24 aprile 2017

Lo scandalo al Sole (24 ore), gli influencer e le banane bio


Lo scorso marzo la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici milanesi del Sole 24 ore: l'ipotesi di reato è falso in bilancio, ipotesi in cui sono coinvolti i recenti vertici del giornale, dal direttore Napoletano, l'AD Donatella Treu, al cavaliere Benadini (presidente).
Cosa è successo al quotidiano di Confindustria? Chi ha truccato le carte del giornale, chi ha gonfiato il numero copie vendute?
I giornalisti del Sole hanno scioperato (proprio loro, i casi della storia) finché l'ex direttore Napoletano non si è sospeso dalla carica: non si fidavano più della passata gestione e ora, probabilmente come tutti, vorrebbero capire quale futuro li aspetta.
L'inchiesta sul Sole è indice di una situazione generale nel mondo dei giornali, dove non è chiara la separazione tra editori e imprenditori (spesso padroni dei giornali): questo vale a maggior ragione per Confindustria. Il Sole 24 ore è uno dei più importanti quotidiani economici, le sue valutazioni su finanza, mercato, aziende pubbliche e private, sono autorevoli se provengono da una fonte indipendente.
Negli ultimi anni, racconta il servizio di Giovanna Boursier, il quotidiano è diventato sempre più organo di Confindustria, ovvero delle grandi aziende.

Possiamo fidarci ancora del Sole 24 ore quando parla di occupazione, di Euro e di Europa, della crescita e della crisi? Il Sole 24 ore significa il quotidiano, ma anche l'agenzia Radiocor, Radio 24, la Business School ..

La giornalista ha intervistato anche l'attuale presidente di Confindustria Boccia, chiedendo se vorrà prendere delle iniziative di “responsabilità” nei confronti della passata gestione.
Valuteremo, in base a quello che dirà la magistratura .. Un risposta che suona molto in politichese.

La scheda del servizio: SCANDALO AL SOLE Di Giovanna Boursier
Il Sole 24 Ore è in crisi da anni e adesso perde 90 milioni di euro. Per risanarlo Confindustria deve fare senza indugio l'aumento di capitale, ma anche l’associazione degli industriali non naviga in buone acque, e non è detto che riesca a mantenere la sua quota del 67%. La procura di Milano sta indagando per falso in bilancio l’ex amministratore delegato Donatella Treu, l’ex presidente Benito Benedini e anche l’ex direttore, Roberto Napoletano, come amministratore di fatto. E indaga anche su Di Source, la società inglese blindata in un trust che doveva distribuire gratuitamente migliaia di copie digitali all'estero, e invece erano false. Tra gli indagati anche il deputato Stefano Quintarelli, per appropriazione indebita. Giovanna Boursier intervista il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia per capire perché a settembre ha deciso di sostituire l’allora amministratore delegato Gabriele Del Torchio che stava facendo chiarezza nei conti. Chi e come ha truccato le carte nel più importante quotidiano economico italiano?In democrazia l’informazione economica è un bene di tutti, ma deve essere indipendente anche dal suo azionista di maggioranza, che nel caso del Sole 24 Ore è Confindustria, determinata a non perderne il controllo. In Italia mai come in questo periodo abbiamo avuto bisogno di capirci qualcosa di economia e finanza. In banca ci rifilano le obbligazioni subordinate, su internet ci bombardano di bufale su cosa comporterebbe uscire dall’euro, in televisione il governo di turno ci può raccontare che l’occupazione è aumentata o che il debito pubblico calerà e noi gli dobbiamo credere e votare di conseguenza.


Il secondo servizio riguarda i food influencer, i personaggi sui social e i siti che consigliano questo o quel locale, questo o quel prodotto.
Ce ne sono tanti e il problema è che spesso queste persone sono anche consulenti delle aziende che recensiscono.

Dietro gli influencer le stelle del web, dietro le recensioni di Tripadvisor c'è un giro d'affari importante, oltre che un problema di concorrenza: come nel passato servizio fatto dallo stesso Bernando Iovene sugli chef stellati (dove non è tutt'oro quel che luccica e dove è emerso un certo miscuglio tra chef e aziende del cibo) l'obiettivo è fare chiarezza.

Qui un'anticipazione su Raiplay: la prima ricetta messa online sul sito Giallozafferano.it da Sonia Peronaci, i locali aperti nel mondo da Gino Sorbillo (e le sue apparizioni dalla Clerici sulla Rai), le pizzaiole Iorio (“la pizza è femmena” dicono). Come hanno raggiunto quella visibilità, come hanno raggiunto il successo col pubblico? La risposta è nell'uso dei social: foto su istangram: follower, like, condivisioni, la forma più veloce e oggi funzionante, di pubblicità (e reddito).

Sul fronte trip advisor, Iovene ha sentito alcuni ristoratori “no-trip advisor” che contestano il metodo delle recensioni anonime fatte, così sostengono queste persone, da gente che nemmeno si è seduta nel ristorante.
Ci sono infatti agenzie che fanno recensioni (positive si presume) a pagamento: Adam Medros, vice presidente di Trip advisor, racconta al giornalista come anche loro stiano combattendo queste agenzie, fornendo supporto alle autorità, perché danneggiano anche la loro immagine..

La scheda del servizio: FOOD INFLUENCER Di Bernardo Iovene
Nel 2006 Sonia Peronaci e suo marito fondano Giallo Zafferano, è un sito dove pubblicano ricette. Nel 2016 è letto da sei milioni e mezzo di utenti unici al mese e viene incorporato dalla Mondadori, dove pubblicano ormai 9000 food blogger. Sonia invece è diventata un personaggio e ha aperto la strada a un fenomeno: gli influencer.Oggi l’influencer più seguita è Chiara Maci, ha un milione di follower, numerose grandi aziende investono sui suoi social dove pubblica foto di ricette ma anche momenti privati con sua figlia. Anche Gino Sorbillo è diventato un influencer, tracciando la strada a migliaia di pizzaioli che tentano di diventare a loro volta “personaggi”. Ma qual è la strategia con cui si riesce a creare il "pizzaiolo-personaggio”? Ce la svelerà il presidente di Rossopomodoro, che deve far marciare una catena di 135 pizzerie.
Il problema però è: cosa succede quando l’influencer o il giornalista di settore è anche consulente delle aziende di cui scrive? Naturalmente ci occuperemo anche di TripAdvisor, il servizio che è riuscito a saltare la mediazione del giornalista raccogliendo direttamente i giudizi che i consumatori esprimono sui ristoranti. Questo provoca malumore nei ristoratori che si sentono vittime di giudizi pretestuosi, di insulti e diffamazione e si vedrà come per difendersi alcuni ricorrano a recensioni false, spesso vendute da agenzie in modo illegale.


Il servizio di Sabrina Giannini, per “Indovina chi viene a cena” riguarderà le banane col bollino biologico: ma possiamo veramente fidarci del bollino bio, e della sostenibilità vantata dalle aziende?

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