Non vorrei sembrare menagramo, ma non posso non vedere un'analogia tra le proteste in Val di Susa, contro la TAV, e le proteste che i montanari di Erto e Casso fecero, quasi cinquant'anni fa, contro la Sade e il suo progetto della diga del Vajont.
Ora come allora c'erano dei rischi concreti sulla salute delle persone: si sapeva che sul Monte Toc era in atto una frana, che nel passato il monte era già franato.
Nonostante gli articoli della giornalista Tina Merlin (autrice del libro "Sulla pelle viva, Come si costruisce una catastrofe"), la diga fu costruita lo stesso. E dopo che la tragedia annunciata, fu consumata (con 2000 morti!) alle persone come la Merlin, che avevano scritto della prevedibilità dell'evento, fu dato (da altri giornalisti, come Montanelli) dello "sciacallo".
Allora, la realtà da raccontare era questa: era successa una disgrazia naturale e chiunque volesse attribuire delle colpe o responsabilità era uno sporco sciacallo.
Technorati: Vajont, Val di Susa, TAV
1 commento:
Qualche volta essere menagramo significa solamente esaminare tutti gli aspetti di una questione e di affrontarla con lucidità.
Se permetti segnalo a te e ai tuoi lettori il link per restare informati via Radio su ciò che sta accadendo in Val di Susa.
http://diciannove.net:8000/blackout
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