18 aprile 2025

La mia più oscura preghiera di S.A. Cosby


La vendetta è la confessione di un antico dolore.

Antico proverbio

PROLOGO

Vidi i fari fendere l’oscurità e la foschia che ammantavano il cimitero. Sapevo che Skunk andava piano perché il sentiero era pieno di buche e di dossi. La Chiesa Battista del Getsemani si trova all’estremità opposta della contea, vicino al North River. Scavare una fossa dietro quella chiesa è come scavare un pozzo.
[..]
Nessuno, fa parte me e Skunk, avrebbe saputo che quella fossa era il luogo dell’eterno riposo di due anime defunte, anziché una soltanto.

Nathan Waymaker è un becchino o, meglio come si definisce lui stesso, uno che si occupa dei corpi delle persone morte e che i familiari affidano loro per prepararle all’ultimo viaggio.

Mi occupo dei corpi. È quello che dico quando mi chiedono cosa faccio di mestiere. Mi sono reso conto che di solito la gente tende a reagire in due modi: o allontanandosi lentamente per poi guardarmi storto e starmi alla larga

Ex marine o, sempre per usare le parole di Nathan, un marine in congedo. Ex poliziotto e questa volta veramente ex: dalla polizia di Queen County, nello stato del Virginia, era uscito dopo una brutta faccenda legata alla morte dei genitori, morti in un incidente stradale.

Le prove che avrebbero inchiodato il responsabile – bianco, rampollo di una famiglia importante – erano misteriosamente sparite dall’ufficio della polizia, come non fossero mai esistite. Così Nathan aveva abbandonato la divisa, dopo aver buttato fuori dalla finestra il poliziotto responsabile di quelle prove sparite.

Perché Nathan, anche per quel passato importante, ha un problema che fa fatica a controllare: si tratta di quel demone dentro di lui che esce fuori quando si sente sotto pressione o minacciato da qualcuno. E allora la sua furia spazza tutto quello che si trova davanti.

È questa la persona che incontriamo in questo primo romanzo di S.A. Cosby, un ex poliziotto che ora si prende cura dei corpi, con grande rispetto e professionalità.

Persone come il reverendo Esau Watkins, il pastore della Chiesa Battista della Nuova Speranza, trovato morto nella sua casa.

Esau Watkins era noto come «E-Money» Watkins. Era un ladro, uno spacciatore e un ricettatore occasionale.

Siamo nell’America del sud, quella dei predicatori e della buona novella del pastore che si occupa del suo gregge, in particolare il gregge che dona i loro averi alla chiesa per la gloria del signore (o forse del pastore). Anche Esau era una pecorella smarrita una volta, prima di essere colpito dalla luce del signore. Prima di mettere su quella Chiesa Battista.

Secondo la polizia è morto suicida, si è sparato un colpo di pistola e via.

Fuori dalla porta trovai due anziane signore nere assai a modo. Una era alta e magra, con un certo luccichio negli occhi. L’altra era più bassa, con una faccia che aveva visto la sua dose di giornate no

Sono due donne della congregazione di padre Watkins che sulla morte del pastore hanno un’idea diversa: avevano scoperto uno strano giro di donazioni versate alla chiesa, migliaia di dollari, che arrivavano ogni settimana da un personaggio poco incline alle preghiere verso il signore e molto incline ad altri traffici.

No, il reverendo non si è ucciso, non era da lui: le due signore chiedono a Nathan di fare qualche domanda all’ufficio dello sceriffo per capire come vanno le indagini.

Le due signore sono accompagnate dalla figlia di Esau, Lisa Watkins, una bella donna che aveva frequentato la stessa scuola di Nathan. Diversamente dalle due donne della congregazione, Lisa non ha intenzione di versare nessuna lacrima per la morte del padre con cui aveva rotto i rapporti anni prima e che considerava solo un truffatore, altro che predicatore della parola di Dio:

«Ha detto che era la truffa più redditizia a cui si fosse mai dedicato. Persino meglio del giro di droga. Ecco, quello era mio papà.»

In effetti, anche analizzando il corpo del reverendo, qualche dubbio sulle dinamiche di questo presunto suicidio, viene fuori. Nathan, diversamente dalle due signore, sa che il dipartimento di polizia si può comprare, le indagini si possono insabbiare, come successo per i suoi genitori.

Così Nathan inizia una sua indagine facendo delle domande in giro, allo sceriffo, alla figlia Lisa. Perché comunque una volta era poliziotto, faceva quel lavoro per proteggere i più deboli, per dare sicurezza:

La sicurezza è un’illusione. Non esiste sicurezza. Ci sono solo i tempi morti fra una tragedia e l’altra.

Questa indagine sul reverendo e sulla sua congregazione però si rivela subito un vespaio: le donazioni portano ad un piccolo gangster di paese che alle spalle ha un criminale molto più pericoloso chiamato “ombra”.

Ci sono poi i rapporti con un altro reverendo di una congregazione vicina, un altro predicatore che promette il posto in prima fila davanti a Dio, pagando la giusta offerta.
Nemmeno si rende conto bene in quale guaio si è cacciato Nathan, trovandosi contro da una parte l’ufficio dello sceriffo e dall’altra questo piccolo criminale, chiamato “Fella” (in omaggio al film di Scorsese) e i suoi scagnozzi. Tutti sembrano voler mettere una pietra sopra sull’indagine di Nathan, non solo metaforicamente: sarà Lisa, la figlia del predicatore, a portarlo sulla direzione giusta per capire quali traffici si svolgevano dietro la chiesa della Nuova Speranza.

Nascerà una relazione intensa tra Lisa e Nathan, entrambi prigionieri dei fantasmi del proprio passato: chi era veramente il pastore Esau Watkins? Come si è vendicato Nathan per la morte dei genitori?

Per uscirne vivo da questa faccenda Nathan dovrà usare tutte le sue forze e rivolgersi anche all’aiuto dei suoi amici, Walt, Raheem e soprattutto Skunk per portare a galla un intreccio criminale che metterebbe in imbarazzo troppe persone in quella parte della provincia americana.

Non c’è un finale consolatorio in questo romanzo, pieno di azione, violenza e sangue: né sulla giustizia qui in terra e nemmeno sulla giustizia divina, per chi ci crede. Non sempre le nostre preghiere a Dio trovano una risposta:

Sta tutta qui, alla fine, la grande tragedia di questa cosa che chiamiamo vita, no? O nessuna delle nostre preghiere trova ascolto, oppure trovano ascolto tutte. Persino quelle più oscure.


Gli altri libri dell'autore S.A. Cosby.

La scheda del libro sul sito di Rizzoli

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