20 luglio 2008

Il partito del cemento Ferruccio Sansa e Marco Preve

Una lunga inchiesta sulla cementificazione selvaggia della costa, delle città e delle colline, che sta avvenendo in Liguria.
Cementificazione che vede all'opera il “Partito del cemento”: banchieri (gruppo Carige, Carispe, la BPL di Fiorani), assessori, sindaci, governatori di regione (Claudio Burlando) e imprenditori del cemento.
I nomi che girano sono sempre i soliti, forse perchè la Liguria è una regione piccola, o forse perchè spesso i politici o loro parenti siedono in consigli di amministrazione delle banche che devono finanziare i progetti che aziende misto pubblico-privato devono realizzare.
Una bella lobby del cemento, un comitato d'affari abituato a non dar conto a nessuno delle sue scelte, a considerare la gestione del pubblico come un affare privato (il solito eterno paese dei conflitti di interesse), a governare preoccupandosi di sfruttare ogni metro quadrato del territorio per far soldi.
Queste persone stanno riducendo la Liguria ad una regione di seconde case, dove persino le strutture alberghiere vengono convertite in residence, box grattacieli e complessi residenziali,dove la costa sarà una lunga catena di porti e porticcioli (chi oggi non ha una barca di 20 metri?), senza più le colline verdi coltivate ad ulivo (evidentemente considerato un retaggio del passato), senza più borghi antichi, passeggiate e scorci caratteristici...
Cosa lasceremo ai posteri della Liguria cantata da De Andrè, disegnata nei quadri da Carlo Levi, nei racconti Calvino?
Dal 1995 al 2005 è stato cancellato il 45,55% del territorio libero da costruzioni, mentre il turismo è in crisi perché la "bellezza" del paesaggio svanisce. Chi andrà più in vacanza in Liguria, per vedersi i grattacieli progettati da architetti come Fuksas?
Ma questo evidentemente non importa a questa classe politica, più preoccupata degli affari di oggi che non dello sviluppo di domani.

Qualche nome? Dai due Claudio (Scajola e Burlando), al sindacalista della CGIL Ghibelllini, Luigi Grillo sen. Di FI (quello di Antonveneta); poi che il sempre verde Fiorani che nella sua seconda giovinezza ha cercato di fare affari in Liguria.
La Italbrokers di Franco Lazzarini, Marcellino Gavio (quello della Serravalle), Bruno Binasco, la Cozzi Parrodi (la signoria dei porticcioli)....
L'assessore all'ambiente della giunta Burlando Franco Zunino, l'assessore all'urbanistica Ruggeri (ex sindaco di Savona) ...

Mentre politici (di destra e sinistra), banchieri, alti prelati, banchieri siedono contemporaneamente in più consigli di amministrazione e si spartiscono cariche pubbliche, concorsi, appalti, finanziamenti, c'è un altra Liguria che non ci sta, che attacca la speculazione, che cerca di impedire lo scempio, segnala e denuncia ogni violazione delle leggi a tutela del territorio, le infiltrazioni mafiosi (poteva la mafia stare a guardare senza entrare in questo business). Sono parte della società civile (ma anche qualche vip come Antonio Ricci) che si ritrova attorno a blog, associazioni, che qualcuno potrebbe anche chiamare l'antipolitica dell'ambiente.
Finche ci saranno persone come loro (e finchè ci saranno libri denuncia come questo), c'è ancora una speranza.

Voglio citarli tutti:
Casa della legalità di Christian Abbondanza e Simona Castiglion.
Uominiliberi di Antonio Signorile.
Il provinciale di Oscar Marchisio.
Cronache di un saccheggio quotidiano, blog della CGIL di Imperia.
Alberto Cane blogspot.
Imperia parla di Angelo Amoretti.
La talpa e l'orologio.
Comitato ambiente di Recco.
http://www.olivenews.it/mt/index.html: osservatorio ligure sull'informazione.
http://www.andreaagostini.it/.
Eddymburd di Edoardo Salzano.

Il libro sul blog di Beppe Grillo.
La presentazione del libro sul blog Chiarelettere.
Il link per ordinare il libro su ibs.
La presentazione del libro su Youtube.
Technorati: ,

2 commenti:

LoZiorso ha detto...

il turimo in liguria è in crisi perchè mancano le infrastrutture io volevo comprarmi una barca (3,5 mt) ho dovuto rinunciare perche non ci sono porticioli turistici non ci sono posti barca e la cantieristica da diporto ligure va a bagno perche i "milanesi" che vorrebbero la barca la comprano in toscana dove il posteggio lo trovano facilmente e a meta prezzo. In liguria mancano gli albergi gli inglesi vanno in toscana perche in liguria non trovano una sistemazione che non sia la solita pensioncina di zia maria idem per tutti gli altri stranieri. La liguria ha fame di infrastrutture perche sta morendo di fame. Gli algerghi piu nuovi li ha costruiti mussolini. I centri congressi non ci sono potrebbero attirare il turismo congressuale in inverno invece in inverno i paesi liguri sono deserti e i giovani disoccupati le scuole albergiere liguri una volta vanto italiano ora sono disertate da tutti. Alla liguria hanno gia tolto la cantieristica pesante, la cantieristica industriale, le cantieristica da diporto, l'industria del turismo cosa ci rimane solo la fame

alduccio ha detto...

Quello che sta succedendo in Liguria è sintomatico del declino italiano: stiamo perdendo il turismo, stiamo deturpando l'ambiente, le poche industrie rimaste chiudono e gli spazi vengono traformati in alloggi residenziali per il turismo vip (case chiuse 10 mesi all'anno) ...
Aldo