Sono in corso, nel Pacifico, le grandi manovre congiunte tra Russia e della Cina, le prime dal 1958, cui partecipano oltre 100000 soldati. Dureranno 8 giorni e saranno seguite da una seconda fase, che inizierà il 22 agosto, la quale si svolgerà in Cina nel mar Giallo (ansa e margheritaonline).
Oggi sono in corso le grandi manovre della Flotta del Nord nel mare di Barents, manovre che, secondo la stampa russa, non hanno precedenti neanche durante la Guerra Fredda. (articolo di Mario Sechi su legnostorto).
Queste manovre sono un chiaro messaggio che la Russia (ed anche la Cina) vuole dare all'amico (ed ex nemico) americano, per contrastarne l'egemonia nell'est asiatico, ma anche per ridurre le ambizioni americane in Iran: come a dire "non potete più fare di testa vostra, come in Iraq".
In un mondo dove la democrazia si esporta con le armi, perchè far parlare i diplomatici, gli uomini politici, le persone? Meglio mostrare i muscoli con la forza delle armi, che sono eloquenti più di molti discorsi. Siamo tornati alla corsa alle armi, come alla fine degli anni 70?
Ma riguarda anche gli assetti economici nell'est asiatico: la questione di Taiwan e della minaccia nucleare rappresentata dalla Corea del Nord sono due capitoli di un mosaico complesso in continuo mutamento.
"Un mosaico nel quale convergono interessi commerciali e finanziari che sono connaturati alla creazione entro il 2015 di un'area di libero scambio fra la Cina e i dieci aderenti all'Asean (l'Associazione dei Paesi del Sud-Est Asiatico, dalla Thailandia all'Indonesia, dal Laos al Vietnam, dalla Malaysia a Singapore)" (da legnostorto).
Sulla nuova politica della Russia, di espansione a ovest (negli ex paesi del Patto di Varsavia) e ad est (nell'area del Pacifico) ne ha parlato anche il blog 2twins.
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