PARIGI — Dalla sua cella nello storico carcere della Santé, Ilic Ramirez Sanchez, detto Carlos «lo sciacallo», nega qualsiasi complicità o connivenza nella strage di Bologna. Detenuto in massima sicurezza, Carlos può parlare solo con il suo avvocato italiano, Sandro Clementi. Al mattino, per più di tre ore, analizza e contrappone decine di attentati per concludere che «la commissione Mitrokhin cerca di falsificare la storia»: i gruppi armati marxisti non hanno «mai organizzato stragi indiscriminate», ma hanno sempre colpito «nemici o traditori ben identificati».
Chi sono i responsabili della strage? Secondo la commissione, che sta consultando gli archivi dell'ex DDR, sarebbero coinvolti il terrorista Carlos e anche il militante tedesco esperto di esplosivi Thomas Kram, del gruppo 'Cellule rivoluzionarie' considerato un affiliato alla causa di Carlos. Ma a sentire lo sciacallo, l'eccidio del 2 agosto 1980 (85 morti), fu non solo «eseguito da giovani neofascisti», ma «organizzato da Cia e Mossad» per «punire e piegare Roma». Una «rappresaglia» contro la nostra politica di tolleranza dei gruppi terroristici palestinesi (in cambio del loro impegno a non colpire in Italia). La bomba alla stazione andrebbe quindi inquadrata in una guerra segreta tra i due blocchi: Usa e Urss che si combattono con opposte reti di servizi e di terroristi.«Siamo sempre stati convinti che sia stata organizzata dai servizi americani e israeliani: i veri "padroni del terrore nero" in Italia».
Non solo avevamo iniziato una politica filoaraba nei confronti dei palestinesi, ma anche con i terroristi libici (che negli anni ottanta era nella lista degli stati canaglia): "L'Italia era come una moglie con il marito americano e l'amante libico". Questa è la felice definizione della politica - ambigua - dell'Italia, fatta dal giudice Priore (il giudice che indaga sulla tragedia di Ustica). La Libia era un ottimo partner commerciale, per la vendita delle armi e in Libia lavorano migliaia di tecnici, anche americani, per l'estrazione del petrolio. Inoltre possedeva parte delle azioni della Fiat.
Technorati: Carlos, strage stazione Bologna
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