Incipit
Kansas.
Vedi anche «più piatto del». Come l'oceano questa mattina d'agosto a Pacific Beach, San Diego, California.Detta il Kansas.
Mentre la pattuglia dell'Alba cede il passo all'Ora dei gentiluomini.
“Mai
voltare le spalle ad un'onda” : è una delle regole del mondo
del surf, perché “appena lo fai dal nulla emerge un cavallone
enorme e ti schiaccia giù. L'Oceano può avere un aspetto placido in
superficie, ma sotto c'è sempre qualcosa di diverso”.
E
l'onda che cavalcherete con questo romanzo è una di quelle
“pesanti”, che rischia di schiacciarti sotto il suo peso e
spezzarti la tavola.
Non
solo quella di Boone, ex poliziotto e ora investigatore privato, ma
anche quella dei suoi amici della Pattuglia dell'Alba: High Tide,
Dave the love god, Johnny Banzai e Hang Twelve.
“Boone probabilmente è più a suo agio in acqua che sulla terraferma. Era un surfista già nella pancia della madre, l'oceano è la sua chiesa e fa la comunione ogni giorno. Lavora giusto quel tanto da riuscire a finanziare (a malapena) le sue abitudini surfistiche, e il suo ufficio è ad un isolato dalla spiaggia”.
Quest'onda
prende corpo con l'omicidio di un guru del surf, Kelly Kuhio,
leggenda del surf, lo zio Kelly, amico dei genitori di Boone.. Ucciso
da un pugno di un ragazzo, ricco e viziato, di una delle gang della
costa. Non un omicidio qualunque: per i surfisti, il mare, la tavola,
andare a cavalcare le onde di prima mattina (e non dopo, quando
arriva “l'Ora dei gentiluomini”) è quasi una religione.
Nessuno ruba l'onda ad un altro surfista, nessuno fa risse in acqua,
nessuno scaccia un surfista venuto da fuori perché non è “locale”:
“L'oceano, secondo Boone, erano l'ultima spiaggia della democrazia pura. Tutti potevano condividere, indipendentemente da razza, colore, religione, censo.
Perciò trovava il localismo comprensibile ma sbagliato. Una cosa brutta”.
Eppure
anche questo sta succedendo, scricchiolii di un mondo che cambia: le
risse in acqua, i cartelli con su scritto “Questo è territorio
protetto” e poi le gang criminali.
A
Pacific Beach sono arrivate le gang. E ora anche gli omicidi,
come quello di Kelly Kuhio.
L'amica
di Boone, l'avvocato Petra Hall o Pete, ha assunto la difesa
del ragazzo che ha aggredito Kelly (K2, nell'ambiente), Corey
Blasingame. Chiede a Boone di aiutarla nelle indagini, lui che
conosce bene l'ambiente del surf: significherebbe mettersi contro
Johnny, l'amico poliziotto che ha seguito le indagini.
Significherebbe mettersi contro High Tide, l'amico samoano e
Dave the Love God, il guardia spiaggia. Perché aiutare un figlio di
papà coi capelli rasati, che nella vita non è riuscito a combinare
nulla e che una sera ha colpito la leggenda, K2, uccidendolo?
E'
dura da accettare, per Boone, messo in crisi dalla proposta di Petra:
“.. credo che tu sia così pieno di rabbia perché questa stupida tragedia ha infranto la tua idea del surf inteso come un universo di moralità impeccabile”.
Così
Boone chiede aiuto proprio allo spirito di Kelly Kuhio (ve l'ho
detto, no, che il surf è anche mistica, filosofia..): qual è la
cosa giusta fa fare? Lasciare che il ragazzo si becchi la giusta
condanna, magari il carcere a vita, oppure garantire anche a lui un
giusto processo, una giusta difesa?
«Il segreto della vita … Cavalletta, - aveva aggiunto dopo una pausa, perché gli piaceva ironizzare sul suo stato di guru locale, - e fare le cose giuste, grandi o piccole, l'una dopo l'altra, dopo l'altra, dopo l'altra».
Contro
Corey Blasingame c'è una confessione del delitto, due testimonianze
che lo inchiodano. I suoi stessi amici, quelli della gang della
spiaggia, lo hanno accusato in cambio di uno sconto della pena.
Tutto
troppo semplice.
“La mia pancia dice che in tutta questa storia c'è qualcosa di poco chiaro. Perché è tutto troppo pulito, troppo ordinato, e né gli omicidi né la vita sono così”.
Eppure
le indagini di Boone lo portano a scoprire un mondo che non
conosceva: dietro i localismi si nascondono bande di neonazisti, con
le loro teorie assurde della supremazia della razza bianca e della
minaccia dell'invasione dei diversi, degli stranieri, delle altre
razze.
E
Corey si era lasciato invischiare in questo mondo, anche in cerca di
una sua identità. Schiacciato da una personalità forte, quella del
padre, immobiliarista di successo.
“Cercare
di afferrare la personalità di Corey Blasingame”- gli
spiega la preside del liceo a La Jolla - “era come stringere un
pugno di gelatina”.
Forse
ce n'è abbastanza per iniziare a vedere la storia sotto un altro
punto di vista. Perché le confessioni non sono così solide. Forse
c'è spazio per chiedere un patteggiamento della pena da una
posizione più favorevole ..
Ma
l'Onda, quella che Boone sta iniziando a cavalcare, si gonfia.
Ci
sono le morti di soldati al soldo dei signori della droga, che
annuncia l'arrivo di una nuova guerra tra i cartelli.
C'è
un inchiesta per un caso di tradimento familiare, in cui spunta un
nuovo cadavere.
L'inchiesta
sulla morte di K2 e su Corey fa emergere un mondo di avidità e di
corruzione, di speculazioni edilizie che portano molto lontano da San
Diego, verso persone molto pericolose. Da cui tenersi alla larga.
Oltre
ai Gentiluomini del surf, i professionisti che fanno surf durante la
giornata, ci sono anche i Gentiluomini nel mondo dell'altra società
della California del Sud: avvocati, uomini d'affari.
Ci
sono anche i Gentiluomini nel mondo del crimine.
L'inchiesta
mette Boone contro i suoi amici e lo costringe a porsi delle domande
sulla sua vita, su cosa vuole diventare, sul suo mondo. Un mondo
instabile, dove tutto è in movimento, come in mare:
“Le case sono costruite su crepe e terreno malfermo, destinato a franare, a crollare? E la cultura costruita su questa terra instabile, la vita libera, facile, casual, ricca, povera, pazza, della California del Sud, anche quella è fondamentalmente corrotta? Le sue crepe si allargheranno fino al punto in cui il suo stesso peso la trascinerà giù? Boone si sente forte, mentre rema in piedi [..]
Che dire di quegli amici, la Pattuglia all'Alba? Anche l'amicizia con loro era costruita su fondamenta crepate? Era inevitabile che crepe fatte di razza e sesso, ambizioni e sogni, li separassero come continenti, che una volta erano uniti e ora sono divisi da oceani?”.
Lieto
fine a parte, l'intreccio del racconto (tra cartelli della droga,
suprematisti bianchi e costruttori senza scrupoli) è molto
articolato e dimostra ancora la regola per cui si deve scrivere di
ciò che si conosce. Don Winslow ha attinto in modo scrupoloso
proprio dal suo passato lavoro di investigatore e consulente per
conto di assicurazioni e studi legali.
“Mai
voltare le spalle ad un'onda”,
dunque. E buona lettura!
Il
precedente romanzo della serie con Boone Daniels: “La
pattuglia all'Alba”.
La scheda del libro sul sito di Einaudi e il sito personale dello scrittore Don Winslow,
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