La frase che sentiamo ripetere (pure
dal ministro
che questa sicurezza dovrebbe garantirla) è “la sicurezza non è
né di destra né di sinistra”.
«Da tempo ho un’idea: sfatare il
tabù che le politiche di sicurezza siano “par excellence” di
destra. È vero che spesso un impulso securitario nella società e
nell’opinione pubblica produce uno spostamento a destra
dell’elettorato, ma sono da sempre convinto che la sicurezza sia
pane per i denti della sinistra».
La frase in sé è anche giusta,
corretta: è quando si va a dettagliare i contenuti di questa
sicurezza che le differenze tra destra e sinistra emergono in modo
importante.
Di destra è la sicurezza nella piccola
delinquenza, la piccola criminalità, quella percepita ed enfatizzata
nei talk televisivi, quella dei DASPO dei sindaci, contenuto
nell'ultimo decreto sicurezza.
Il decreto Minniti, allora, è di
destra o di sinistra oppure è un decreto sicurezza e basta?
Partiamo da questo: il ministro ha
cercato di dare una soluzione ad un problema concreto che è quello
della gestione degli immigrati.
Le aule dei tribunali intasate dalle
domande dei richiedenti asilo, le domande sono in aumento in questi
anni e una buona parte di queste (circa il 60%) sono respinte.
La soluzione trovata è stata quella di
togliere il diritto all'appello in caso di richiesta respinta, senza
alcun obbligo per il giudice di incontrare la persona che ha fatto
domanda.
Basta solo il colloquio registrato di
fronte alla commissione territoriale, senza contraddittorio, senza
alcuna possibilità di fare contestazione.
Altro punto del decreto, la possibilità
di impiegare i richiedenti asilo in lavori di utilità sociale,
gratis, per non creare concorrenza sleale con chi un lavoro non ce
l'ha.
Così si dovrebbe favorire
l'integrazione, dice il ministro, ma probabilmente è una risposta a
quanti, di fronte agli immigrati, dicono sono lì e non fanno niente
tutto il giorno ..
I CIE diventeranno Centri di
permanenza, sperando che non ne erediteranno le problematiche e le
violazioni dei diritti delle persone. Che rimangono persone.
Infine la sicurezza urbana: il sindaco
può dare una sanzione per i senza tetto nelle stazioni e nei luoghi
di passaggio pubblico, i DASPO per chi spaccia o commette piccoli
reati.
Come a dire: chi è ai margini della
società, non deve farsi vedere.
Torniamo alla domanda iniziale: destra
o sinistra?
Nel decreto (e nelle azioni di governo)
ci sono provvedimenti per la sicurezza nel mondo del lavoro, per la
sicurezza ambientale, per la sicurezza nei confronti della
criminalità organizzata, per chi cerca casa e deve rivolgersi al
racket delle occupazioni, per chi galleggia ai margini della povertà
tra contratti precari e nero ..?
Si affrontano le cause della
disoccupazione, dell'esclusione sociale, della povertà,
dell'esclusione dal mondo del lavoro?
Non sono state date risposte certe ai
terremotati
che ieri hanno bloccato la Salaria.
L'impressione e che fino ad oggi si sia
guardato solo alla sicurezza declinata a destra.
Da una sinistra che teme di sentirsi
sorpassata dalla destra, come nel 2007, l'anno che a preceduto il
ritorno del centro destra al governo.
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