La storia di una battaglia: quella portata avanti dal conduttore televisivo Edward R. Murrow (David Strathairn) della CBS, contro la crociata anticomunista portata avanti dal senatore repubblicano del Wisconsin, McCarthy.
Crociata che fece perno sulla paura dell'infiltrazione dei comunisti, nelle strutture del governo americano e dell'esercito, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.
Siamo nel 1953: un tenente dell'aviazione, Milo Radulovich viene radiato senza nessun processo, sospetatto di attività antiamericane. Murrow decide di divulgare la notizia nella sua trasmissione “See it now”, anche contro il parere dei vertici dell'esercito e del network, che temono una ricaduta negativa degli investimenti pubblicitari.
Ma il giornalista, il suo collaboratore Fred Friendly (George Clooney) e tutta la sua redazione, si dimostrano uniti nella battaglia e iniziano una serei di trasmissioni che mettono in luce gli aspetti controversi dell'attività del Comitato per le attività antiamericane.
Finire sulla lista "nera" significava perdere il lavoro, essere ridotti al lastrico, perfino la morte (come nel caso dei coniugi Rosemberg): molti giornalisti avevano paura di parlare contro la crociata di McCarthy.
Ma non Murrow: puntata dopo puntata risponde alle accuse che (mandate tramite videocassette) McCarthy gli rivolge, rivolgendosi agli americani ed esortandoli a non vivere nel timore. Ogni suo monologo si conclude con la celebre frase "Buona notte, e buona fortuna".
Film molto poco "cinematografico": girato (in bianco e nero) quasi interamente negli studi della CBS, si respira l'aria di una redazione.
Giornalisti affiatati che lavorano fianco a fianco, il fumo delle sigarette e il battito delle macchine da scrivere.
Il cuore del film è il rispetto per il proprio mestiere e per le sue ragioni: il giornalista, che non deve avere paura di difendere anche cause impopolari.
Passione mostrata dallo sguardo leggermente cupo di Murrow, che la cinepresa va a ricercare.
Questo il testo di un suo discorso alla televisione:
No one familiar with the history of his country, can deny that congressional committees are useful. It is necessary to investigate before legislating. But the line between investigating and persecuting is a very fine one, and the Junior Senator from Wisconsin has stepped over it repeatedly. His primary achievement has been confusing the public mind as between the internal and the external threats of communism. We must not confuse dissent from disloyalty. We must remember always, that accusation is not proof, and that conviction depends upon evidence and due process of law. We will not walk in fear, one of another, we will not be driven by fear into an age of unreason. If we dig deep into our history and our doctrine, we will remember we are not descendant from fearful men. Not from men who dared to write, to speak, to associate, and to defend causes that were for the moment unpopular. This is no time for men who oppose Sen. McCarthy's methods to keep silent or for those who approve. We can deny our heritage and our history but we cannot escape responsibility for the result. There is no way for a citizen of the republic to abdicate his responsibilities. As a nation we have come into our full inheritance at a tender age. We proclaim ourselves as indeed we are, the defenders of freedom where ever it still exists in the world. But we cannot defend freedom abroad by deserting it at home. The actions of the Junior Senator from Wisconsin have caused alarm and dismay amongst our allies abroad and given considerable comfort to our enemies. And who's fault is that? Not really his, he didn't create this situation of fear he merely exploited it, and rather successfully. Cassius was right, the fault dear Brutus is not in our stars, but in ourselves. Good night, and good luck.
I link su bol, ibs e imdb
Technorati: Good night and good luck, McCarthy
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