25 luglio 2022: una data significativa per il paese, sia per l'anniversario della caduta del governo (regime) Mussolini, sia perché siamo a due mesi dalle prossime elezioni.
Per il primo anniversario, ogni anno che passa si sbiadisce sia il ricordo del regime fascista, sia l'impronta antifascista della nostra democrazia. Di fatto, abbiamo già sdoganato molti aspetti del regime, definendo centrodestra la coalizione che riunisce Meloni e Salvini (e non mi riferisco al saluto romano o a certe esternazioni).
Per quanto riguarda il secondo anniversario, a contrapporti al centrodestra dal sapore antico ci sarà il fronte repubblicano unito solo dalla famosa agenda Draghi (basta il nome, inutile metterci i contenuti) e oltre al m5s, a sinistra quelle che il sincero democratico Calenda chiama frattaglie.
Letta, nell'intervista di ieri ha ritenuto opportuno chiarire che basta col 5s, la coalizione che ha in mente parte da Calenda (forse Renzi) fino a Fratoianni.
E nell'agenda della coalizione Letta mette al primo piano ambiente e diritti sociali.
Ora: capisco che con Draghi bastava la parola, ma per convincere gli elettori non bastano quattro slogan (dopo aver perfino ammainato la bandiera dell'antifascismo che oggi a quanto dicono non porta voti).
Cosa ha in mente il PD e Letta su sanità, scuola, ambiente, siccità e crisi idrica, crisi energetica?
Inceneritori, rigassificatori, carbone e nucleare o le energie rinnovabili?
E sui temi sociali, non basta dire salario minimo, si deve farlo e si deve fare anche piazza pulita dei contratti pirata con una legge sulla rappresentanza sindacale.
Perché va bene mandare i volontari in spiaggia, ma ci sono anche gli italiani che questa estate non potranno andare al mare.
Per esempio i rappresentanti dei sindacati di base indagati a Piacenza con l'accusa di associazione a delinquere.
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