05 aprile 2017

Estate torbida, di Carlo Lucarelli

Qualcuno dimentica che non è passato un anno da quando rischiavamo ogni giorno la vita, da quando i nostri uscivano per sparare, erano torturati a Villa Trieste [..]. Allora, quando i comunisti sparavano e morivano per tutti, allora nessuno diceva loro che non dovevano «strafare»«L'Unità», 2 novembre 1945

Incipit
C’era una mina in mezzo al sentiero. Qualcuno aveva scavato di fianco, scoprendone il bordo ricurvo e lucido e ci aveva piantato vicino un’asta di legno, con uno straccio rosso legato in cima. Aveva scavato anche sotto, appena appena e proprio lì le formiche avevano aperto un buco dall’orlo rigonfio, perfettamente rotondo, coperto da quel tetto di metallo grigio. Seduto su un sasso, col soprabito piegato sulle ginocchia, De Luca, le guardava entrare e uscire dal formicaio, impazzite. Ce n’era una che cercava di salirgli su una scarpa e sembrava che anche lei lo guardasse, sporgendo indietro la testa sul collo inesistente e agitando frenetica le antenne.- Sentono il temporale, - disse una voce alle sue spalle e De Luca si alzò di scatto, con un sospiro spaventato. C'era un uomo, alto, giovane, dai capelli ricci, con un giubbotto di pelle, da aviatore.De Luca notò che era armato perché da sotto spuntava la tela gonfia di una vecchia fondina militare e subito abbassò lo sguardo. L'uomo, invece, lo fissava.- Lei non è di queste parti, vero? ..

Una intera famiglia uccisa a colpi di bastone, in casa, uccisi da qualcuno che forse conoscevano e che è venuto per rubare.
Un poliziotto partigiano con poca esperienza ma con tanta voglia di fare bene il suo lavoro e alla ricerca di un caso con cui dimostrare le sue capacità.
E un altro poliziotto, più famoso perché ai tempi del fascismo era considerato "il poliziotto più bravo d'Italia", premiato dal Duce in persona, uno dei più funzionari più giovani nella polizia fascista. E ora che il suo nome è in una lista di persone da catturare (e magari da uccidere) è solo una persona in fuga, sotto la falsa identità di ingegnere Morandi.

Questi i principali protagonisti di questo romanzo, uscito per la prima volta con Sellerio e ora ripubblicato da Einaudi: dopo aver finto "Carta Bianca", il primo romanzo con protagonista Achille De Luca, commissario di polizia presso la squadra Mobile, mi sono chiesto, e dopo? Cosa succede dopo la fine della storia?
Così, nella prefazione, Carlo Lucarelli spiega come è nato questo secondo capitolo della serie di De Luca che, per il momento termina con "Intrigo italiano", ambientato nel 1953.
Attraverso gli occhi di De Luca, ci viene raccontata l'indagine su alcuni efferati delitti, avvenuti negli anni tra la fine del fascismo e i primi passi della Repubblica italiana.
Ma, oltre alle indagini, il contesto di quei delitti, l'ambiente "torbido" in cui sono maturati.
In Carta Bianca, ambientato nella primavera del 1944, il clima da traditori di tutti dentro l'aristocrazia bolognese con cui da una parte si professava la fede fascista e dall'altra si preparava il terreno al volta faccia con gli inglesi.
Il clima di odio e di sospetto all'interno del fascismo, nella fase crepuscolare in cui nei gerarchi l'obiettivo era il si salvi chi può.

Incontreremo poi De Luca sempre a Bologna, nel 1948 (Via delle Oche), riammesso in servizio ma alla buoncostume alle prese con altri delitti, che svelano altarini nel mondo dei maggiorenti del partito che di lì a poco avrebbe vinto le elezioni.

Ma torniamo all'estate torbida del 1945: in fuga dai partigiani, arrivato in un paesino sull'Appennino emiliano, De Luca viene riconosciuto da un partigiano che, è anche capo della polizia del paese, il brigadiere Leonardi.
A Sant'Alberto un'intera famiglia, i Guerra, è appena stata uccisa nella propria casa a bastonate da un assassino che, probabilmente, non ha agito per motivi politici.
Un'occasione importante per Leonardi, per dimostrare il suo valore come poliziotto:
- Raccomandazioni, ci vogliono,- disse, con la bocca piena, - oppure dimostrare di saperlo fare, questo mestiere. E' per questo che mi interessano i Guerra. Questo è il primo non politico, capisce cosa intendo? non politico .. ed è un affare grosso. Ecco, io voglio risolverlo, voglio andare dai carabinieri e dirgli è successo così e così, sono stati quelli ed ecco qua le prove. Ma come le ho detto, mi manca l'esperienza, mi manca l'aiuto di .. di un ingegnere. Di un ingegnere come lei.

Per questo, riconosciuto De Luca, Leonardi decide di usarlo per questa indagine, usando in modo velato, l'arma del ricatto. Ricatto a cui De Luca, volente o nolente non può (e forse non vuole, perché rimane sempre un poliziotto) sottrarsi.
Allora, ingegnere, mi aiuta in questo caso sì o no?De Luca staccò un pezzo di carne ma lo lasciò nel piatto. Si versò un bicchiere di vino.- Perché, - disse, - posso scegliere?

Da dove comincerebbe questa indagine il poliziotto più bravo d'Italia?
Dall'analisi dei corpi delle persone uccise.
Da una perquisizione seria della casa dei guerra, tanto per cominciare.
E qui iniziano a venir fuori delle tracce che, all'inesperto Leonardi, non era apparse: Delmo Guerra, il capofamiglia, prima di morire per un infarto è stato torturato.
E, in un paiolo nella cucina, viene recuperata una spilla.
Da dove può venire quel gioiello? Forse da un furto?
Un gioiello di quel valore può arrivare solo dalla casa del conte, un personaggio già finito nella lista nera dei partigiani per i suoi rapporti coi fascisti prima e coi nazisti poi.
A far visita al conte, ma questo De Luca lo scopre con molta fatica, era andato Carnera e il suo Gap, il suo gruppo partigiano.
Carnera è una specie di mito, in quel paese: uno di quei partigiani per cui la guerra non è ancora finita, finché c'è un fascista vivo.
Leonardi però, per paura di Carnera, della sua reazione, stoppa l'indagine prima ancora che nasca: nessuna domanda su di lui né tanto meno sulle persone che erano con lui quel giorno, il 7 maggio.
- Oh, per favore ...come crede di risolvere questo caso se toglie di mezzo tutti gli indiziati? Brigadiere Leonardi, quella spilla perché qualcuno se l'è messa in tasca prima!- Merda! - disse Leonardi e sferrò un altro pugno sul volante, così forte che la mano gli scivolò di lato , tagliandosi sul cruscotto.
- Allora?- Allora cosa?- Ha intenzione di continuare le indagini? Se vuole portare qualcosa di concreto ai carabinieri ..Leonardi gli lanciò uno sguardo di lato , cupo e cattivo.- Qualcosa da portare ai carabinieri ce l'ho sempre, ingegnere, disse ...

Ma non c'è niente da fare, tutti gli indizi che i due poliziotti anzi, del poliziotto e dell'ingegnere, portano proprio a Carnera, a quel giorno in cui andò dal conte. A quei gioielli del conte spariti e poi trovati dal morto.
- E la spilla era del Conte, lo so... Dio bono, ingegnere, ma perché abbiamo scelto un lavoro come questo? Lo sa perché?De Luca sorrise. - Perché siamo curiosi, - disse. Leonardi alzò un sopracciglio ..

In una estate torbida, in tanti sensi, anche questo caso si rivela un caso torbido, dove si mescolano questioni politiche e rancori non del tutti sopiti nonostante la guerra sia finita.
Dove si mescolano anche questioni personali, dopo che De Luca passa un'intera notte con la tedeschina, la bella ragazza che lavora nell'osteria del paese, che è stata rasata a zero proprio da Carnera, per essere stata con un tedesco.
Ma la tedeschina, che poi sarebbe anche la ragazza del Carnera, forse è una di quelle che non appartengono a nessuno..
- L'estate torbida, disse.De Luca alzò gli occhi. - Come?- C'era un corsivo sull'«Unità», la settimana scorsa, che definiva così l'estate del '44, perché si combatteva, si rischiava la pelle .. E' finita anche l'estate del '45 e io combatto ancora.De Luca si strinse nelle spalle, con una smorfia indifferente. - Non mi ricordo una sola estate che non fosse torbida. E ce ne saranno ancora.

Come finirà la storia? Metafora della storia di questo paese, il caso troverà una soluzione ufficiale che farà comodo a tutti. Ai carabinieri e anche ai comunisti del paese, già pronti a chiudere gli occhi col passato e pensare ai futuri affari della ricostruzione post-bellica.

Gli altri libri con protagonista De Luca

La scheda del libro sul sito Einaudi e un estratto del libro.

I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon

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