24 novembre 2024

Anteprima inchieste di Report - gli impatti del Giubileo, la Concordia, come si comprano i voti

Questa sera Report accenderà le luci sul prossimo Giubileo, poi si ritornerà a parlare della Fondazione Milano Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026.

A seguire un servizio sulle elezioni regionali in Piemonte e su come i voti seguano i buoni benzina.
Poi si torna a due servizi andati già in onda: gli allevamenti di suini sulla pianura padana e gli imbarazzanti sostenitori di Trump.

Grandi eventi, grandi affari


Dalle Olimpiadi invernali del 2026 al prossimo Giubileo a Roma: grandi eventi che si trasformano in grandi affari.

Partiamo dalle Olimpiadi Milano Cortina: dovevano essere green, a zero impatto ambientale, a costo zero per le casse dello Stato.

Invece le Olimpiadi invernali Milano Cortina del 2026 si sono trasformate in altro: per esempio nell’ennesimo poltronificio per figli di ed ex politici.

Tra gli assunti in Fondazione compare anche il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, Lorenzo: ha lavorato dentro la Fondazione dal 2020 fino al febbraio 2024, quando è stato assunto aveva 25 anni ed era appena laurato, dunque è stata una bella occasione per la sua carriera lavorativa.

Ma, ascoltando le parole del padre, non c’è stata alcuna raccomandazione, anzi: poteva lavorare nello studio del padre e invece ha scelto di sfruttare questa opportunità facendo regolare domanda di assunzione. “Abbiamo bisogno di uno come te con la tua capacità di organizzare gli eventi”

Meglio non insistere con le domande, specie quelle che fanno i giornalisti di Report, col loro modo incalzante dove non ci si accontenta delle risposte scontate: “è maleducazione.. è giornalismo questo?” risponde La Russa alla giornalista. Purtroppo sì, è giornalismo fare domande anche scomode e pretendere delle risposte. Altrimenti è mestiere da portavoce.

Specie se è aperta una inchiesta sulle assunzioni clientelari dentro la Fondazione, i cui conti non sono proprio brillanti e che, alla fine, saremo noi contribuenti ad aggiustare.

Andiamo ora al Giubileo: tra i lavori pianificati c’è un parcheggio interrato tra Castel Sant’Angelo e il Tevere, ma su questi lavori ha espresso parere negativo il primo municipio, spiega l’assessore alla municipalità Adriano Labbucci, poi il dipartimento all’ambiente del comune di Roma “e poi, quello che ha avuto un certo peso, la commissione di manutenzione del palazzo di Giustizia” che ha espresso i suoi dubbi sui lavori, il palazzo della Cassazione è rinomato sin dalla sua costruzione per problemi strutturali, problemi di carattere idrogeologico, perché il parcheggio a qualche decina di metri ha il Tevere.

Come risponde il comune? Il sindaco Gualtieri – commissario straordinario al Giubileo - racconta di come, a seguito di queste rilevazioni, i lavori si siano fermati, è stata nominata una commissione per verificare il rischio idrogeologico.
Ma la conferenza dei servizi nel luglio del 2023 aveva detto che le criticità emerse erano insuperabili, dunque come mai questo progetto sia rimasto.

Sul sito di Raiplay trovate una anticipazione del servizio che si occupa del porto turistico di Fiumicino che, per le opere di contenimento delle mareggiate, hanno cambiato la morfologia del litorale, spostato la spiaggia sempre più verso l’interno e cambiando sia il corso delle maree che la vita dei pescatori che qui hanno sempre pescato dai loro bilancioni, vecchie casette di pesca vicino al faro.

L’idea del porto turistico è della società Fiumicino Waterfront, partecipata dal gigante delle navi da crociera Royal Caribbean, che ha rilevata la concessione per la gestione del porto turistico per 90 anni. Per farne cosa?
Pietro Spirito è l’ex presidente di autorità di sistema portuale del mar Tirreno Centrale: non è possibile fare entrambe le cose, il porto turistico e un porto crocieristico – spiega a Report – “perché hai due concessioni, una turistica e una crocieristica, vanno valutate e messe a gara separatamente, qui si è fatta una macedonia unica e non si è neanche messo a gara, al di là dell’immaginazione”.

Prosegue David Di Bianco – portavoce del comitato tavoli del porto di Fiumicino – “Sarebbe il primo caso in Italia di un porto privato che esercita la funzione crocieristica, la stessa capitaneria di porto ha parlato di antinomia [Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge – Treccani] normativa”.

Ma non stavamo parlando di Giubileo?

La scheda del servizio: ORA ET LABORA

di Claudia Di Pasquale

La scheda del servizi: Collaborazione Giulia Sabella, Marzia Amico

Il Giubileo 2025 è alle porte e Roma si sta preparando ad accogliere oltre 32 milioni di pellegrini. 322 gli interventi previsti, di cui 204 essenziali e indifferibili. Più altri 500 interventi del programma Caput Mundi per la rigenerazione del patrimonio storico culturale. Il risultato è che la capitale da più di un anno è un cantiere a cielo aperto, i monumenti sono impacchettati, il traffico è in tilt, e i cittadini e i turisti sono costretti a fare lo slalom tra passerelle e strettoie a loro dedicate. Disagi che saranno compensati dalla riqualificazione di piazze, strade, parchi urbani, fontane e stazioni. Insomma, grazie al Giubileo Roma dovrebbe tornare a splendere più che mai. Ma siamo davvero pronti per l'apertura della Porta Santa?

Make america ..


Report aveva raccontato di come, tra i sostenitori di Trump, non ci fossero solo i classici esponenti di Dio, patria e famiglia, ma anche personaggi, diciamo, ambugui. Ex killer della mafia o anche ex boss mafioso.

Trump ha vinto in tutti gli stati in bilico, inclusa la Pennsylvania, considerata il vero ago della bilancia: qui l’ex boss della mafia Joey Merlino ha rivendicato pubblicamente un ruolo di primo piano nell’elezione di Trump. Alla radio rivendica questo suo lavoro: “abbiamo schierato le nostre truppe, mandato gli italiani e gli irlandesi di Philadelphia sud a votare.. abbiamo preso tutti gli hamish.. sono stato accusato nel 2020 di aver truccato le elezioni con Joe Biden, fake news, ma questa volta mi ci sono messo ..”
Merlino è stato per decenni il capo della mafia a Philadelphia che aveva il controllo su Atlantic City la città dove sorge il casinò di Donald Trump: la mafia lavorava con tutti i proprietari dei casinò, racconta a Report George Martorano – ex mafioso, se volevi il cemento ad Arlantic City dovevi passare per la mafia.

La scheda del servizio: TUTTI I BOSS DEL PRESIDENTE

di Sacha Biazzo

Dietro l’elezione di Donald Trump si cela anche il supporto attivo e dichiarato di ex boss della mafia italo-americana. Oggi trasformati in star dei social media, questi personaggi hanno mobilitato milioni di follower per sostenere l’ex presidente. L’inchiesta si concentra su due figure di spicco come Joey Merlino, ex capo della mafia di Philadelphia, che ha operato nello stato chiave della Pennsylvania, e Salvatore “Sammy The Bull” Gravano, ex sottocapo della famiglia Gambino, protagonista in un altro stato decisivo, l’Arizona.

Lo stato degli allevamenti dei suini

Il presidente di Assosuini ha replicato al servizio di Report andato in onda domenica scorsa: “noi siamo praticamente delle vittime perché non c’è la possibilità di un confronto diretto” si difende. Come se la giornalista di Report non avesse cercato di contattarlo e non avessero avuto uno scambio al telefono, Giulia Innocenzi aveva chiesto una intervista, ma poi Martinelli non si è fatto più sentire. Dunque? Dunque, senza contraddittorio, lo stesso Martinelli nell’intervista a RTV parla di scorrettezze, le immagini riguardavano un momento particolare in due anni di allevamenti. Ma le immagini di Report risalgono ad aprile, maggio e giugno di quest’anno, lo dimostrano le date delle registrazioni, ci sono anche i documenti con le date del parto delle scrofe. Sono immagini recenti, altro che scorrettezze.

La scheda del servizio: FAKE SUINI

di Giulia Innocenzi

Collaborazione Greta Orsi, Giulia Sabella

Il presidente di Assosuini Elio Martinelli attacca Report, che nella scorsa puntata ha mostrato numerose criticità presenti in tre dei suoi allevamenti, dall’infestazione di topi, alle carcasse sbranate, fino all’amianto sbriciolato, sostenendo che sono immagini vecchie di anni e registrate dagli stessi allevatori. Report risponderà alle critiche e mostrerà nuove irregolarità.

Come si comprano i voti (in un paese dove un italiano su due non vota)

In Italia quasi un italiano su due non vota, deluso dai candidati e dalla loro politica. Il problema è che poi, chi va a votare, ci va perché viene invigliato a presentarsi alle urne grazie a dei regali dei candidati.
Lo racconta il servizio di Report sulle passate elezioni regionali in Piemonte: la signora Kanti Fadelli è stata contattata dalla candidata di FDI Elisa Tarasco il 4 giugno (pochi giorni prima del voto), si incontrano allo stand del partito: le viene data una busta contenente il suo programma elettorale, i santini e due buoni benzina. Sono due coupon da 50 euro, nella borsa della candidata c’erano anche altre buste per altri potenziali elettori.

Un modo che chiedere aiuto, da una parte 100 euro di buoni benzina dall’altra il voto in regione: “io sono rimasta abbastanza interdetta” la reazione della signora Kanti.

La scheda del servizi: IL PIENO DI VOTI

di Luca Bertazzoni

Collaborazione Marzia Amico, Norma Ferrara

Pochi giorni prima del voto delle scorse elezioni regionali in Piemonte, la candidata di Fratelli d’Italia Elisa Tarasco ha consegnato a una donna di origini indiane una busta contenente il suo programma elettorale, i suoi “santini” elettorali e due buoni benzina da 50 euro l’uno. L’inchiesta ripercorre questa vicenda con interviste a tutti i protagonisti della storia.

Il naufragio della Concordia


Del naufragio della Concordia ci ricordiamo solo quella frase “salga a bordo c..”, tra il capitano De Falco e il comandante Schettino. Ci siamo dimenticati dei morti, del rischio di un danno ambientale. Tutta colpa di Schettino, dunque? Report cercherà di ricostruire tutta la vicenda per capire se ci sono altre responsabilità.

La nave era partita da Civitavecchia con 4229 persone, secondo il programma del comandante sarebbe passata molto vicino all’isola del Giglio a circa mezzo miglio dalla costa. Poi però la distanza dall’isola si accorcia ulteriormente. Un evento a cui hanno assistito dall’isola diversi testimoni, con la nave che inizia a ruotare su un fianco fino a dove è rimasta.

Come ha fatto quella nave, con tutte le luci del porto accese, a finire addosso agli scogli? Se lo chiedono in tanti, sull’isola. La Concordia, una nave da 87mila tonnellate e 297 metri di lunghezza e quasi 36 di larghezza, prima tocca gli scogli delle Scole, per proseguire poi per poche centinaia di metri, fino a quando ha iniziato ad accasciarsi su un fianco a poca distanza dal porto. Se non avesse toccato l’ultimo scoglio, quello della Gabbianella, sarebbe proseguita per inerzia fino ad affondare, col rischio di avere maggiori vittime.

Secondo tutti i gradi di giudizio è Schettino il responsabile del naufragio e per questo sta scontando in carcere una pena di 16 anni

Ma un transatlantico come quello non è governato da un uomo solo – spiega a Report il giornalista Alessandro Gaeta, autore del libro Il capitano e la Concordia – ma da un gruppo di lavoro, poi ci sono gli errori del timoniere, “non comprende correttamente gli ordini che gli da il comandante e non sapeva nemmeno l’inglese” e forse nemmeno l’italiano..

Ernesto Carusotti ha fatto causa alla compagnia per danno post traumatico da stress e il Tribunale gli ha dato ragione. In quel gennaio 2012 era in crociera con la moglie: mentre erano a cena, la sera, hanno sentito uno “sferragliamento enorme”, la voce all’altoparlante diceva “state tranquilli, la situazione è sotto controllo”. La voce invitava persino a rientrare in cabina: lo stesso faceva il personale di bordo, tornate in camera e state tranquilli.

La scheda del servizi: L’ULTIMO INCHINO

di Rosamaria Aquino

Collaborazione Marzia Amico, Norma Ferrara

Naufragio di Costa Concordia, sono passati 12 anni. Tra i 32 morti, alcuni sono tra coloro che non riuscendo a scendere dalle scialuppe poste sul lato sinistro della nave, hanno dovuto attraversarla per intero, in pendenza e per giunta al buio. Lo stesso percorso che ha fatto un naufrago, il quale ha denunciato con una causa civile armatore, costruttore e certificatore della nave, per la sua esperienza da incubo di quella notte. Pur senza mai negare la responsabilità del comandante Schettino, che per aver causato l'incidente sta scontando la sua pena di 16 anni, Report ripercorre le tappe di quel naufragio. Cosa è successo quella notte? Quali sistemi esistono oggi per controllare le rotte delle navi in quel tratto di mare? E che danni ha subito l'Isola del Giglio?

Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.

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