Riusciamo a dividerci in curva anche sul bombardamento con gas Sarin in Siria.
Tra quelli che, vergogna Assad e quanti invece danno la colpa all'occidente, è una fake news contro Russia e Assad.La guerra civile in Siria è cominciata nel 2011: sono passati più di sei anni e la situazione, dopo migliaia di vittime civili, è cambiata solo per quanto riguarda il Califfato.
Specie dopo l'intervento della Russia, l'espansione dell''esercito del Califfo è stata bloccata: possiamo tirare un sospiro di sollievo, noi.
Anche se ad ogni sconfitta sul campo, in Iraq, di Daesh, puntuale arriva un attentato sul suo europeo.
Per i siriani invece, poco è cambiato.
Assad è ancora al suo posto e nessuno lo manderà via, ci sono equilibri da rispettare.
Aiutiamoli a casa loro significa far finta che il problema sia lontano, che non ci riguardi.
Eppure a tutto questo siamo arrivati perché, noi civili europei, abbiamo perso di vista i nostri valori: quelli per cui le dittature, quali esse siano, sono un problema per le democrazie.
In Siria, in Libia, in Egitto, in Iraq.
Tanto, tempo qualche giorno, torneremo a parlare dei problemi del nostro paese.
Le primarie.
La manovrina di primavera.
Perché in Italia la politica estera non sempre è gestita dalla politica ma spesso da altri pezzi delle istituzioni, come l'Eni in Egitto.
Dal blog di Gilioli:
In Italia abbiamo uno Stato che attraverso ministri, governatori di regioni e sindaci ogni giorno espone lo striscione “Verità per Giulio”. Poi abbiamo la prima azienda di cui lo Stato è principale azionista – lo stesso Stato che espone gli striscioni gialli – che svolge diplomazia parallela in Egitto, fa affari con il regime che ha torturato e ucciso Giulio, progetta con questo regime futuri e ancor più succulenti affari. Lo stesso regime che prima ha torturato e ucciso Giulio Regeni, poi ha depistato le indagini e infine ammazzato altre quattro persone mettendo i documenti di Regeni a casa loro, per far credere di aver trovato i colpevoli. Una mattanza, una striscia di sangue e di delitti di Stato.Decidete voi, cos'è meglio. Cioè se è meglio fare quello che conviene, gli affari, l'energia, i combustibili. Oppure se è meglio fare ciò che è giusto, cioè rompere le balle all'Egitto finché non avremo la verità per Giulio.L'importante è che non ci prendiamo per i fondelli. Chi espone striscione con su scritto "verità per Giulio" forse farebbe meglio a sostituirli con la scritta "gas egiziano per noi".
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