Richiesta istanza di fallimento da parte della procura di Milano per Risamento , l'immobiliare del cavaliere Luigi Zunino.
Ex furbetto del quartierino tutt'ora sotto inchiesta per false comunicazioni sociali e bancarotta.
Ieri sera si è dimesso da presidente del gruppo, in una riunione del Consiglio di Amministrazione.
Un suo fallimento trascinerebbe dietro se le banche creditrici (3 miliardi di debiti bancari ), come Intesa Sanpaolo, UniCredit, Bpm e Mps, e forse avrebbe anche riflessi sui progetti di sviluppo di Milano. Come l'Expo.
Approfondimento da Il fatto:
Se il Tribunale accogliesse questa impostazione, sarebbe il '92 del sistema creditizio italiano: la Madre di tutte le magagne bancarie. Forse la fine dell'epoca dei "consulenti bancari" con il mantello da Risanatore.
Infine, come abitudine di questa rubrichina, vi faccio una domanda: visto che il patrimonio immobiliare di Zunino varrà almeno un 30% in meno di quanto è scritto nei bilanci e nelle delibere di fido, e visto che il maxi-debito impone maxi-vendite, chi si comprerà tutto quel ben di dio? E se per caso anche lo Stato, con i nostri soldi, parteciperà agli acquisti, siamo sicuri che comprerà a prezzi di saldo? Oppure in questo caso assisteremo alla solita stangata? Speriamo solo che su questa storia così emblematica non cali troppo in fretta il solito sipario dei giornali, che quando si parla di banche si annoiano in fretta.
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