Due racconti brevi brevi, il primo un giallo ambientato tra Milano e Modena, il secondo in un ristorante cinese di Milano.
Il racconto di Giuseppe Pederiali, Trappola per topi, ha come protagonista l'ispettore Cagliostri. Prende spunto da una sfida tra scrittori e appassionati del giallo, appartenenti al club del canarino, che sfocia nel delitto. Troppo breve: i personaggi non fanno in tempo a venire focalizzati, nè la storia a coinvolgere.
Il racconto di Roberto Barbolini, Perchè i cinesi non muoiono, due clienti in un ristorante cinese, la locanda della sesta felicità, non troppo amanti di quella cucina. Uno è un ungherese, discendente da una contessa vampira. L'altro è stato costretto al cinese dalla moglie. Iniziano una discussione sui clichè che girano su quei ristoranti: nel discorso si inserisce ad un certo punto un vecchio, Wu, che inizia un racconto nell'antica Pechino del secolo passato, con la storia di un boia che, grazie all'inconsapevole aiuto di un italiano, riesce a fuggire in Italia nascosto in una cassa. Wu passa poi a parlare della vecchia Chinatown di San Francisco, del poliziotto Jack Manion, di un suo caso incredibile. .... Surreale.
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