Bruno (Vittorio Gassman) è uno spaccone, sbruffone, sempre con la battuta pronta. Che ci prova con tutte le ragazze che incontra.
Che si è lanciato in mille attività e in qualche modo è riuscito ad andare avanti.
Roberto (Jean-Louis Trintignant) è un ragazzo timido, studente, innamorato di una compagna di studi con cui ha parlato solo una volta. Non ha il coraggio di buttarsi in nulla di nuovo.Si incontrano in un caldo ferragosto a Roma.
Passano la giornata assieme, dove ciascuno si confida nell'altro.E il timido impara dall'altro a buttarsi senza pensare troppo alle conseguenze, nell'amore, nella vita.
Fino all'ultimo sorpasso.
Pochi film come questo insegnano sempre qualcosa, come questo. Sull'Italia (degli anni dell'illusione del boom) e sull'essere italiani.
La filosofia di Bruno:
"Bravo così me piaci, quando ridi me stai più simpatico. Ah Robbè, che te frega delle tristezze, lo sai qual'è l'età più bella? Te lo dico io qual'è. E' quella che uno c'ha. Giorno per giorno. Fino a quanno schiatta se capisce."
Due diverse filosofie di vita:
Bruno: Tu non fumi, non bevi e se bevi ti ubriachi. Non sai nemmeno guidare: ma tu che ti godi della vita?
Roberto: Ma non c'è solo questo nella vita.
Bruno: Qualche volta devi anche buttarti, come me!Roberto: Qualche volta cerco di buttarmi. E' che devo sempre vedere dove atterare, prima di buttarmi.
Il film su wikipedia e si imdb.
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