A quelli che, per qualsiasi cosa, grazie Draghi.
Grazie perché dopo un anno e più di pandemia, nulla cambierà nella sanità regionale, anzi, ora i presidenti sono tornati alla carica per aver maggiore autonomia.
Grazie perché la scuola tornerà ad essere solo terra di promesse non mantenute.
Grazie perché ora coi licenziamenti potremmo ripartire (sì, c'è gente che lo pensa). E il lavoro terreno di sfruttamento, caporalato, precarietà e miseria.
Grazie perché ora non abbiamo più mascherine, possiamo andare alle feste, in discoteca. Per chi ha ancora voglia di festeggiare.
Grazie perché in fondo, le politiche sui migranti rimarranno le stesse, coi dittatori con cui purtroppo dobbiamo avere a che fare.
Per aver riportato al governo questa destra, che parla solo di migranti, sicurezza (ma non sui posti di lavoro) e tasse da togliere (e togliere servizi).
Per aver ridato linfa (e fondi europei) a progetti ridicoli come il ponte sullo stretto o le trivellazioni nell'Adriatico o gli inceneritori.
Per aver ribadito l'ovvio, cioè che siamo uno stato laico (ma va?) e che la rogna del DDL Zan se la deve vedere il parlamento (in bocca al lupo).
Tocca puntualizzare una cosa: a questo si è arrivato anche grazie a chi ha governato prima, compresi i due ex governi Conte col partito che doveva aprire il parlamento come una scatoletta di tonno.
Grazie a tutti.
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