Trump ha usato l'arma dei dazi contro Messico e Canada accusandoli di non fare abbastanza per fermare produzione e spaccio di fentanyl, la droga che sta causando più morti in nord America.
Presadiretta
parlerà di questa droga, del lungo viaggio dal Messico agli Stati
Uniti fino in Europa per un traffico che passa anche attraverso il
dark web.
Si parlerà poi dei danni che sta causando in America
e in Italia: dei tossicodipendenti ridotti a zombie e delle loro
famiglie distrutte.
Il servizio parte dal viaggio lungo il muro tra Messico e Stati Uniti, che ferma i disperati in cerca di fortuna e di una vita migliore ma che non ferma i traffici di fentanyl. Traffici che partono dallo stato di Guerrero: per arrivare verso il confine con gli Stati Uniti si deve attraversare tutto il Messico, prendere l'aereo e volare per tremila km, arrivando alla città di Tijuana. Mentre si atterra, si vede sull'orizzonte la città di San Diego con tutta la baia. già negli Stati Uniti.
La città di Tijuana finisce proprio a ridosso del muro che divide i due paesi e che prosegue da qui per oltre mille km. migliaia di persone attraversano i varchi alla frontiera in macchina o a piedi: nonostante il muro, frontiera e controlli i narcos riscono a far passare il fentanyl dall'altra parte per rifornire il mercato degli Stati Uniti. Ma questa droga sta diventando un problema anche per chi vive da questa parte del muro - racconta il servizio - tanto che il governo messicano ha lanciato una campagna di sensibilizzazione. Le città sono piene di manifesti con messaggi contro la droga ma anche di gente tossicodipendente che vive per strada, insieme alle migliaia di migranti che a più riprese sono arrivati fino a qui con l'inteto di entrare negli Stati Uniti.
Padre Antonio lavora nella mensa Don Bosco dove si accolgono e aiutano questi migranti: è un sacerdote spagnolo venuto a Tijuana per dare una mano alla mensa che ogni giorno da da mangiare a pià di 700 persone.
Migranti che arrivano dal Messico e dalle altre regioni del centro e sud America "persone che syanno lottando per avere una vita migliore, che lottano per le loro famiglie, per i loro figli, è un loro diritto, deve essere tutelato".
I volontari di questa mensa accolgono le persone e servono loro da mangiare: un flusso continuo di uomini donne e anche bambini, intrappolati in un'esistenza che permette loro a stento di sopravvivere. Quasi tutti migranti partiti per arrivare negli Stati Uniti ma che sono rimasti bloccati qui. Vivono per strada, i più fortunati riescono a trovare un posto nei centri di accoglienza delle associazioni umanitarie, solo i salesiani qui ne hanno cinque.
Oltre al cibo qui alla mensa si fornisce anche assistenza medica al piano di sopra dove è stato allestito un laboratorio.
Il team di medici che lavora qui arriva dalle università di Tijuana e San Diego, sono tutti volontari, il dottor Luis Burgos è il loro responsabile.
A Presadiretta raccontano delle malattie che curano più frequentemente sono le infezioni sessuali, da quelle più lievi a all'HIV, problemi metabolici e anche droga. A volte anche problemi di salute mentale.
Sono persone che vivono per strada, non sono solo i migranti che arrivano qui: per resistere alle sofferenze iniziano a far uso di droghe e li vedi che sembrano cadere in letargo, "il fentanyl è tremendo.. le droghe chimiche sono il primo problema in questa città" spiega don Antonio. Qui ci sono stati diversi casi di overdose che, per fortuna, sono riusciti a trattare. La droga c'è sempre stata è cambiato solo il tipo di droga che si consuma.
Il traffico di droga e il potere dei narcos, con la loro capacità di controllare le istituzioni in Messico non sono solo un problema sanitario e sociale, ma sono anche un problema per la democrazia. Il servizio racconterà della strage di Uguala, il 26 settembre del 2016,sempre nello stato del Guerrero: alcuni studenti della scuola di Ayotzinapa furono sequestrati dalla polizia locale mentre andavano in autobus ad una manifestazione a Città del Messico. La polizia sparò su loro uccidendone 6, 43 furono rapiti per scomparire nel nulla.
I dettagli della strage sono stati raccontati a Presadiretta Ernesto Cano, uno degli studenti sopravvissuti alla strage grazie all’aiuto di una famiglia che lo ha nascosto dalla polizia.
“Molti mi dicono di lasciare perdere, che probabilmente i nostri compagni sono già morti ma finché non ci dimostrano il contrario i nostri compagni sono considerati scomparsi e la scomparsa significa assenza ma anche la possibilità di trovarli..”
Dal
Messico all’Italia, come hub di arrivo della droga e anche come
piazza di spaccio: il viaggio dei giornalisti di Presadiretta arriva
all’aeroporto di Fiumicino a Roma, uno dei più grandi hub di
Europa, qui ogni anno transitano 50 ml di viaggiatori per un volume
di merci di più di 200mila tonnellate.
Ci sono aerei che
atterrano dal Messico: i militari della Guardia di Finanza
ispezionano questi aerei con cura. Il Messico è infatti un paese
attenzionato perché lì vengono prodotte le sostanze più pericolose
come la cocaina, le metanfetamine, la marijuana e ormai da qualche
anno il fentanyl.
Questa
sostanza viene caricata dalle organizzazioni criminali in partenza
utilizzando il dark web per la gestione dei rapporti coi clienti in
Europa, può essere occultata assieme alla merce lecitamente
trasportata oppure nascosta in luoghi che consentono un ottimo
occultamento – spiega il tenente Peroni a Presadiretta – come
possono essere i giubbotti di salvataggio, la cabina di pilotaggio o
anche la stiva.
L’aereo e la merce scaricata viene controllata
per tutta la giornata: nel servizio viene mostrata la scoperta di un
pacco potenzialmente a rischio, un pacco postale di un corriere
espresso in cui all’interno viene inserita della sostanza illecita.
Il narcotest rileva la presenza di molecole di metanfetamine.
Mario di Tosto è direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a Fiumicino: ai giornalisti racconta di come, nell’ultimo trimestre, parcellizzata in centinaia di spedizioni illecite intercettate dalla GDF e dall’Agenzia, sono riusciti a sequestrare quasi 30 kg di sostanza stupefacente.
Il
servizio di Presadiretta proseguirà raccontando alcune storie di
tossicodipendenza: la droga non uccide solo chi la consuma, ma anche
i familiari, come testimoniano le mamme dell’associazione SOSBallarò “Mio figlio ogni notte, va a Ballarò” racconta una di
loro “mi dice accompagnami perché da solo non ce la faccio, così
mi controlli, anziché prendere il crack prendo la roba che per me è
meglio .. siamo arrivati a questi estremo. Io ho fatto in modo di non
avere soldi perché se no se li mangia tutti. Sono andata a chiedere
soldi in prestito a persone, al negoziante, io ho fatto cose
allucinanti..”
I genitori di SOS Ballarò vorrebbero che i
loro figli fossero dichiarati di intendere e di volere per poterli
spingere alla cura, ma in Italia non è possibile spingere un
maggiorenne ad un trattamento di cura, la loro maggiore
preoccupazione è perciò sempre la stessa, togliere i figli dalla
strada e dalle piazze di spaccio, a qualsiasi costo. Anche ricorrendo
a misure estreme.
Una delle madri è arrivata a denunciare il
figlio: “Ho buttato via tutto quello che ho trovato in casa:
bottiglia, palline di crack, fumo... Sono andata in questura e ho
detto quello che succedeva in casa negli ultimi tempi.. non c’era
estorsione, non c’erano violenze.. facciamola finita cosa volete
che vi dica? Io devo salvare mio figlio se ci riesco, così ho
mentito. Ho mandato mio figlio in carcere per salvargli la vita”
La scheda del servizio:
Ogni anno vengono prodotte in laboratorio 100 nuove molecole, che si aggiungono alle mille già esistenti sul mercato delle droghe sintetiche. Si alza l’allarme sulla crescente diffusione di droghe sintetiche: il fentanyl, cinquanta volte più potente dell’eroina, è arrivato anche in Italia? “PresaDiretta” il programma condotto da Riccardo Iacona su Rai 3, nella puntata di domenica 16 marzo alle 20.30, si occupa di droghe sintetiche: la prima parte - “Aspettando PresaDiretta” - è dedicata soprattutto a ecstasy, ketamina, mdma, anfetamine, cannabinoidi sintetici, benzodiazepine,per capire la loro diffusione sul territorio e le vie illegali del commercio, che passano anche attraverso il dark web. E poi, un viaggio da nord a sud del Paese attraverso le principali inchieste che hanno portato alla luce ricette contraffatte, medici e farmacie compiacenti e traffico di ossicodone, per capire quanto è alto il rischio della diffusione del fentanyl nel nostro Paese. In studio con Riccardo Iacona il criminologo Vincenzo Musacchio e l’inviata di Avvenire Lucia Capuzzi.
A “PresaDiretta” poi, gli straordinari reportage realizzati in Messico e in Canada, tra laboratori illegali, traffici criminali ed effetti devastanti sui consumatori. “Fentanyl overdose globale", ricostruisce la dimensione di questo oppioide sintetico, chiamato anche la droga degli zombie per il suo effetto devastante. Prima tappa il Messico, con la guerra tra Cartelli per la produzione e il commercio di fentanyl, con le testimonianze di chi cucina la droga, degli esperti che contrastano i narcos, degli operatori che assistono migranti e tossicodipendenti. Il Messico dove la droga è anche una minaccia per la democrazia come dimostrano le oltre 100 mila persone scomparse.
“PresaDretta” è andato poi in Canada dove il fentanyl provoca, solo nella regione di Vancouver, sette morti al giorno ed è entrata nei laboratori clandestini sequestrati dalle forze dell’ordine. Un Paese che nel tempo è diventato produttore di droga sintetica e dove gli enormi proventi illegali stanno inquinando anche l’economia legale.
E poi c’è la lotta contro le dipendenze: come funzionano alcuni dei 600 Serd del Paese, i Servizi territoriali per le Dipendenze patologiche, che lavorano sulla prevenzione e sulla terapia dei tossicodipendenti, che soffrono per i tagli e per la cronica scarsità del personale. Oggi mancano all’appello oltre fduemila unità, tra medici, psicologi e infermieri. Infine l’altra faccia del fentanyl: il farmaco analgesico indispensabile nelle anestesie e nel trattamento del dolore cronico. Dispositivi per la terapia del dolore utilizzati nei centri, sia privati che pubblici e spesso conservati in cassaforte.
"Fentanyl overdose globale" è un racconto di Riccardo Iacona e Maria Cristina de Ritis con Giuseppe Laganà, Luigi Mastropaolo, Elena Stramentinoli, Cesarina Trillini, Emilia Zazza, Eugenio Catalani, Fabio Colazzo, Matteo Delbò, Paolo Martino.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
Nessun commento:
Posta un commento