22 luglio 2009

Le due guerre di Gian Carlo Caselli - i diritti e i favori

"Ho capito una cosa, molto semplice ma forse decisiva: gran parte delle protezioni mafiose, dei privilegi mafiosi certamente pagati dai cittadini non sono altro che i loro elementari diritti.
Assicuriamoglieli, togliamo questo potere alla Mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati".


Intervista di Giorgio Bocca al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa del 10 agosto 1982

Continua Gian Carlo Caselli, nel suo libro:

In altre parole, se i diritti fondamentali dei cittadini non sono soddisfatti, i mafiosi li intercettano e li trasformano in favori che elargiscono per rafforzare il loro potere. Così la mafia vince sempre. E i mafiosi ne sono ben consapevoli.
Lo spiegò con schietta brutalità Pietro Aglieri al pubblico ministero Alfonso Sabella
- Quando voi venite nelle nostre (sic) scuole a parlare di legalità e giustizia, i nostri (sic) ragazzi vi ascoltano e vi seguono. Ma quando questi ragazzi diventano maggiorenni e cercano un lavoro, una casa, assistenza economica, a chi trovano? A noi o a voi?.

Ecco, finchè i cittadini, invece dello Stato, troveranno soprattutto i mafiosi, finchè saranno costretti a essere sostanzialmente loro sudditi, la guerra alla mafia non sarà vinta.


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