In una bella giornata di primavera la gente non pensa alla morte. È l'autunno il tempo adatto a morire, non la primavera. L'autunno stimola i pensieri lugubri, invita alle fantasie macabre, favorisce i desideri di morte, [..]
Tra il 21 marzo e il 21 giugno, la morte è assolutamente proibita. Ma c'è sempre qualcuno che infrange la legge; perciò, cosa volete farci? L'uomo che uscì dal palazzo d'uffici sulla Culver Avenue era sul punto di violare la legge.
Un avvocato di un importante studio legale, il vicepresidente di una azienda, poi una prostituta.. sono le prime vittime di un cecchino che spara e uccide a distanza usando proiettili Remington 380 da un fucile silenziato. Un cecchino è l’assassino peggiore da gestire per gli agenti investigativi dell’87 distretto.
Per l’agente investigativo Carella, ad esempio: perché non riesci mai a capire le motivazioni di questo genere di assassini, persone che si mettono pazientemente in attesa prima di sparare un colpo.. a meno di essere persone importanti per un delitto politico.
Ma qui le vittime sono di diversa estrazione sociale, non si conoscevano. Dunque?
Gli investigatori hanno un compito ingrato, trovare il filo comune che lega assieme questi delitti (i primi di una lunga catena), ma ne hanno anche un altro
C'è una sola differenza tra gli altri impiegati e un agente investigativo: gli altri non devono guardare in faccia la morte, e soprattutto non tutti i giorni. Un agente investigativo, invece, vede la morte sotto tutti gli aspetti, e nelle sue varie forme
La morte degli sfruttatori, dei rapinatori. E poi il dover comunicare ai parenti delle vittime queste morti ed essere costretti, in quei momenti difficili, a dover fare domande scomode.
Aveva nemici vostro padre? C’era qualcuno che gli voleva male? Aveva avuto una lite?
Ci sono poi parenti che vorrebbero anche dare un loro contributo alle indagini, magari anche con un punto di vista originale (l’assassino rivive un fatto “primario” che l’ha traumatizzato nell’infanzia, è uno che spia senza essere visto ..), per sentirsi dire che, no grazie, le indagini le fanno loro.
Quello di Carella e Meyer sarà un lungo lavoro fatto da estenuanti interrogatori, andando a spulciare tutti i possibili punti in comune delle vittime, persone che nemmeno si conoscevano. Siamo negli anni sessanta – si capisce leggendo tra le righe che dovremmo essere nel 1963 – dunque il supporto della scientifica è ancora limitato. Dunque tante scarpinate, tante domande, tante ore passate a leggere le carte. E tanta pressione dall’alto, perché questo cecchino, che rimarrà oscuro fino alla fine, continua ad uccidere, imperterrito, che significa tanta pressione sui poliziotti da parte del procuratore, del capo della polizia, del tenente dell’87 esimo distretto.
Attraverso questa indagine Ed McBain ci racconta tante storie: quelle dei protagonisti dell’indagine, gli agenti dell’87 esimo, ma anche quelli delle vittime, nelle poche righe in cui vengono messe, purtroppo, al centro di un mirino. La prostituta col problema della bottiglia:
Il Codice Penale descrive la prostituzione con ricchezza di particolari, ma, per quanto riguarda la prostituta in sé, non c'è nemmeno una parola.
L’assistente del procuratore distrettuale con le sue ambizioni di carriera, interrotte da un Remington 380. Poi l’emigrato arrivato dall’Italia per scappare dal fascismo che è arrivato qui in America, la terra delle opportunità, per costruirsi un’altra vita.
— Ha fatto tutto con le sue forze, sapete? La casa, il negozio... Tutto, dal niente. A poco a poco, risparmiando sulla sua paga di scaricatore, ha studiato l'inglese, e si è comprato un carrettino da ambulante
Un ex galeotto che finisce nelle mani di due agenti di polizia dalle mani pesanti, per confessare qualcosa che non può aver fatto.
E poi l’attenzione morbosa della stampa, o di una certa stampa, alla ricerca di titolo acchiappa lettori sopra ad articoli che riescono solo ad ingarbugliare la storia.
Un’intera umanità che viene raccontata attraverso questo caso, veramente complesso, che troverà una soluzione grazie alla pazienza di Carella e degli altri agenti, che si aggrapperanno attorno a quel filo che, all’improvviso, sembra essere un vero legame tra le tante vittime.
La bomba con la miccia che bruciava a tutto spiano era uno sconosciuto cecchino, che si teneva nascosto, chissà dove, in una città di dieci milioni di abitantiSi possono odiare tante persone, forse un intero popolo, per quello che hanno fatto tanti anni prima?
È questa la domanda che rimane nella testa dei protagonisti della storia. Si riferiscono al popolo tedesco, testimone (a volte anche complice) del genocidio degli ebrei come Meyer Meyer. Ma si riferiscono anche a questo oscuro cecchino, anche lui mosso da un odio per un fatto nato “in un altro posto e in un'altra epoca”.
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