23 novembre 2008

Arrivederci amore, ciao


Ha fatto scalpore la morte di Hina, la ragazza pakistana uccisa a Brescia dalla sua famiglia perchè voleva vivere all'occidentale, perchè non voleva sottostare ai “valori”, agli usi della sua etnia.
Difficile non pensare che la sua morte ha fatto notizia, una donna uccisa dal padre (o dal marito, convivente..), solo perchè immigrata, straniera.

Se Hina fosse stata italiana, magari non avrebbe avuto sorte migliore. Sarebbe potuta essere una delle altre 126 donne uccise (nel 2007) in famiglia..
La prima causa di morte per le donne è la violenza tra le mura domestiche o comunque da parte di familiari o partner.

Strano, in un periodo in cui si parla tanto di sicurezza. C'entra qualcosa il fatto che in questo governo siedono i celoduristi della lega? Gente come il premier che non prova alcun imbarazzo nel raccontare avventure vere e presunte? Ministre per grazia ricevuta e concessa?
Oppure il fatto che nella passata legislatura sedessero nelle file della maggioranza senatrici col cilicio?

Ieri la manifestazione a Roma, in cui si diceva che la violenza ha molte facce, anche quelle le facce sono quelle dei ministri Brunetta, La Russa, Gelmini, Carfagna, Tremonti, Calderoli; del premier Berlusconi e di papa Ratzinger.
I tagli della Gelmini, di Tremonti, andranno ad accentuare il fenomeno della violenza contro le donne: i fondi per le case di accoglienza sono stati decurtati.
Bisogna risparmiare, si dice: d'altronde come spiegava bene durante una trasmissione con la sua solita faccia tosta, il sottosegretario Castelli, “oggi io mi pago persino il caffè”.
Poveri bramini della casta ..

E la legge sullo stalking? Impantanata da qualche parte.
La legge sulla prostituzione? Colpisce le prostitute e non chi le sfrutta.
I peccati dell'uomo rimarranno ancora impuniti: e guai a ricordargli la loro cattiva coscienza. Reagirebbero come a Milano, dove han vietato l'esposizione dell'immagine della donna crocifissa (il manifesto di Telefono Donna).

P.S: “Arrivederci amore, ciao” è il titolo di un film con Alessio Boni (tratto da un libro di Massimo Carlotto). Il protagonista gode nel rovonare le donne che incontra sul suo cammino. Ex detenuto, il suo avvocato gli consiglia di trovarsi una bella moglie, “una di quelle all'antica, da sposare in chiesa col velo” per aiutare il suo percorso di riabilitazione, per diventare un cittadino come gli altri ....

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