09 novembre 2016

Nel segreto dell'urna americana

Anche l'America ha avuto la sua Brexit, allora.
E come per quella inglese, nessuno l'aveva prevista. I sondaggi che davano Hillary in vantaggio si sono sbagliati.
Come nel libro di Philip Roth (The plot against America), quello che nessuno si immaginava, è successo.
Come per quella inglese ora qualcuno inizierà a raccontare che tanto non cambierà niente. Anzi ...

Da una parte una persona che conosciamo bene, per quello che ha combinato in politica estera.
Dall'altra una persona che, come uomo, conosciamo altrettanto bene. Come politico un pelino meno.
E ora Trump è diventato l'uomo più potente della terra: nel segreto dell'urna l'americano, come l'inglese o l'italiano, vota più con la sua paura che con le convinzioni degli opinionisti sui giornali.
Vincente l'immagine che si è dato di uomo fuori dal sistema (il sistema finanziario, quello delle banche, del mercato, di Wall street), di un uomo d'ordine.
Cosa farà ora? Alzerà veramente il muro col Messico per lasciar fuori gli immigrati (pure stupratori)?
Bloccherà i flussi dei musulmani perché mica possiamo fidarci di questa gente con la barba?

E in politica estera? Indebolirà il ruolo dell'America nella Nato, tenendo l'America al di fuori dei luoghi di tensione nel mondo?
Andrà a trattare veramente con Putin, rinuncerà ad alzare la voce contro le violazioni dei diritti civili in Turchia perché "noi americani abbiamo lezioni da dare"?
Abolirà i trattati di libero scambio coi paesi confinanti (il Nafta per esempio)?

Mentre con la Clinton si sapeva dove si andava a parare, da questo punto di vista, con Trump (e le persone che si porterà dietro) è un mondo oscuro.
Certo, qeuste elezioni dimostrano ancora una volta quanto sia aumentato il distacco delle persone (non solo in America) dalle istituzioni. E dai quei candidati/politici ritenuti organici a quelle istituzioni.
E questo, declinato nella nostra politica, spiega l'antieuropeismo riscorperto dal nostro governo. Essere contro, paga.
Non importa se poi non si è conseguenti (come voteranno gli europarlamentari italiani a Bruxelles?).
Meglio uno come Trump che una come Hillary.

E aspetto con ansia gli editoriali dei nostri giornalisti, quelli che fino a ieri davano un certo ritratto del presidente eletto. 
Quanto ci metteranno a cambiare idea?
Forse ora, dopo aver puntato il dito contro i populismi, inizieranno a chiedersi come mai, questi populismi prendono sempre più piede.

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