12 aprile 2013

Servizio pubblico - cittadino presidente

"Dove sta zazzà": questa volta tocca alla canzone napoletana aprire la puntata di Servizio pubblico, dove si è parlato del futuro presidente della Repubblica e del futuro di questo paese. Sempre più nero, sempre più scuro.
Chi è zazà? Uno che incarni l'amore per il bene pubblico e che sia distante tra quelli che in questi anni hanno visto gli scandali e han girato la testa dall'altra parte , ha spiegato Santoro. Come gli scandali di Noemi e di Ruby, tra i tanti, tra i più imbarazzanti: a Servizio pubbilco è andato in onda una intervista a Francesco Chiesa Soprani, ex agente di Noemi Letizia, nella quale ha dichiarato : "Noemi e Ruby hanno avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi da minorenni".

Perché proprio adesso, si chiederanno in tanti, questo nuovo attacco a Berlusconi? Forse perchè B. non è una persona qualunque: B. e il PDL puntano ad entrare nel nuovo esecutivo, spingono per un presidente di garanzia (per i processi di B e la sua ineleggibilità, "Salva condotto" la battuta di  La Russa).
Stiamo per eleggere il presidente della Repubblica:
"Dobbiamo sbrigarci a trovare quel Zazà. Su quel Colle deve salire una persona che, impugnando la Costituzione, deve portarci fuori da quella repubblica delle banane in cui per troppo tempo siamo stati immersi".
La festa è finita: sarebbe bello - ha concluso il suo intervento Santoro - se fosse proprio il centrodestra che trovasse il suo Zazà e che non assomigliasse per niente a Berlusconi.



A che punto è la notte.
Il primo servizio è dedicato ai funerali dei due signori di Civitanova Marche, la Boldrini una politica che ha presenziato (che si è detta stupita dal senso di vergogna della coppia nel chiedere aiuto, come se oggi chi non ha soldi è una persona indegna).

E a che punto è la politica.
In studio nessun impresentabile, finalmente (anche se questo può sembrare poco liberale): gli ospiti erano l'ex assessore Battiato, la deputata Madia e in collegamento il professor Cacciari.

Argomento del dibattito, lo scontro Renzi Bersani (e le parole taglienti di D'Alema); l'elezione del presidente della Repubblica (una persona di dialogo o una persona degna di questo nome?) e le aperture del PDL a Violante e Bersani (come fai a spiegare queste cose all'estero?).

Cacciari ha sorvolato sulla polemica di Renzi, caso secondario, per concentrarsi sui futuri scenari: se si arriverà ad un accordo PD e PDL sarà la fine per il partito democratico, per cui si optrebbe pure ad arrivare ad una scissione. E comunque, il governissimo sarebbe poi un governo debole e di breve durata, per arrivare nuovamente al voto con la resurrezione di Berlusconi.

Della Valle, in una intervista registrata, ha fatto il nome di Napolitano come futuro presidente (che però ha sempre detto di no ad un suo nuovo mandato). "Napolitano non ci deve lasciar soli".

Ma tutta questa voglia di Napolitano non nasconde invece una debolezza dei partiti e della politica? Questa mancanza di coraggio stona con questo parlamento di neo eletti (giovani e alla prima esperienza)?
Possibile, ha commentato Santoro, che non si riesca ad osare verso una personalità diversa?

A Cacciari rimasto sulla sua posizione per una riforma di stampo presidenziale (naturale, visto la crisi dei partiti), ha risposto Franco Battiato.
Basta ospiti impresentabili a Servizio Pubblico e basta coi vecchi politici: "Quegli stupidi pappagalli che dicono sempre la stessa cosa".

E poi, la guerra vera agli evasori che danno il voto a chi promette loro impunità: sono voti di serie Z, non voti uguali agli altri.

Il dibattito nel M5S
Suona brutto parlare di deputato dissidente, ma Tommaso Currò si è espresso su una linea diversa da quella Casaleggio Grillo: "Dobbiamo mantenere l’identità del M5S di non fare accordi, ma possiamo sempre presentare un programma su cui trovare una convergenza per formare un governo".
A Milazzo, gli elettori del movimenti sono divisi sulla linea della coerenza e quella del dialogo col PD per non perdere una occasione. Vedremo ..

La giovane onorevole del PD Marianna Madia si è detta d'accordo con le ragioni dei cittadini a 5 stelle, sul far partire le commissioni,senza aspettare un governo. Quello che si è ottenuto un mese e mezzo dopo il voto è la prorogatio del governo Monti e far partire le commissioni è un modo per affrancarsi dal vecchio: abbiamo tante proposte concrete nel cassetto.

L'intervento di Travaglio sui candidati al Quirinale.


“Dicono che, come al Conclave,anche al TotoQuirinale chi entra papa esce cardinale.” e poi “Di Napolitano il Pd non ne può più” – osserva Travaglio – “ma Berlusconi lo voterebbe”. E menziona l’incontro tra il leader del Pdl e il capo del Pd, acclamato da molti come un elogio del compromesso storico. “Come se Moro e Berlinguer fossero paragonabili a Berlusconi e Bersani”, afferma ironicamente il giornalista. Inizia così il fluviale elenco dei possibili presidenti della Repubblica: dalla Severino (“presidente di larghe clemenze”) a Gianni Letta fino a Giuliano Amato, ad Emma Bonino e a Romano Prodi. Tra i nomi spiccano anche quelli di Giancarlo Caselli e Ilda Boccassini."
Chiesa Soprani: “Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne”


La seconda parte dell'intervista di Chiesa Soprani: “Le olgettine pagate da B. per stare zitte”



Dragoni: “I superstipendi che non conoscono crisi”

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