31 agosto 2011

La guerra in Libia, Orwell e la mutabilità del passato


Chi ha letto 1984 di Orwell sa di cosa parlo: uno dei principi del Socing, il partito unico che governa il continente, dove vive l'ultimo uomo, Winston, è la "mutabilità del passato" ovvero
.... per impedire che qualcuno possa smentire le affermazioni o le previsioni del Grande Fratello, la realtà e il passato vengono continuamente modificate. Questo è d'altronde il lavoro di Winston al ministero della Verità (di poter raccontare il falso senza essere smentiti). Winston passa la giornata a riscrivere o correggere articoli (i cui originali vengono gettati dentro il “buco della memoria”) che contengono parti che poi si sono rivelate sbagliate col tempo. O a cancellare dal passato (nei libri o nei giornali) persone che sono finite in disgrazia. Persone che sono state “vaporizzate” , sparite, scomparse. Persone di cui si è persa la memoria.
Come recitano alcuni slogan del regime: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
Non esiste passato (se non quello che afferma il Grande Fratello), non esiste memoria. Il passato è mutabile (secondo le esigenze, quando cambiano le alleanze durante le guerre): esiste solo un unico, eterno, perenne presente. Un presente che scorre con gli occhi del Grante Fratello che vi fissano dai cartelloni, con gli elicotteri della psicolizia a pattugliare le strade.

Come commentare altrimenti la guerra civile in Libia, dove la Nato per la prima volta è entrata direttamente tra le forze terrestri, con i giornali che quotidianamente ci parlano degli orrori del regime di Gheddafi?
Lo stesso Gheddafi che l'anno passato, solo 12 mesi fa, veniva accolto con tutte le gheddafine, dalle massime cariche dello stato, da industriali, e elogiato dai giornalisti per i soldi che portava?

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