l'est Europeo) anche al Giappone. Bisognava dare un segnale forte: un segnale della propria potenza militare. In questo senso, l'atomica di Hiroshima potrebbe essere vista come il primo atto della guerra fredda, non solo come l'atto conclusivo della seconda guerra mondiale.
Un aspetto poco noto e che gli americani stessi non furono informati, nel messaggio di Truman dopo il primo scoppio, che la bomba era stata lanciata su dei civili (e che aveva causato migliaia di morti). Tirò in ballo solo l'offesa di Pearl Harbour, che era così stata vendicata.
Angela ha approfondito anche aspetti più etici: al termine del conflitto, dopo la sconfitta della Germania, tra i fisici (gli "apprendisti stregoni" di Los Alamos) si pose l'interrogativo se fosse giusto lanciare l'atomica su un obbiettivo civile. Tra gli oppositori figuravano il fisico ungherese Leo Szilard, la stessa persona che aveva convinto Einstein, nel 1939, a spedire una lettera al presidente degli Stati Uniti, esortandolo nell'investire nella ricerca nucleare.
La trasmissione non ha parlato della vicenda di Claude Heatherly, pilota dell'aero che doveva verificare le condizioni climatiche sugli obiettivi da bombardare (lo Straight Flush): fu la persona che consigliò di bombardare Hiroshima e Nagasaki. Fu insignito, per le sue missioni atomiche della "Distinguished Flying Cross". Al termine della guerra, dopo un "viaggio premio" ad Hiroshima, vide coi propri occhi le distruzioni causate dalla bomba ed iniziò a provare dei rimorsi. Riconsegnò la medaglia al governo degli Stati Uniti e arrivò a rapinare un distributore di benzina, per distruggere l'immagine di eroe che aveva addosso.
2 commenti:
ero vivo!! malandato ma vivo in quel agosto 1945 e pur ringraziando il popolo americano per il suo appoggio per la vittoria sul nazzismo,lo giudico nei limiti che mi ritrovo come l'esegutore del secondo olocausto in soli due giorni a ucciso oltre mezzo milione di persone.
cosa che fortunosamente non si è mai più ripetuta anche se !!!!
Perche non:)
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