Iniziamo una serie di post dedicati agli eroi di questo nostro stato, uccisi dalla mafia.
Una specie di cartoline di augurio: l'augurio di poter dire un giorno "c'era una volta la mafia".
Iniziamo con Rocco Chinnici, capo dell'Ufficio Istruzione della procura di Palermo: si era permesso di indagare sui legami tra mafia e finanza, voleva entrare nelle banche (fin ad allora temlpi inviolabili); voleva gettare uno squarcio di luce sui legami tra mafia e massoneria.
Il 29 luglio 1983, la mafia dei Corleonesi glielo impedì, con 50 Kg di dinamite.
Che uccisero lui, la scorta e il portiere di via Pipitone.
Uno dei giudici istruttori del suo ufficio era Giovanni Falcone. Anche lui fu "bruscamente" invitato a interrompere la sua attività di contrasto a Cosa Nostra, con 500 kg di tritolo a Capaci.
Una specie di cartoline di augurio: l'augurio di poter dire un giorno "c'era una volta la mafia".
Iniziamo con Rocco Chinnici, capo dell'Ufficio Istruzione della procura di Palermo: si era permesso di indagare sui legami tra mafia e finanza, voleva entrare nelle banche (fin ad allora temlpi inviolabili); voleva gettare uno squarcio di luce sui legami tra mafia e massoneria.
Il 29 luglio 1983, la mafia dei Corleonesi glielo impedì, con 50 Kg di dinamite.
Che uccisero lui, la scorta e il portiere di via Pipitone.
Uno dei giudici istruttori del suo ufficio era Giovanni Falcone. Anche lui fu "bruscamente" invitato a interrompere la sua attività di contrasto a Cosa Nostra, con 500 kg di tritolo a Capaci.
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