02 agosto 2012

Causa e effetto

Quella di Taranto non è una emergenza: è frutto di anni di sottovalutazione del problema dell'inquinamento (in buona o cattiva fede).
Prendersela con la magistratura, come fanno certi giornali (strumentalizzando) o parte dei lavoratori (per timore della perdita del lavoro ) significa voler distogliere l'attenzione dalle origini del problema.

La causa di malattie e morti sono le emissioni, l'insufficienza degli investimenti contro l'inquinamento, la troppa burocrazia sulle norme in difesa del territorio.
Il ministro dice che “potrebbe essere più complesso identificare una relazione diretta, causa effetto, con la situazione attuale degli stabilimenti Ilva a Taranto”.
Ma a questa situazione si è arrivati dopo anni di inquinamento e di mancati o inefficaci controlli anche da parte del suo stesso ministero. E non solo: l'ex ministro del lavoro Sacconi ha indicato nella magistratura una roccaforte della "cultura anti-industriale".

Quando si arriva a queste situazione, dove si mescolano tensione sociale (gli scontri al comizio dei sindacati federali) con danni alla salute all'ambiente è già troppo tardi.
Ma noi siamo il paese delle emergenze e dei commissari. E l'effetto è quello che ora è sotto gli occhi di tutti.
Ricatti, malattie, la polvere nera sui muri, nelle case, un'assett industriale a rischio .


 

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