16 novembre 2008

Un paese che perde i pezzi

Ad ogni puntata di Report scopriamo che ci siamo persi un pezzo del paese: dopo l'inchiesta sulla frutta venduta nei supermercati, spesso proveniente dall'estero, "Buon appetito" , l'inchiesta sul turismo che c'era "Buone vacanze!", sugli aeroporti (troppi) "Chi non vola è perduto", oggi si parla del mercato ItticoMare di guai” di Sabina Giannini.
Nel paese circondato dal mare, importiamo il 70% del pesce.


E l'industria? Siamo nella più grave recessione, dice Confindustria. Che, assieme al governo, si rivolge alle banche per risollevarsi. Con un piano di 80 miliardi di euro, dalle tasche degli italiani, direttamente a banche e imprese.

E la ricerca? Non pervenuta. Nel paese dove succedono casi come quello registrato ad Annozero, dove una laureata in lettere vince un concorso per medicina legale (all'università del Sacro Cuore a Roma).

E l'istruzione? Mentre gli studenti manifestavano a Roma (nessuno scontro, è bastato non far entrare camion con le spranghe nelle piazze), la Gelmini – pimer spiegava ai Circoli del Buon governo (del condannato per mafia Marcello Dell'Utri) la bontà della sua riforma.
Qualche simpatizzante di Hitler ha volto invece spiegare di persona il suo punto di vista sul Komunismo,ad un gruppo di studenti bolognesi.


E l'ambiente? Sotto gli occhi di tutti. Dopo una settimana di piogge, rischio frane e allagamenti. Se si cementifica fino all'ultimo metro quadrato ..

E la cultura? Mario Resca è stato nominato dal ministro Bondi alla direzione generale del ministero dedicata ai musei e alle aree archeologiche. Il curriculum? Anni di esperienza a Mc Donald's e nell'Eni (è lui che decide, per esempio, il superstipendio di Scaroni).

E l'informazione? Al premier non bastavano le sue reti, la maggioranza e buona parte delle commissioni. Ora Berlusconi si compra anche pezzi dell'opposizione, nella figura del senatore del PD Riccardo Villari (ex Udeur di Mastella, imbarcato da Rutelli), eletto in commisione Vigilanza Rai. "Ma io non c'entro" dice Berlusconi : la prima gallina che canta.....

Di fronte a questa situazione, assistiamo al crescere della spesa della politica, stessa politica che poi nelle vesti del presidente Napolitano chiede agli italiani “maggiori sacrifici”.
E non è solo la politica che se la passa bene: anche le Mafie Spa registrano un momento d'oro. 90 miliardi di euro di fatturato, pari al 7% del PIL.

Come spiegava il giudice Raffaele Cantone “i clan hanno consenso tra i cittadini [..] Perchè sono in grado di assicurare alle imprese un certo tipo di attività”: appalti che altrimenti non otterrebbero, il proprio background, ossia la possibilità di non dover ricorrere al credito, il non avere controversie sindacali.

Dice il pm anticamorra “Quando la camorra crea le condizioni per dare lavoro, crea anche un bacino di voti da utilizzare. Ha quindi la possibilità di far confluire su alcuni candidati i propri voti. La possibilità di avere voti genera la possibilità di ottenere appalti”.


Avete capito adesso: precariato, ricatto del lavoro, politici in odore di mafia (come il sottosegretario Cosentino), la mafia che viene combattuta a parole, e grandi appalti. E il cerchio che si chiude.

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