Emerge uno scenario più verosimile, dalle dichiarazioni di alcuni agenti del Sismi, raccolte nel libro di prossima uscita (3 settembre) "Nicola Calipari, ucciso dal fuoco amico" : sarà in vendita con l'Unità sabato prossimo (da l'unità)
la rivelazione, inedita, della litigata al cellulare tra Calipari e un misterioso interlocutore poco prima della liberazione della Sgrena. L’immagine ce l’hanno consegnata loro, i colleghi del Sismi. Nicola Calipari che perde la pazienza e urla al cellulare, Nicola che stacca il telefono e decide che dovrà assumersi tutte le responsabilità, da solo. Erano ore di pressioni enormi - scrivono i colleghi. Chi era questo misterioso interlocutore? Quali erano le pressioni?
Il tutto si riallaccia alle dichiarazioni di Scelli, quando afferma che il governo italiano sapeva delle trattative nascoste per la liberazione delle due Simone; dal racconto di Gabriele Polo emerge anche che lo stesso Scelli volesse assumere un ruolo di primo piano anche per la liberazione di Giuliana Sgrena. E' lui l'interlocutore?
La vicenda Calipari diventa un altro mistero d'Italia, mistero cui ha contribuito anche l'alleato americano, che ha pulito la macchina e la "scena del crimine". E Calipari rimane un altro eroe di giornata (ma solo per noi, perchè per l'inchiesta americano è stato un incompetente), condannato a non avere giustizia. Schiacciato da pressioni esterne e coinvolto in un gioco politico poco pulito, da cui qualcuno cercava di guadagnarsi visibilità, per un futuro incarico politico, magari.
Rosa Calipari, in apertura al libro scritto dai colleghi del marito, scrive: «Non è possibile avere pace se non c'è giustizia».
Technorati: Giuliana Sgrena, Nicola Calipari, Maurizio Scelli
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