31 agosto 2021

Il diavolo in blu di Walter Mosley

 

Fui sorpreso di vedere un bianco entrare nel bar di Joppy. Non solo era bianco di pelle: portava un abito di lino bianco sporco, una camicia bianca, un panama, scarpe bianche e un paio di lucide calze di seta bianche. La sua pelle era liscia e pallida, con appena qualche lentiggine. Un ciuffo rossastro di capelli sfuggiva dal cappello di paglia.

Il diavolo esiste ed ha un vestito blu al ginocchio, occhi azzurri e a volte verdi, un corpo profumato dal sapone Ivory ed è capace di prenderti l'anima e portarti alla dannazione, perché sai che più cerchi di starle vicina più la perderai.

Il diavolo è ovviamente la donna al centro del noir di Walter Mosley, il primo della serie con Ezechiel “Easy” Rowlins, il detective privato di colore: siamo a Los Angeles nel 1948, la guerra è finita da pochi anni, Easy il protagonista è stato appena licenziato e ora deve trovare i soldi per pagare l'ipoteca sulla casa che ha acquistato e a cui tiene molto.

Anni prima è scappato dalla sua città, Houston, per sfuggire ad un destino scritto di violenza e si era anche offerto come volontario per andare a combattere in Europa.

Ma anche nell'esercito vigeva un certo razzismo per cui i soldati di colore non potevano combattere, non potevano contribuire alla conquista della libertà, hai visto mai che ci prendevano gusto e avrebbero preteso quella libertà anche a casa loro?

Ma Easy non si è accontentato di stare dietro una scrivania: volontario per il D-Day e con Patton nella controffensiva delle Ardenne, ha visto morire tanti uomini in guerra e quella violenza gli è rimasta dentro.

L'occasione per guadagnare dei soldi e tenersi la casa (perché senza qualcosa di tuo la gente ti avrebbe guardato sempre come un pezzente, anche se vali come un bianco) gli arriva nel bar di Joppy, un ex pugile, dove incontro quest'uomo bianco, vestito tutto di bianco, che gli propone un incarico

Mr Albright sta cercando uno per un lavoretto. Io gli ho detto che sei a spasso e c’hai anche da pagare un’ipoteca”.

Si tratta di ritrovare una ragazza bianca, Daphne, per conto di un amico: un lavoro semplice se non fosse per l'aria di Mr Albright DeWitt, un tipo pericoloso da cui stare alla larga, uno capace di uccidere una persona che gli ha creato problemi senza farsi troppi scrupoli. Ma ci sono i soldi per l'ipoteca, senza cui niente casa.

Così Easy decide di mettersi sulla tracce di questa ragazza, una bella ragazza, una che frequenta locali per neri e proprio da uno di questi decide di partire. Si tratta del locale di John, uno spaccio clandestino dove suonano jazz e dove fare qualche domanda senza dare troppo nell'occhio.

Ma ecco che le cose iniziano a mettersi subito male: perché proprio una delle ragazze incontrare la sera precedente viene trovata morta a casa e la polizia non ha migliore sospettato di una persona di colore.

Pensavo che una qualche giustizia per un nero potesse esserci se lui aveva i quattrini per oliarla. Il denaro non è una puntata sicura, ma è la cosa che più somiglia a Dio tra tutte quelle che ho visto in questo mondo.

Non sarà l'unico morto in cui Easy dovrà imbattersi e ogni volta dovrà fare tutto il possibile per tenersi lontano dalla polizia, dalla pistola di DeWitt e anche dagli altri personaggi dietro questa donna.

Un candidato sindaco con gusti molto discutibili la cui candidatura è stata stoppata da uno degli uomini che contano nella città che, guarda caso, è la persona che sta cercando Daphne perché innamorato. Ma non è solo questa ragazza a creare problemi, c'è anche una borsa con trentamila dollari che fa gola a molti e che per molti costituisce un buon motivo per uccidere.

Furono quei due giorni, più di qualsiasi altra occasione, a fare di me un detective. Sentivo un’eccitazione segreta quando entravo in un bar e ordinavo una birra coi soldi di un altro..

Per la prima volta Easy Rawling si ritrova a lavorare usando la sua testa e spendendo i soldi ricevuti da qualcuno per fare un lavoro, una sensazione strana, piacevole, poter girare per la città senza dover prendere ordini da nessuno.

Non sapevo perché avessi accettato di andare da solo dalla ragazza in blu. Ma per la prima volta da tempo ero felice e ottimista.

Ma, attenzione, c'è quella ragazza da trovare: una donna che non è quell'angelo biondo dagli occhi azzurri, dall'aria indifesa. E' lei il “diavolo in blu” che da il titolo alla storia, un diavolo capace di prenderti l'anima, l'unico modo per salvare la pelle è lasciarla andare via.

Daphne era come una porta rimasta chiusa per tutta la mia vita; una porta che all’improvviso si spalancava e mi lasciava entrare. Il mio cuore e il mio petto si aprirono, grandi quanto il cielo, per quella donna. Ma non posso dire che era pazza. Daphne era come il camaleonte. Cambiava per il suo uomo.

Meglio ancora, avere a fianco l'amico di infanzia Raymond Alexander, detto Mouse, un'altra persona capace di usare la pistola contro qualcuno senza avere rimorsi.

Uno di quelli per cui Easy se ne era scappato da Houston tanti anni prima..

E l’altro lavoro?”

Lo faccio quando mi serve qualche dollaro. Investigatore privato”.

Ma non farmi ridere!”

Sul serio”.

Per chi lavori?”

Amici e amici di amici”.

In questo noir hard boiled un nuovo investigatore, nero, intelligente e desideroso di farsi valere per sue capacità come un bianco, è nato ed è pronto a muoversi in quella zona ai margini della legge, tra criminali in doppio petto e sbirri dalle mani pesanti, specie con le persone di colore. Ed è pronto a farsi rispettare!

La scheda sulla pagina FB e sul sito dell'editore 21 lettere

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