22 gennaio 2008

La censura contro Travaglio

L'intervista a Marco Travaglio, che doveva andare in onda a Terra, su Canale 5, dove si parlava dei soldi rubati da Craxi, non è andata in onda, stoppata da Clemente J. Mimun.
Lo stesso che, a proposito delle contestazioni al papa alla Sapienza, parlava di una pagina vergognosa dell'Italia.

Sempre sul blog
Voglio Scendere, il giornalista commenta in modo amaro le vicende di questi giorni:
Insomma: Cuffaro resta, Mastella è atteso dal governo come il figliol prodigo dal padre buono che prepara il vitello grasso, la first lady ceppalonica dirige il consiglio regionale dagli arresti domiciliari, mentre l’unico che se ne deve andare è De Magistris...

2 commenti:

Simone Avogadro ha detto...

La censura è sempre censura: perlomeno in questo caso Clemente Mimum prende la decisione di suo e implicitamente si prende le sue responsabilità e ci (ri)mette la faccia.

Prova però ad immaginare cosa sarebbe successo se ci fosse stata una petizione di 67 persone anti-Travaglio che chiedevano a Mimun di non dargli il diritto di parlare, i media che davano risalto a questa petizione, gli studenti che manifestavano per il diritto di andare in studio a contestare etc...
Si sarebbero, giustamente, levate anche le proteste di questi Travaglio volevano sentirlo parlare, ma nel complesso io avrei avuto un'impressione di un paese poco democratico, dove la gente scende in piazza -contro- il diritto alla parola, per evitarsi di doversi confrontare con le altrui opinioni

Speriamo che Travaglio a questo punto ci metta la faccia lui e pubblichi integralmente sul suo sito! (non sarà il Papa, ma il bello del blog è che tutti possono scrivere e commentare)

alduccio ha detto...

Se ti ricordi in Italia è successo che una persona abbia deciso che tre giornalisti non dovessero più lavorare (nè in Rai nè su Mediaset).