Parlano di prove di regime: "sul caso Mediaset bisogna stare attenti perchè a rischio c'è la libertà", come se Prodi non fosse libero di disertare le interviste (in televisione, nelle sue televisioni).
E' stato un caso montato ad arte, giusto per allarmare le Authority, Prodi, i leader dell'Unione.
Berlusconi e i suoi, sapendo di aver già perso, iniziano a fare le vittime. Cercano di rendere il clima delle elezioni sempre più avvelenato.
Per creare un clima di ingovernabilità dopo le elezioni.
Quello che tutti sperano, ma non dicono, è che l'eventuale governo Prodi duri meno di un anno per arrivare a nuove elezioni.
Il regime, che hanno negato loro prima di tutto, c'è perchè alcuni giornalisti sono stati cacciati dalla Rai. Dobbiamo dirlo un'altra volta? Santoro, Luttazzi, Biagi, Beha, Fini, Guzzanti (Sabina) ...
Il regime c'è perchè dopo la puntata di Report sulla mafia che non spara, su Raidue hanno dovuto mandare in onda una puntata di "Punto e a capo" riparatrice.
Leggetevi il libro "Inciucio" di Marco Travaglio e Peter Gomez, per ringrescarvi la memoria.
E inutile che Ferrara si imbavagli: sono altri i giornalisti che, in questi anni, sono stati imbavagliati. Perchè si sono occupati delle inchieste sbagliate. Lui, come anche Fede (che ha detto si dimetterà), in questi anni e negli anni a venire, ha detto quello che ha voluto.
Il vero problema è che le televisioni sono il nervo scoperto di Berlusconi. Una legge sul conflitto di interessi, metterebbe Mediaset, che in questi anni si è arricchitta sfruttando la sua posizione di monopolio in modo illecito, alle corde. E si tornerebbe alla situazione del 1993: quando Fininvest era piena di debiti e all'orizzonte del signor B. si profilavano i magistrati di Mani Pulite.
Dunque nessun regime, ieri sera, ma una prova di legalità (che tra l'altro dovrebbe essre uno dei cavalli di battalgia della destra).
Technorati: par condicio, Silvio Berlusconi
3 commenti:
Visto che hai letto il libro di Gomez e Travaglio dovresti essere piuttosto scettico sulla possibilità concreta di una risoluzione del conflitto di interessi, anche se la sinistra dovesse vincere.
E' vero, già una volta c'è stato l'inciucio ... ma che sia un argomento tabù per la CDL è pacifico.
Sul corriere Franchi scrive:
"con questa storia della trasmissione fantasma Berlusconi ha rumorosamente riportato al centro della contesa il tema nevralgico del conflitto di interessi, che sinora aveva pesato, sì, nella campagna elettorale, ma certo non la aveva dominata."
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/04_Aprile/06/franchi.shtml
Che per loro sia una cosa di cui parlare il meno possibile è pacifico.
Quello che mi preoccupa maggiormente è che lo sia anche per noi.
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