28 agosto 2008

Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy

Un uomo un fuga, braccato da uno sceriffo che non riesce più a ritrovarsi in questo mondo, così diverso dal mondo in cui è cresciuto.E da uno psicopatico killer, incaricato di recuperare i soldi che il primo uomo, Moss, ha scoperto nel deserto, per uno scambio di droga finito male in un massacro.

Siamo nel Texas, al confine col Messico, in un paese pieno di violenza e dove sopravvivono solo gli spietati.
Questa caccia all'uomo è raccontata in modo veloce ed asciutto: nessuna pietà, nessuna riflessione, nessun giudizio. Sia su Moss, l'ultimo dei cow boys, che nel deserto coglie al volo la possibilità di rifarsi una vita con quei soldi.

Nessun giudizio su Anton Chigurg, un assassino dotato di una sua distorta visione della giustizia.
Come racconta Baricco nel saggio "I barbari" spietato in un modo così radicale e immorale e demoniaco, che il vecchio sceriffo riesce solo a dire: "Mi pareva di non aver mai visto uno come lui e mi è venuto da chiedermi se magari non era un nuovo tipo di persona."

E infine lo sceriffo Bell, il vecchio del libro, le cui riflessioni sul mondo di oggi, su quanto sia cambiato rispetto a quello che gli è stato tramandato si alternano alle pagine del racconto.
Che dire del libro?
Il maestro deve aver pensato che non era più tempo di poesia e visioni, per cui ha asciugato per bene la sua storia e quando è arrivato all'osso ce l'ha tirata dietro. Per il lettore l'impressione è questa: eri andato a trovarlo per chiedergli cosa pensava del mondo e lui, senza nemmeno far capolino dalla staccionata, ti ha accolto con una fucilata. Tu ti giri e te ne vai.

Il libro sul sito di Einaudi.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati

1 commento:

Pablo ha detto...

Un bellissimo libro.
Duro ed aspro con uno stile asciutto, ma coinvolgente e assolutamente da leggere.