Abbiamo dovuto aspettare quasi tre anni per leggere un nuovo romanzo dello scrittore romano Andrea Cotti col suo vicequestore Luca Wu, metà cinese e metà italiano. Anzi, sia cinese che italiano.
Nel primo, "Il cinese" - Rizzoli editore, il dirigente del commissariato di Torpignattara doveva indagare sulla mafia cinese e sui suoi affari nella capitale.
Questo nuovo capitolo, L'impero di mezzo, uscirà sempre per Rizzoli il 31 agosto, e sarà quasi interamente ambientato in Cina: di seguito la scheda del libro
Tra megalopoli ipertecnologiche, fiumi di denaro e intrighi internazionali, una nuova indagine per il vicequestore Luca Wu.
Dopo l’ultima, sfiancante inchiesta, il vicequestore Luca Wu ha bisogno di riposo e di ritrovare sé stesso: lo deve a sua moglie, Anna, che lo ha cacciato di casa dopo l’ennesimo tradimento, e soprattutto a suo figlio Giacomo. L’occasione per allontanarsi da Roma e dal commissariato di Torpignattara si presenta quando i nonni di Wu decidono di tornare un’ultima volta al loro villaggio di origine, Caoping.
Ma a pochi giorni dall’arrivo, l’ufficio sicurezza dell’ambasciata italiana in Cina lo contatta per chiedere il suo aiuto su un caso molto delicato: un importante imprenditore italiano è morto precipitando dal diciassettesimo piano di un parcheggio a Wenzhou. Il sospetto è che si tratti di incidente, ma qualcosa nella ricostruzione delle autorità cinesi non torna. Insieme alla poliziotta Yien Bao Yi, quello che sembrava un semplice contrattempo si trasforma in una corsa impazzita tra i locali controllati dalle Triadi, le stanze della politica e le fabbriche dei colossi mondiali della tecnologica.
Un intrigo internazionale fatto di affari miliardari, depistaggi, omertà e lotte di potere nei territori più oscuri dell’Impero di Mezzo. Dopo la Roma multietnica de Il cinese, Andrea Cotti spedisce Luca Wu alla scoperta delle sue origini, e dipinge un affresco della Cina sospesa tra tradizioni millenarie e futuro accelerato, dove spesso il confine tra legge e crimine, tra colpevoli e innocenti è troppo sottile per essere individuato.
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