30 luglio 2008

Aria di crisi

Aria di crisi: non per i tagli ad Alitalia, decisi da Berlusconi durante una cena con i senatori del Pdl. Si parla di 5000 licenziamenti «Però - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, altrimenti salta tutto».

Non per i tagli alle pensioni, che rischiavano di togliere la sociale a 760.000 persone solo per affamare ulteriormente gli immigrati.

Non per la norma "precari a vita" su cui si è dovuto fare marcia indietro.

Non per i vari decreti d'urgenza, che con una mano piazzano 3000 militari per le strade per sei mesi (precari anche i militari?), mentre con l'altra tagliano fondi alla polizia, agli organici della magistratura.

Non con l'arroccamento con cui la maggioranza impedisce l'elezione a presidente del comitato di sorveglianza Rai di un esponente poco "malleabile" dell'opposizione come Orlando (Idv), e difende con l'ostruzionismo la cacciata di Saccà.

La crisi la percepisci da una notizia che avvicina l'Italia e l'Argentina in un abbraccio che vorremmo evitare.

Mangia e mangia, sono finiti i soldi per la casta, per i rimborsi elettorali.
"Niente rimborso elettorale per le forze politiche che domani 31 luglio avrebbe dovuto incassare 50 milioni di rimborso per le spese sostenute per il rinnovo della Camera del 13 e 14 aprile. Svolta obbligata all'insegna dell'austerity, comunque una novità senza precedenti. "
Non solo è sparito il tesoretto (ma contemporaneamente si finanziano grandi opere, centrali nucleari, la Tassa Alitalia, la tassa Rete 4, nuovi centri CPT..), ma anche il tesorone ...

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