06 ottobre 2024

Anteprima Presa diretta – Italia in vendita

 


Italia in vendita, a buon prezzo anche: serve fare cassa per rispettare le regole di bilancio europeo ed ecco che si svendono asset nazionali, dai cavi di Telecom, pezzi di Poste Italiane, Eni..
La presidente del Consiglio ha incontrato il CEO del fondo di investimento BlackRock (quello dei cavi) nella speranza di nuovi investimenti (leggi shopping) in Italia.

Aspettando PresaDiretta – PFAS gli inquinanti eterni
Nella prima parte della trasmissione PresaDiretta tornerà ad occuparsi dei PFAS, “l’inquinante eterno” che ha avvelenato acque e terreni in Piemonte e Veneto: sono sostanze chimiche persistenti la cui pericolosità è stata ormai accertata scientificamente come sostanze cancerogene. Presadiretta mostrerà quanto è esteso l’inquinamento nel nostro paese e cercherà di dare una risposta a questa domanda, è vero quello che ha scritto l’ex presidente Mario Draghi che dei pfas non ne possiamo fare a meno, perché sono sostanze che servono alla transizione energetica?

Il professor Philippe Grandjean ha studiato le molecole dei PFAS per decenni: sono molecole che non si rompono, per questo sono estremamente pericolose – spiega a Presadiretta – servono temperature di almeno 1000 gradi per distruggerli. Questi materiali sono connessi a diversi tipi di malattie: “possono aumentare il colesterolo, contribuire al diabete e all’obesità, influenzano la funzione della tiroide, la fertilità, forse anche il sistema nervoso centrale. In una gravidanza possono causare aborti spontanei o un basso peso del bambino alla nascita. Certamente i PFAS aumentano il rischio di un cancro ai reni e probabilmente anche al seno e ai testicoli e alla vescica, perché agiscono sul sistema immunitario che ha l’importantissima funzione di eliminare le cellule disfunzionali. Quindi il nostro corpo non si può difendere dal cancro”.
LE parole del professor Grandjean sono state confermate nel novembre scorso da uno studio dell’Agenzia Internazionale del Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha certificato che il PFOA, il tipo di PFAS prodotto in Veneto per cinquant’anni è un cancerogeno certo.

“Ma il fatto più importante” aggiunge il professore “è che che visto che i PFAS passano dalla placenta un bambino piccolo avrà concentrazioni nel sangue molto più alte, proprio nella fase della vita in cui gli organi si stanno sviluppando ”.

Su Today.it potete trovare una anticipazione del servizio che andrà in onda:

La serata di apre con la densa introduzione "Aspettando PresaDiretta", che affronta stavolta questioni legate all’inquinamento causato dai Pfas, sostanze chimiche presenti in numerosi prodotti di uso comune. Insieme a Riccardo Iacona ci sono Giuseppe Ungherese di Greenpeace e due rappresentanti del Comitato Mamma No Pfas, Giovanna Dal Lago e Michela Piccoli. L'indagine spazia dal Veneto al Piemonte, dove queste sostanze vengono prodotte, per analizzare l’impatto ambientale, con particolare attenzione all’inquinamento delle acque e dei terreni. L’inchiesta indaga anche sulla contaminazione del sangue dei residenti, esaminando il potenziale legame con varie malattie e la presenza di Pfas persino in discariche lontane dai centri industriali. Le battaglie legali per fermare la costruzione di nuovi impianti di lavorazione sono al centro della discussione, insieme ai preoccupanti risultati delle analisi del sangue a cui si sono sottoposti volontariamente alcuni cittadini, pagando di tasca propria per ottenere dati sul loro stato di salute. L'inchiesta si espande anche oltre i confini nazionali: ci si concentra ad esempio sul Belgio, dove una multinazionale è stata costretta a sospendere la produzione di Pfas dal governo locale. La trasmissione racconta di imprese che hanno deciso di produrre senza l'uso di queste sostanze dannose.

Italia in vendita
Dalle industrie e al loro impatto sull’ambiente e sulla nostra salute (che dovrebbe venire prima del profitto con buona pace di Draghi), alla salute dell’industria italiana: lo si capisce dal fatto che le grandi multinazionali e i fondi di investimento vengono da noi e si comprano le nostre aziende migliori. È successo nel passato con la moda, con l’industria e adesso si stanno comprando persino i nostri formaggi, il made in Italy per eccellenza (dovremmo avere un ministro a tutela della sovranità alimentate se non sbaglio). Quali sono le conseguenze di questo shopping sulla nostra industria agro-alimentare e per la sovranità alimentare? Chi sono i nuovi padroni del cibo nel mondo?

Presadiretta è andata a New York alla Summer Fancy Food, una delle più importanti esposizioni alimentari del mondo: l’Italia partecipa con più di 100 produttori suddivisi per regione, sono tutti qui per far conoscere le eccellenze del cibo italiano. Qui c’è di tutto, dai salumi, all’olio, dalle passate di pomodoro, ai dolciumi, dalle olive alla pasta fatta a mano al caffè. E poi, cooking show, esposizioni, conferenze, degustazioni: tutto ruota attorno al cibo italiano.
Roberto Savarese è AD della Sorrento Sapori e Tradizioni Sr, a Presadiretta racconta di essere alla fiera perché per loro il mercato americano è quello principale di riferimento; stesso racconto che arriva dallo chef Mario Fiasconaro, della SRL omonima, “per una azienda che ha l’ambizione di esportare, frequentare questo genere di fiere per poter ambire al territorio nazionale, alla propria regione ma anche esportare nel mondo, credo che sia fondamentale, se si vuole espandere, se si vuole crescere ..”
In questa fiera si trovano molte varietà di formaggio: provoloni, mozzarelle, formaggi freschi e stagionati, per tutti i gusti. A poca distanza si trova Lactalis col suo stand: quello della multinazionale francese è il più grande di tutti, in bella mostra ci sono anche le ultime acquisite, i nostri marchi come Ambrosi che oramai fanno parte del loro portafoglio. Ad inaugurare la cerimonia di apertura dello stand italiano il ministro dell’agricoltura Lollobrigida: “gli Stati Uniti non sono per noi un mercato qualunque, sono un mercato straordinariamente importante, il più importante fuori dai confini dell’Unione Europea, l’Italia è rpesente complessivamente facendo sistema e cercando di promuovere le sue eccellenze che rafforzano la ricchezza del nostro paese, dei nostri imprenditori eccezionali che qui vengono a promuovere quello che sanno realizzare da generazioni ..”. Di fronte ai giornalisti ha spiegato come l’Italia non stia vendendo i suoi assett, ma garantisce ricchezza interna, aumentando il proprio export.

Ma è proprio così come dice il ministro Lollobrigida, alle prese in questi giorni con la sua battaglia del grano col servizio civile per i giovani? Perché dati alla mano i prodotti italiani, pur essendo prodotti di eccellenza, trovano poco spazio sui mercati internazionali.
Presadiretta è andata a sentire la versione degli allevatori a Lonigo, in provincia di Vicenza: “siamo degli agricoltori che producono in Italia e come tale vogliamo avere dei cambiamenti perché altrimenti le nostre aziende moriranno nel giro di un anno o due, non dico che moriranno tutte, ma si dimezzeranno”.
La situazione nell’allevamento visitato da Presadiretta è desolante: sale mungitura vuote, la stalla dove fino allo scorso agosto dello scorso anno stavano 40 capi è anch’essa vuota, il silenzio domina la stalla, non c’è più nessun rumore dei muggiti, non c’è più vita, “questo è il simbolo della morte del settore agricolo, questo silenzio”.
Perché si è arrivati alla chiusura della stalla? “I nostri costi sono cresciuti in modo esorbitante però i prezzi sono rimasti a quarant’anni fa..”. Stiamo parlando dei 50 centesimi al litro, pagato pure a 60 giorni, “non è un prezzo che copre i costi di produzione ..”
Gli allevatori sono sottoposti al ricatto della catena di produzione nel settore caseario: non mi vuoi vendere il latte a 50-60 centesimi? E io vado a prendere il latte in Polonia, costa 30 centesimi, perché hanno costi di produzione bassi, il tuo latte tientelo.
E tutto questo avviene sotto gli occhi del ministero della sovranità alimentare.

La scheda della puntata:

L’utilizzo di Pfas e i rischi sanitari correlati a queste sostanze chimiche utilizzate in migliaia di prodotti della vita quotidiana. “Aspettando PresaDiretta”, in onda domenica 6 ottobre, alle 20.35 su Rai 3, viaggia tra Veneto e Piemonte, nei luoghi dove vengono prodotti, per verificare inquinamento delle acque e dei campi, racconta la contaminazione del sangue dei cittadini e il possibile legame con varie patologie, la presenza di Pfas in discariche lontane dalle aree industriali e le battaglie legali per fermare impianti di lavorazione. In primo piano anche i drammatici risultati del biomonitoraggio sui cittadini che si sono fatti analizzare il sangue a proprie spese. Un’inchiesta che prosegue anche all’estero, in Belgio, dove una multinazionale è stata costretta dal governo a bloccare la sua produzione. E infine le imprese che - sia in Italia che all’estero - producono senza usare i Pfas. Ospiti di Riccardo Iacona in studio: Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace e due rappresentanti del Comitato mamma No Pfas, Giovanna Dal Lago e Michela Piccoli.
A seguire, “PresaDiretta” propone la puntata “Italia in vendita”, un viaggio nell’industria agroalimentare italiana da Nord a Sud che, tra fusioni e acquisizioni di multinazionali e fondi di investimento, è entrata nel catalogo dei grandi colossi stranieri, a partire dalla filiera del latte e dei formaggi. Mozzarella, pecorino, parmigiano reggiano: i formaggi simbolo di italianità per eccellenza sono diventati “francesi” perché acquistati dal colosso mondiale Lactalis. Si va negli stabilimenti Parmalat a Collecchio, Nuova Castelli a Reggio Emilia, Alival a Reggio Calabria e in Toscana e poi in Francia, la patria di Lactalis. “PresaDiretta” è andata anche a New York, alla Summer Fancy Food, una delle più importanti esposizioni alimentari del mondo per capire perché i marchi di eccellenza del formaggio italiano non sono forti come potrebbero sul piano commerciale. La battaglia sul prezzo del latte, il dramma delle fattorie che chiudono e il confronto con la legge francese che impone un prezzo equo per tutti i protagonisti del settore. E poi l’ingresso dei Fondi di Investimento stranieri negli asset strategici italiani: storie di acquisizioni, investimenti, dismissioni, chiusure. Riccardo Iacona ne parlerà in studio, in diretta, con il giornalista Stefano Feltri. Infine, un reportage che attraversa la pesante eredità lasciata dalla crisi del 2008. Solo a Torino, nel settore metalmeccanico, in 16 anni hanno chiuso 500 aziende e hanno perso il posto di lavoro 35 mila persone. Tra cancelli chiusi e operai sempre più poveri: un viaggio nel mondo degli appalti, subappalti, cooperative e nella giungla dei contratti che hanno modificato il mondo del lavoro e allargato a dismisura il precariato. 
“Italia in vendita” è un racconto di Riccardo Iacona con Pablo Castellani, Roberta Pallotta, Teresa Paoli, Paola Vecchia, Emilia Zazza, Eugenio Catalani, Fabio Colazzo, Matteo Delbò, Paolo Martino.

Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.

Nessun commento: