27 gennaio 2008

La memoria della giornata della memoria

Furono esclusi dalle scuole, dalle università, cacciati dagli incarichi pubblici.
Privati man mano delle loro proprietà e dei loro diritti.
I loro nomi inseriti in lunghe liste.In nome della legge, di una legge che parlava di una presunta superiorità razziale.
E poi, quando arrivò il momento, tutto il lavoro burocratico preparatorio, permise alla macchina dello sterminio di essere applicata anche in Italia.
Parliamo della Shoa.
Del genocidio degli ebrei in Italia e anche in Europa.
Tutto questo è stato: e il ricordo e la testimonianza non sono mai a sufficienza.
Un solo giorno della memoria, specie in Italia, paese senza (memoria, dignità, etica, senso dello stato).

E' stato anche che, nella fabbrica dello sterminio, messa in piedi dai nazisti (con la collaborazione dell'elitè industriale, scientifica, ma a che della popolazione), un gruppo di stessi ebrei fosse incaricato della fase operativa dello sterminio, nei lager. I Soderkommando (la cui storia è raccontata anche nel film La Zona grigia).
Che dovevano occuparsi della raccolta dei cadaveri gassati, del recupero dei capelli, dell'oro dai denti e della loro cremazione.
Anche questo è stato: lo ricordava Shlomo Venezia, nelle sue memorie raccolte nel suo libro, "Sonderkommando Auschwitz".
Impossibile riuscire a dimenticare, diceva il signor Venezia.
Che fu preso, rinchiuso su un treno e dopo un viaggio di 11 giorni, spedito ad
Auschwitz.
Separato dalla madre senza nemmeno la possibilità di un saluto o di un addio.
Il signor Venezia aveva 20 anni.

Si può dimenticare e cosa si può fare perchè non accada più?
“Tutto mi riporta al campo [..] il mio spirito ritorna sempre la. Non si esce mai dal crematorio”.

Quello che possiamo fare è ricordare. È nostro obbligo morale, affinchè questo non sia solo un ricordo storico da archiviare, ma parte di noi stessi. Della nostra memoria.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo. Non si può dimenticare...non si DEVE dimenticare...si può essere favorevoli ad un tipo di "politica", ma bisogna ricordare anche gli orrori...per non dimenticare, anche i genocidi commessi dai regimi comunisti...

alduccio ha detto...

La Shoa è una tragedia che, però, ci riguarda più da vicino.
Pur rimanendo la condanna al regime comunista, non dobbiamo dimenticare che l'Italia ha avuto una parte attiva nel genocidio.
Le leggi razziali italiane hanno anticipato quelle tedesche in merito alle espulsioni di ebrei da scuole e università
Aldo