09 maggio 2018

L'impronta di Moro e Impastato

Stride col racconto del quotidiano, questa giornata in ricordo delle vittime del terrorismo.
Dovremmo parlare di Peppino Impastato, il piccolo siciliano che col suo coraggio e la sua incoscienza è oggi ricordato come un eroe.
Sopravvissuto al tritolo della mafia, alla condanna a morte del boss Badalamenti (di uno come lei ce ne vorrebbe uno per ogni angolo della strada ..), al depistaggio e alle finte indagini dei carabinieri, all'ingiuria di essere considerato un terrorista.
La sua colpa, non aver avuto il buon senso, comune a tanti siciliani e anche a tanti italiani, di non chinare il capo, di non far finta di non vedere la mafia, i boss a braccetto con sindaci, assessori, signorotti locali.

Dovremmo anche parlare di Aldo Moro, vittima del terrorismo e di una ragione di Stato usata come alibi per fermare la sua visione, anche questa da pazzi verrebbe da dire, di svecchiare la politica italiana, sbloccarla da quei vincoli che, dopo Yalta, avevano portato ai governi della DC e degli alleati, impedendo un cambiamento, un rinnovamento.
Un rinnovamento che poteva arrivare solo portando il PCI (e i suoi milioni di elettori) dentro l'area di governo.
  
Nel giorno in cui si ricordano le vittime di mafia e terrorismo e, in particolare, di queste due persone, dobbiamo assistere ad una politica svuotata di valori e di ideali.
Una politica affidata ad un leaderismo sterile, da caminetto, in cui la politica è solo questione di tifo, o con me o contro di me.
Nessun slancio, nessuna pazzia alla Peppino Impastato, nessuna visione a lungo termine ma solo un eterno presente, preoccupandosi delle prossime consultazioni.

Siamo passati dalla mafia è una montagna di merda alle ruspe e agli apriscatole.
Alle slide, ai gufi e ai rosiconi: una politica dove non ci si incontra, ma si scontra a colpi di tweet e post.

Sono passati 40 anni da Moro e Impastato: ogni sera, in questi 55 giorni dal 16 marzo, blob ha trasmesso in prima serata, spezzoni di storia, testimonianze, filmati in bianco e nero.
40 anni fa, un'intera era geologica.
Un periodo in cui non siamo riusciti a fare luce del tutto sui misteri della loro morte.
Ma il loro pensiero, la loro impronta sulla nostra storia, è rimasta intatta.

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