24 luglio 2008

Divieto di critica

Credevo che dopo aver sentito definire il CSM come una cloaca da Gasparri (e di riflesso anche il presidente), insultato la costituzione e l'inno nazionale (da Bossi), certe facce di tolla sarebbero state zitte.

Invece mi tocca leggere ancora titoli come "Unità critica il colle", relativo alle critiche molto pacate del direttore Padellaro.
L'articolo in questione inizia con un "Caro presidente": esprime il disagio nell'aver visto porre la firma ad una legge che rende 4 italiani diversi dagli altri. Non per meriti, ma per il solo fatto che sono stati votati.


Nel giorno in cui l'eco del Lodo arriva fino in Inghilterra col Financial Times che scrive: "C'e' davvero poca speranza che Berlusconi, anche se non sara' chiamato a rispondere delle accuse di corruzione, usi questa liberta' di agire per perseguire gli interessi del suo Paese. Se avesse usato la sua energia e il suo potere su una opposizione divisa per realizzare le politiche necessarie ad aiutare l'economia italiana, la sua richiesta di essere messo in condizioni di governare (senza dover fronteggiare procedimenti giudiziari, ndr) apparirebbe differente. Ma finora non e' stato cosi'".
C'è solo da sperare in un giudice alla Corte Costituzionale.
Così come, ci racconta Travaglio, esiste un giudice a Strasburgo, che sanziona un politico (Musotto FI) e loda il lavoro di critica di un giornalista.

Nel giorno in cui il governo che doveva dare sicurezza, tagliare le tasse, rialzare l'Italia approva alla Camera una manovra con i tagli alla scuola, alle forze dell'ordine e agli statali.
In cui la spesa al Senato aumenta di 12 milioni, e non lo dicono i soliti giustizialisti antiberlusconiani ma i giornalisti Stella e Rizzo dal loro blog.
Nessun taglio a tasse, costi della politica, lotta all'evasione, agli sprechi, alla corruzione (anzi dall'alto arriva persino il buon esempio da imitare: vedi bambino se rubi diventi presidente) ...
Ma che nessuno si permetta di criticare il colle!

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