10 giugno 2021

10 giugno

E' una data particolare, il 10 giugno, tante storie si sono compiute in questa giornata.

E' il giorno, 10 giugno 1981, in cui un bambino, Alfredino Rampi, cade in fondo ad un pozzo e questo dramma diventa il primo evento mediatico della nostra storia, televisiva.

La scoperta della tv che commuove, che unisce nel dolore e che, una volta finito lo spettacolo, torna ad occuparsi di altro.

Evento che porta anche alla nascita della Protezione Civile.

10 giugno 1981, le Brigate Rosse rapiscono Roberto Peci, il fratello minore Patrizio, il primo pentito delle BR. Un rapimento in stile mafioso che portò poi ad una processo ripreso da una telecamera e poi fatto arrivare ai media (diversamente da quanto fatto con Aldo Moro).

Al Qaeda riprenderà questa idea tanti anni dopo.

10 giugno 1940: l'Italia dichiara la guerra alle potenze plutocratiche, Francia e Inghilterra. Lo annuncia Mussolini dal suo balcone, mi bastano poche migliaia di morti per poi sedere al tavolo della pace, disse al capo di stato maggiore Badoglio.
Cosa volete che siano, poche migliaia di morti.

Sempre il 10 giugno, ma del 1924, veniva rapito il deputato socialista Giacomo Matteotti, da una squadraccia fascista: alla Camera aveva denunciato i brogli  e le violenze avvenute nel corso delle ultime elezioni, quelle in cui il listone del partito fascista aveva vinto.

Noi deploriamo invece che si voglia dimostrare che solo il nostro popolo nel mondo non sa reggersi da sé e deve essere governato con la forza. Ma il nostro popolo stava risollevandosi ed educandosi, anche con l’opera nostra. Voi volete ricacciarci indietro. Noi difendiamo la libera sovranità del popolo italiano al quale mandiamo il più alto saluto e crediamo di rivendicarne la dignità, domandando il rinvio delle elezioni inficiate dalla violenza alla Giunta delle elezioni.

Il suo ultimo discorso parlava di libertà, questo paese non ha bisogno di essere governato con la forza, con l'uomo forte al comando.
Paradossalmente, questo delitto non portò alla crisi del governo Mussolini, le opposizioni decisero di protestare ritirandosi dai lavori parlamentari.

In questo modo, di fatto resero più semplice il passaggio alla dittatura, grazie alle leggi fascistissime arrivate nei mesi successivi.

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