07 settembre 2025

Anteprima Presadiretta – La grande ricchezza

 


La scorsa settimana il premier francese Bayrou si è lamentato, in un’intervista con la stampa, del dumping fiscale che l’Italia fa per attirare i ricchi (non solo quelli francesi) a cui poi concede un generoso sconto sulle tasse da pagare.

Si tratta della flat tax introdotta da Renzi – di cuise ne è pure vantato: paghi 100mila euro (il governo Meloni ha poi alzato la cifra a 200mila) e se porti la residenza qui da noi e puoi dimenticarti delle tasse sui profitti fatti all’estero.
Come siamo generosi noi coi super ricchi, vero? L’idea dietro questo sconto generoso sulle tasse (alla faccia della Costituzione che sancisce come tutti debbano contribuire in base al reddito) è che poi qualche briciola di questa ricchezza arrivi anche al sistema paese. Ma la Corte dei conti (che non a caso questo governo vorrebbe ridimensionare) ha già lanciato l’allarme: c’è poca trasparenza dietro il meccanismo della flat tax, non siamo nemmeno in grado di stabilire quali siano i benefici reali per l’economia del paese.

Insomma, siamo diventati un paradiso fiscale per i ricchi e gli altri che si arrangino.

Grazie a questo sistema Milano, questo lo scrive il Financial Times, è diventata la principale meta dei ricchi, di fronte a tasse ridicole possono fare qui una vita bellissima, tra ville sul lago e palazzoni vista Duomo. Come ci racconterà domenica sera Presa diretta col suo reportage dedicato alla “grande ricchezza”, in Italia si è poveri e ricchi per sempre. La ricchezza dei milionari e miliardari “una grande ricchezza che finisce sempre più concentrata in poche mani.”
Nelle mani di una elite potentissima che comanda il mondo, che detta le regole alla politica: siamo passati da una democrazia ad una oligarchia e nessuno ce lo ha detto.

I giornalista di Presa diretta ci spiegheranno come mai sta succedendo tutto questo, come mai i soldi vanno sempre verso l’alto, chi ha bloccato il meccanismo della redistribuzione della ricchezza (che sta dietro al principio sacrosanto della tassazione progressiva) per cui chi produce veramente la ricchezza si deve sentire sempre più povero.
Come i metalmeccanici che questo giugno sono scesi in strada a protestare contro il mancato rinnovo del contratto (sfidando i decreti sicurezza di Salvini e il carcere): secondo uno studio della Fiom, gli utili netti delle aziende del settore sono raddoppiate, mentre i loro salari sono rimasti al palo, parliamo di 1300 / 1400 euro al mese e con questa cifra non ci arrivi a fine mese.

Stiamo assistendo ad un profondo cambiamento delle città: si cacciano via le persone che non sono in grado di pagare gli affitti o sostenere i costi del vivere e in parallelo le politiche abitative favoriscono i costruttori che tirano su grattacieli col paravento delle ristrutturazioni, con minori costi per il privato e meno entrate per il pubblico.

E mentre le città cambiano volto, i prezzi delle case schizzano in alto, i valori catastali rimangono immutati: abbiamo un catasto anacronistico, scollegato dalla realtà dei fatti.
Il servizio dei giornalisti di Presadiretta racconterà di palazzi nel centro storico di Roma (quello una volta abitato dal “popolino”) ancora accatastato come casa popolare: sono le case dove per esempio manca il bagno in casa. Un palazzo a 50 metri dal Colosseo categorizzato come A5, una categoria soppressa nel 1992, l’ultimo anno in cui si è messo mano agli estimi catastali.

Il geometra Colantoni – vice presidente di Geo Roma - ha mostrato alla giornalista una mappa catastale storica con la suddivisione in zone catastali della capitale, cerchi concentrici per aree concentriche. Una mappa disegnata nel 1939 ma valida ancora oggi: la zona dei Parioli e di Tor Pignattara sono nella stessa zona censuaria, con le stesse tariffe di estimo.

Il catasto insomma, che ha un valore fiscale, è completamente scollegato dai valori immobiliari delle case. Così in piazza di Spagna dove un appartamento può costare fino a 15mila euro al metro quadro ci sono 5 immobili accatastati come popolari, ma altri se ne trovano in via della Croce, in via del Babuino, persino nella scintillante via Condotti. Immobili per lo più trasformati in affittacamere, da 200 euro a notte.

Da Roma a Milano: via Montenapoleone è la via dello shopping più cara al mondo, qui i marchi del lusso si contendono ogni metro quadrato: ci sono negozi che vendono oggetti di super lusso (come lo sgasatore per lo champagne, carte da gioco in argento..).

Ci sono alternative a questo sistema che sembra pensato solo per aumentare la distanza tra i ricchi e i ceti inferiori?

Presadiretta racconterà la proposta di alcuni milionari sull’aumentare le tasse come strumento per la riduzione delle disuguaglianze.

Persone come Abigail Disney, la nipote di Walt, una persona fortunata racconta lei stessa, per il cognome che porta: “non ho mai dovuto lavorare o essere brillante, per me la tavola era apparecchiata ben prima di nascere .. ”. Il prozio le ha lasciato in eredità 120 ml di euro: Abigail è una dei membri più attivi dell’associazione Patriotic Millionaires.
“Io pago di tasse meno della mia governante” racconta in una intervista “l’unico modo per uscire da questa situazione è tornare alle tasse, dobbiamo tassare la ricchezza, non solo il reddito. Non c’è modo di raggiungere una maggiore eguaglianza se non si colpisce direttamente la ricchezza”.

Negli Stati Uniti i Patriotic Millionaires sono duecento e da anni chiedono, inascoltati, di pagare più tasse.

Persone come Giorgiana Notarbartolo, discendente della famiglia Marzotto: oggi è una fortunata milionaria che vive a Londra. Il suo patrimonio viene dalla famiglia Marzotto, che ha creato il suo valore nel tessile e nella moda: il nonno ha venduto le quote dell’azienda e investito nei mercati finanziari. Soldi che fanno fare altri soldi.

Gli italiani che sono nei Patriotic Millionaires sono appena 11, esporsi contro il sistema a cui si appartiene fa ancora oggi paura, ma Giorgiana ha deciso di esporsi al pubblico, perché avere uno Stato che serve i propri cittadini non è una questione di destra o di sinistra. Si tratta di contribuire in modo equo al sistema.

Dentro i patrioti ci sono anche protagonisti del mondo finanziario che hanno contribuito ad aumentare le disuguaglianze, come Morris Pearl, ex AD di Black Rock. È stato folgorato osservando una manifestazione di cittadini in strada, in Grecia: si chiese se in quella riunione assieme a grandi banchieri stesse veramente salvando il paese o il lavoro di qualche decina di dirigenti bancari. Matthew ha abbandonato così il più grande fondo di investimento nel mondo diventando oggi presidente dei Patriotic Millionaires.
“I ricchi pagano tasse troppo basse di chi lavora per vivere e si vede detrarre denaro dalla busta paga ogni singola settimana. Pensiamo che i ricchi debbano avere meno influenza in politica: qui negli Stati Uniti i politici raccolgono una grande quantità di denaro dalle donazioni, centinaia di milioni di dollari ogni anno, e questo incoraggia le persone ricche a finanziare la politica perché cisì possono influenzare la politica e diventare ancora più ricche e si crea questa spirale senza fine. Chiunque legga le notizie può sapere che il signor Musk abbia speso centinaia di ml di dollari in politica e poi sia diventato più ricco grazie a questo. ”

Il rapporto tra politica e miliardari è un pericolo per la democrazia: è sempre stato così, ma nell’ultimo anno, con Trump, questo sistema è peggiorato tantissimo.

L’intervista a Julian Assange

Nell’anteprima della puntata sarà presente Jiulian Assange fondatore di Wikileaks, che verrà intervistato per la prima volta in Italia.

I leak pubblicati sul portale Wikileaks hanno consentito a noi occidentali di vedere il vero volto della guerra in Iraq e in Afghanistan: la strage di civili abbattuti da soldati amwricani come effetti collaterali, i report dell’esercito sul campo dove si ammetteva quando difficile fosse controllare il territorio.

Subito dopo la sua scarcerazione a Strasburgo il 1 ottobre 2024 aveva rilasciato un’intervista di fronte alla commissione dei diritti umani del Consiglio D’Europa. Il Consiglio d’Europa è nato nel 1949 dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di proteggere i diritti e la dignità umana in tutto il continente.
Questo incontro è servito a commentare la drammatica situazione della libertà di stampa, non solo in Europa: fino a pochi mesi prima era detenuto in un carcere a Londra dove, come ha raccontato la moglie Stella, rischiava di essere ucciso dopo una reclusione durata 14 anni.

Fino al patteggiamento col Dipartimento di Giustizia americano nel giugno 2024: Assange ha ammesso di aver cospirato per ottenere e diffondere documenti riservati, un reato previsto dall’Espionage Act , una legge del 1917 pensata per punire le spie, non certo i giornalisti.

Presadiretta farà sentire l’audio originale, dove Assange ammette “come giornalista ho incoraggiato la mia fonte a fornire informazioni classificate.. credo che il primo emendamento protegga tale attività”

A Strasburgo ha commentato tutta la sua drammatica vicenda: “Oggi non sono libero perché il sistema ha funzionato, sono libero perché dopo anni di prigionia mi sono dichiarato colpevole di giornalismo. Mi sono dichiarato colpevole di aver cercato informazioni da una fonte, colpevole di averle ottenute colpevole di averle rese pubbliche. Non mi sono dichiarato colpevole di nient’altro. Spero che la mia testimonianza di oggi possa servire a mostrare le fragilità, delle tutele esistenti. E ad aiutare chi ha meno visibilità ma è altrettanto vulnerabile. È difficile non vedere un legame diretto tra il procedimento penale che gli Stati Uniti hanno avviato contro di me, un atto che ha segnato il superamento del Rubicone, criminalizzando il giornalismo nel mondo e il clima sempre più ostile che oggi soffoca la libertà di stampa. Quando ho fondato Wikileaks avevo un soogno semplice: aiutare le persone a capire come funzionava davvero il mondo, perché solo conoscendo possiamo cercare di migliorarlo. La conoscenza è potere, il potere di chiedere conto a chi comanda, il potere di pretendere giustizia. Abbiamo ottenuto e pubblicato verità che erano state taciute sulle decine di migliaia di vittime invisibili delle guerre, sugli orrori nascosti, sui programmi segreti degli omicidi mirati, sui rapimenti illegali, sulle torture. ”

La scheda del servizio:

La grande ricchezza” è il tirolo della nuova puntata di PresaDiretta di Riccardo Iacona, con il coordinamento giornalistico di Maria Cristina De Ritis. L’appuntamento è per domenica 7 settembre alle 20.30 su Rai 3 per parlare di sistemi fiscali e disuguaglianze. “Aspettando PresaDiretta” è invece dedicato alla storia di Julian Assange finalmente tornato in libertà.

Un viaggio di PresaDiretta tra grande lusso, miliardari, eredità a tassazione agevolata e stipendi dei lavoratori troppo bassi. Nei giorni dello scontro tra i governi di Roma e Parigi sulla flat tax per gli stranieri che trasferiscono la residenza in Italia, un’inchiesta sulle norme fiscali che rendono i ricchi sempre più ricchi. E intanto ai salariati vengono redistribuite le briciole. Un lavoratore medio in 45 anni di impiego versa allo Stato 400 mila euro di imposte su redditi e contributi sociali. Un ricco che eredita 1 milione dalla propria famiglia, con l’attuale regime di tassazione non paga nulla, zero tasse.

Un viaggio di “PresaDiretta” nella riviera di Ponente tra abitazioni di lusso e ampliamento di porti turistici, come se il Principato di Monaco si stesse estendendo sul territorio della Liguria. E poi a Milano, meta preferita dei super ricchi globali, dopo Emirati e Stati Uniti, ma prima della Svizzera. A oggi infatti si sono già trasferiti in Italia 4500 paperoni e solo nel 2025, potrebbero arrivarne altri 3600. L’attrazione fatale per il nostro Paese è dovuta anche all’imposta forfettaria di 200 mila euro sui redditi conseguiti all’estero, a prescindere dalla grandezza del patrimonio. Dai Caprotti ai Berlusconi, un’inchiesta dentro “la nuova ereditocrazia”, con l’Italia che ha una tassa di successione tra le più basse d’Europa e un catasto che avvantaggia i proprietari dei centri storici e penalizza chi ha comprato casa in periferia. Intanto a livello globale la quota di ricchezza ereditata ha superato quella prodotta.

Dall’altro lato della scala sociale ci stanno gli operai della Comer Industries di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia e i metalmeccanici dell’Emilia-Romagna. Perché, come dimostra lo studio dell’Ocse sui salari di 22 paesi europei tra il 1990 e il 2020, gli stipendi sono cresciuti dappertutto, mentre in Italia sono diminuiti. Ma c’è anche chi queste disuguaglianze vorrebbe combatterle: la campagna internazionale Tax The Rich; le iniziative dei Patriotic Millionaires; la patrimoniale del 2% avanzata dagli economisti dell’Osservatorio europeo sulle tasse.

La grande ricchezza” è un racconto di Riccardo Iacona e Maria Cristina de Ritis con Cecilia Carpio, Marco della Monica, Elena Marzano, Elena Stramentinoli, Cesarina Trillini, Emilia Zazza, Cristiano Bacci, Eugenio Catalani, Matteo Delbò, Paolo Martino, Daniele Sabatini.

Le parole del fondatore di Wikileaks, i bavagli alla libertà di stampa. In “Aspettando PresaDiretta”, nella prima parte della serata, il protagonista è Julian Assange, dai 14 anni di reclusione al riconoscimento formale di detenzione politica da parte del Consiglio d’Europa: 14 anni di privazioni prima di ottenere la libertà. Libero solo perché si è dichiarato, di fronte alla giustizia Usa, “colpevole di giornalismo”. In studio con Riccardo Iacona – per discutere di cronisti uccisi, libertà di stampa, ostacoli e pericoli per gli inviati sui fronti di guerra – il giornalista palestinese Sami al-Ajrami, costretto a lasciare Gaza che oggi vive in Egitto.

Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.

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