27 luglio 2008

Nulla di cui vergognarsi

Primo pretesto, che mi ha dato spunto per questo post: si sposa a Corleone, Lucia Riina, l'ultima figlia di Totò Riina. La accompagna l'unico fratello ancora libero.
Si sposano non in silenzio, senza invitati, ma come fossero una coppia qualunque. Con i festeggiamenti della borghesia corleonese, della gente e con la benedizione del parroco.
Che nell'omelia sceglie di pronunciare, non a caso, le parole “lasciate stare questa ragazza, non ha nulla di cui vergognarsi”.
I discendenti di Riina, uno dei boss stragisti e sanguinari di cosa nostra, che non si è pentito né ha scelto di collaborare, possono vivere bene integrati tra la gente di Corleone. Sotto l'ala protettrice di una certa chiesa.

Secondo pretesto: ero in treno per Milano, come ogni mattina e stavo leggendo l'Unità. Un ragazzo di fronte a me, che leggeva Repubblica (molto più borghese di questi tempi), mi sorride e fa “sei la prima persona che vedo leggere l'Unità sul treno. Ci vuole un bel coraggio ...”.

Non sono io che ho bisogno di coraggio: se la figlia di un boss mafioso può sposarsi in pieno giorno, che cosa ho io da vergognarmi?
Siete voi, che avete votato un imprenditore con dei guai giudiziari che ha speso in suo impegno politico col solo scopo di evitare il carcere e arricchirsi, che dovreste vergognarvi.
Non so per chi abbia votato quel ragazzo: ma il suo sorriso diceva molti più di mille parole “eccolo qua il solito comunista, giustizialista, fuori dal tempo e dal mondo”.

Il guaio è che queste persone, e ce ne sono tante dalle mie parti, nella ricca brianza, non dispongono di un briciolo di senso critico.
Altri scampoli di conversazione:
Il governo Prodi ha aumentato le tasse?
Si? E quali?
La tassa di successione.
Perchè tu hai ereditato?
No.
Ah ecco...

Ma Berlusconi ha tolto l'ICI.
L'aveva tolta Prodi. Berlusconi l'ha tolta per gli immobili di alto valore. Tu hai una villa antica?
No.
Ah, ecco ...

In pochi mesi, queste persone non si sono ancora rese conte di quali fossero gli obiettivi del capo. Immunità e impunità.
Non importa se oggi protestano in piazza i sindacati della polizia, i professori delle università (ma non i baroni o i professori delle università private). I medici per i tagli alla sanità, assieme ai presidenti di regione.

Un'altra frase che mi sento rivolgere e che mi fa arrabbiare: “fai la guerra a Berlusconi”.
Non faccio la guerra a nessuno.
Semmai è questo governo, questo modo di governare, questo modo di concepire la cosa pubblica, che ha dichiarato guerra alla democrazia in cui viviamo, alla Costituzione, all'Italia.
Io, semmai, mi sto solo difendendo.

Io, non ho nulla di cui vergognarmi.
Chi ha invece votato per questa coalizione che, eliminerà il diritto di cronaca, il controllo dell'informazione sulla politica, che depotenzierà l'azione di indagine togliendo lo strumento delle intercettazioni, che vuole bloccare i processi per un anno, andando ad ingolfare la macchina della giustizia, che promette il federalismo ai suoi alleati per fare digerire le peggiori porcate, aumenta le tasse, l'età pensionabile e non combatte gli sprechi ... questi dovrebbero farsi un esame di coscienza.

Avete scelto i furbetti del quartierino, i capitalisti di rapina, i boss di cosa nostra, gli evasori, la borghesia mafiosa, i vari Provenzano, Guttadauro, Miceli, Cuffaro, Campanella, i medici del Santa Rita, ... Spero sappiate a cosa andate incontro.
Io, lo ripeto, non ho nulla di cui vergognarmi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto per decenni l'Unità, ora leggo Repubblica e chiaramente non ho votato Berlusconi. Mi piace la tua passione, ma i tuoi giudizi mi sembrano un po' troppo...sommari

Anonimo ha detto...

grazie,

anche io leggo l'unita', spesso in aereo, da cagliari a milano. ahime' li' e' una sfilata di giornali "diversi", da "il giornale" a libero", qualche repubblica e qualche corriere della sera. e neanche io mi sento in imbarazzo. anzi...

michele

Anonimo ha detto...

ti sei forse dimenticato che il governo prodi non si è limitato ad alzare la tassa di successione, ma anche l'irpef a molti lavoratori dipendenti. prodi aveva tolto l'ici al 40% delle famiglie, ma ad esempio mio padre (pensionato dopo una vita da operaio) continuava a pagarla. berlusconi l'ha tolta anche a questa tipologia, mentre chi vive in una villa antica (e non solo) l'ici continua a pagarla...forse quella mattina sul treno nella ricca brianza non era il ragazzo di fronte a te che mancava di senso critico...
ciao
matteo

alduccio ha detto...

Ovviamente nessun imbarazzo nemmeno da parte mia, solo una sensazione da "mosca bianca" ..
In merito alle tasse, invece, ci penserà mister Sacconi a smantellare Welfare, età pensionabile, perpetuazione del precariato.
In quanto la mio senso critico, lo avevo ai tempi dle Berlusca 4, ai tempi del Prodi 2, e lo mantengo oggi.
Aldo